20 dicembre 2017, testo: Fabian Weidmann, photo: CompiSternli, video: Gallus Media
La maggior parte dei bambini cliccano, digitano e trascinano il dito per navigare sugli smartphone e i tablet quasi come fosse un gioco. Le persone più anziane, invece, spesso osano meno accedere al mondo digitale. Rahel Tschopp ha rilevato questo gap e nel 2006 ha fondato l’associazione CompiSternli. L’idea è questa: i bambini aiutano le persone più anziane nell’uso degli apparecchi digitali.
Il suo progetto si è rivelato in poco tempo un grande successo: «I partecipanti più anziani smettono di avere paura dei nuovi apparecchi e all’improvviso non si sentono più estranei alle questioni riguardanti iPad e simili», afferma Rahel Tschopp. Sia i bambini che i partecipanti più anziani si divertono molto in questo scambio reciproco e hanno quindi l’opportunità di confrontarsi e conoscersi meglio fra generazioni differenti. «Di solito è il bambino a imparare dall’adulto. In questo caso entrambi imparano l’uno dall’altro».
Helvetia Assicurazioni e la Fondazione Helvetia Patria Jeunesse sostengono l’associazione CompiSternli per convinzione: da un lato si tratta di un progetto di trasformazione digitale che interessa direttamente anche una compagnia d’assicurazione. Dall’altro il progetto costruisce ponti tra le generazioni, aspetto che rappresenta una delle questioni cruciali dell’economia assicurativa. Tutti i progetti dell’associazione CompiSternli vengono inoltre coordinati da collaboratori a titolo di volontario.