21 novembre 2018, testo: Hansjörg Ryser, foto: Helvetia
La previdenza facoltativa prevede la possibilità di scegliere fra il pilastro 3a e 3b. La differenza fra queste due varianti risiede nel momento in cui effettuare il versamento e nell’imposizione fiscale.
Il pilastro 3a è vantaggioso dal punto di vista fiscale. Infatti i contributi annui possono essere dedotti dal reddito imponibile. A scadenza, il versamento del capitale viene tassato a un’aliquota inferiore ma, escluse rare eccezioni, è vincolato fino al 60° anno d’età. La legge stabilisce inoltre il beneficiario dell’avere in caso di decesso del titolare del conto. I lavoratori affiliati ad una cassa pensione possono versare quest’anno al massimo CHF 6768 (dal 2019: CHF 6826), i lavoratori senza cassa pensione il 20% del proprio reddito netto o al massimo CHF 33 840 (dal 2019: 34 128.-). Nonostante questa limitazione, anche in una fase di tassi di interesse bassi, vale quindi la pena avere un pilastro 3a.
Con il pilastro 3b (previdenza libera) il contributo di risparmio è illimitato, di regola non può però essere dedotto dalle imposte e il patrimonio sottostà all’imposta sulla sostanza. Il momento del prelievo è tuttavia a libera scelta e il pagamento è perlopiù esente da imposta. Uno specialista in previdenza può aiutarvi a pianificare in modo ottimale.