28 ottobre 2018, testo: Employer Branding, foto: Helvetia
Mi chiamo Daniel Franzen e dal 2004 sono consulente alla clientela presso l’Helvetia. Ho iniziato qui da giovane, direttamene come consulente, e oramai sono già 14 anni che svolgo questo mestiere.
Lavoro come consulente alla clientela e in questa veste fornisco consulenze ai clienti dell’Helvetia, sono il loro interlocutore diretto per le questioni assicurative e cerco anche di acquisire nuovi clienti.
Secondo me è uno dei lavori che riveste più importanza per l’Helvetia, in quanto la Compagnia sussiste grazie ai suoi clienti ed essendo consulente, sono anche il loro primo contatto. Se, ad esempio, i clienti richiedono una consulenza, o anche se devono notificare sinistri o altre richieste, passano da me o mi fanno una telefonata. A quel punto vedo insieme a loro di trovare la soluzione migliore e di fare in modo di garantire il più alto grado possibile di soddisfazione.
Per me &Vai significa che nel Servizio esterno, ambito dove godo di molte libertà, devo prendere l'iniziativa da solo, ad esempio quando vedo un potenziale cliente o mi capita di ricevere un compito che non mi piace fare. Significa anche che dico fra me e me: &Vai, ora lo faccio! Spesso si presentano opportunità che devo cogliere all’istante e che non posso rinviare, e allora dico: &Vai, proviamoci, o la va o la spacca.
Ho l’impressione che l’Helvetia sia conosciuta più per la sua connotazione conservatrice. Penso comunque che oggi come oggi le assicurazioni debbano essere per certi aspetti dinamiche, ed è ciò che intendiamo essere anche noi. In altri termini, di tanto in tanto anche noi dovremmo dire, &Vai proviamoci. Non tutto quello che sperimentiamo si traduce in risultati positivi, però è importante trarre da questi sbagli gli insegnamenti per il futuro.
La cosa più importante è amare il contatto con la gente, stare bene in compagnia, non certo ritrarsi o essere schivi, bensì aperti e disposti a divertirsi ad andare in giro a conoscere le persone. Inoltre, bisogna avere fiducia, questo è un aspetto molto importante. Se prometti qualcosa a un cliente, lui si aspetta che la promessa venga mantenuta. Credo che l'inaffidabilità sia una delle cose peggiori della nostra professione, per cui se lavoriamo in modo affidabile possiamo distinguerci dagli altri consulenti di altre compagnie. Dal punto di vista professionale bisogna avere una buona formazione di base e, a seconda di ciò in cui si desidera specializzarsi, anche un buon grado di perfezionamento personale. Qualcuno si sente portato per la previdenza, altri per le assicurazioni di cose.
L’importante è dare ad ognuno una certa libertà, perché in seno al servizio esterno ci sono svariate personalità. Non tutti hanno successo nello stesso modo e ciascuno ha bisogno di un &Vai del tutto particolare. Per alcuni ciò significa una certa libertà nell’impostare l’orario di lavoro, per altri significa aver bisogno di altri strumenti o ausili di lavoro per poter lavorare con profitto. Credo che nell’ambito della distribuzione sia importante concedere qualche piccola libertà personale, e non stringere troppo il cappio. Non si può pretendere che i quasi 700 collaboratori della Distribuzione in Svizzera abbiano lo stesso modus operandi, ciò sarebbe irrealistico.
Auguro all’Helvetia soprattutto stabilità e continuità, una certa modernità e dinamismo. Auguro inoltre, nonostante gli slogan che imperano oggi come la digitalizzazione, che non ci si scordi che nostri clienti sono esseri umani. Molti di loro apprezzano un interlocutore personale che sappia prestar loro ascolto e si prenda cura dei loro interessi.