19 marzo 2018, autrice: Mirjam Arnold, foto: Helvetia
Da un lato si parla di incremento dell’efficienza, dall’altro di sicurezza dei dati a rischio. Ora i rischi cibernetici rappresentano un pericolo anche per le PMI. Pertanto, riflettete su questo: il vostro IT è sicuro?
Anche solo pochi passi, come la scelta di un responsabile IT e la sensibilizzazione e formazione dei collaboratori dal punto di vista della sicurezza, portano a una riduzione dei rischi. A tutto ciò si aggiungono molte piccole fasi di lavoro che dovrebbero essere radicate nell’attività quotidiana dei collaboratori IT e in questo modo garantire una presenza informatica il più sicura possibile. Tra queste rientrano tra l’altro le misure tecniche di protezione, come firewall o filtri spam, le direttive sulle password e la cifratura dei dati che è opportuno proteggere. Tuttavia, anche già la protezione dati quotidiana e la sua conservazione sicura in caso di disturbi (come ad es un attacco alla cifratura) possono garantire una certa tranquillità.
La check-list dei cyber rischi ora offre un’ulteriore possibilità di verificare e, se necessario, ampliare lo standard di sicurezza nei confronti dei pericoli cibernetici. Ma naturalmente non offre una sicurezza al 100%. Per coprire i rischi delle PMI, nel gennaio 2018 l’Helvetia ha lanciato l’assicurazione cyber. Protegge le PMI da diversi rischi relativi ai dati digitali e al software. L’Helvetia mantiene anche il dialogo con le PMI in merito a tematiche relative ai cyber rischi. Quindi, non appena acquisirete dimestichezza con la tematica, in caso di attacco sarete più pronti e potrete reagire più velocemente e più orientati alla soluzione.