7 maggio 2019, testo: Manuela Locher, foto: Helvetia
La presenza della muffa in un appartamento preso in affitto non solo causa problemi di salute a chi vi abita, bensì può generare anche oneri finanziari non indifferenti, necessari per debellare l’infestazione. Già solo la perizia eseguita da un tecnico specializzato può costare diverse migliaia di franchi. Chi deve assumersi tali costi? Questo dipende da chi ha causato il danno, in base alla regola: chi rompe, paga.
Tuttavia, nella prassi non è sempre possibile stabilire in modo inequivocabile di chi sia la colpa. Spesso la questione della responsabilità si può chiarire soltanto ricorrendo a costose perizie; ecco perché in molti casi nascono dispute tra affittuario e locatore che non di rado si risolvono in tribunale. Una volta chiarita la situazione giuridica esistono diverse opzioni.
Se l’infestazione di muffa è dovuta a un difetto di costruzione, sarà il locatore a farsi carico delle spese necessarie per ovviare al danno. Gli affittuari hanno diritto a chiedere una riduzione della pigione per il periodo di tempo in cui non possono utilizzare il loro appartamento come previsto dal contratto. L’ammontare della riduzione varia in base all’estensione della superficie divenuta, per così dire, «non abitabile» all’interno dell’abitazione.
Se tuttavia è possibile accertare che il danno è imputabile all’affittuario, i danni causati all’oggetto in affitto sono eventualmente coperti dall’assicurazione responsabilità civile. I danni agli oggetti personali non sono assicurati. Non sono invece coperti i danni previsti con un elevato grado di probabilità o che sono già stati messi in conto, come pure quelli dovuti all’azione prolungata di intemperie, temperatura, umidità, formazione di spugne e funghi.
Se il vostro locatore è responsabile dell’infestazione di muffa, deve pagare i danni accertati. Eccetto la scocciatura, non vi è alcun costo a carico degli affittuari.
Se tuttavia è possibile accertare che il danno è imputabile all’affittuario, i danni causati all’oggetto in affitto sono eventualmente coperti dall’assicurazione responsabilità civile. I danni agli oggetti personali non sono assicurati.
Di regola, i danni causati dalla muffa non sono coperti dall’assicurazione mobilia domestica. Se tuttavia la formazione di muffa è preceduta da un danno causato dall’acqua, già coperto dall’assicurazione mobilia domestica, i mobili danneggiati sono assicurati. Danni alla mobilia domestica causati da un’infestazione di muffa, la cui presenza è imputabile alla responsabilità del locatore, devono essere indennizzati da quest’ultimo.
Per evitare la proliferazione di muffa all’interno dell’abitazione vi sono alcune regole che andrebbero rispettate:
Si tratta della prima regola per prevenire la formazione di muffa. Gli esperti consigliano di arieggiare ogni giorno:
La temperatura all’interno dell’appartamento riveste un ruolo fondamentale per la formazione della muffa, la quale tende a manifestarsi piuttosto nei locali freddi che non in quelli riscaldati. Non spegnere mai il riscaldamento e fare in modo che la temperatura non scenda al di sotto dei 16 gradi Celsius ca. nei vari locali.
Sia in bagno che in cucina si forma spesso vapore acqueo. Nel caso in cui si generi molto vapore, è consigliabile aprire le finestre per evitare che quest’ultimo si depositi sui muri.
Anche in questo caso è meglio prevenire che curare, o meglio, combattere. Ma cosa potete fare appena scoprite tracce di muffa nel vostro appartamento?
Se notate un’infestazione di muffa, è consigliabile avvisare immediatamente il locatore. Se la si individua per tempo, non solo si evita di incorrere in problemi di salute, ma si può prevenire e frenare la sua proliferazione in modo che non intacchi altri oggetti. Scattare foto che documentano l’estensione dell’infestazione può risultare molto utile in questi casi.