21 gennaio 2016, intervista: Jan Söntgerath, foto: kallejipp / photocase.com
Un prelievo anticipato è consentito per l’acquisto o la costruzione di una proprietà d’abitazione ad uso proprio, per la restituzione di prestiti ipotecari o l’avvio di un’attività lucrativa indipendente: inoltre, il capitale risparmiato può essere usato per il riscatto in un’istituzione di previdenza esente da imposte. Per esempio, è possibile effettuare un trasferimento in un altro pilastro 3a o nel 2° pilastro. Inoltre, il capitale può essere prelevato anticipatamente se lo stipulante della previdenza percepisce una rendita intera AI e il rischio d’invalidità non è assicurato.
Per ogni prelevamento del capitale dal pilastro 3a è dovuta un’imposta, ma a un’aliquota ridotta.
Nei primi tre esempi riportati sopra, ogni cinque anni. In tutti gli altri casi occorre prelevare l’intero capitale.
Sì, è consentito ed è anche raccomandabile farlo.
No. Questa regola si applica solo al 2° pilastro, ossia alla LPP e riguarda esclusivamente la proprietà d’abitazione.
Se una persona continua a esercitare un’attività lucrativa, può effettuare i versamenti nel pilastro 3a con vantaggi fiscali fino al massimo ai 70 anni di età per gli uomini e ai 69 anni per le donne e ottimizzare così la previdenza.
Il capitale necessario deve essere prelevato dal pilastro 3a entro un anno dall’inizio dell’attività indipendente.
Reto Kleiner è responsabile Key Account Management per il settore Previdenza privata. Lavora presso la sede principale dell’Helvetia Svizzera a Basilea.