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I clienti LPP dell'Helvetia mantengono inalterata la fiducia nella sua affidabilità

Nel 2017 l'Helvetia Assicurazioni ha conseguito solidi risultati nell'ambito della Previdenza professionale in Svizzera. Nonostante il parametro che tutt'ora risulta non rispondente alla situazione reale del secondo pilastro, l'Helvetia è in grado di mantenere la sua ampia gamma di offerte. Tuttavia, le operazioni nel campo dell'assicurazione completa resteranno molto prudenti.
31.05.2018 | Comunicati stampa
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Concludendo affari nell'ambito della previdenza professionale in Svizzera, lo scorso anno l'Helvetia Assicurazioni ha incassato premi per un ammontare complessivo di CHF 2 564 mio., rispetto ai CHF 2 661 mio. dell'anno precedente, il che corrisponde ad una flessione del 3,6 percento. Se da un lato i premi periodici hanno registrato un'evoluzione stabile con una leggera crescita dello 0,5 percento, dall'altro i versamenti unici hanno evidenziato un calo del 7,2 percento, scendendo a un fatturato di CHF 1 342 milioni. Il calo è dovuto alla cessazione dell'effetto «una tantum» che ha caratterizzato l'anno precedente, ma anche allo scarso numero di sottoscrizioni di nuovi affari.
 
Stabili partecipazioni alle eccedenze
Nell'ambito deli affari soggetti alla quota minima sono stati erogate alle persone assicurate prestazioni per un ammontare pari a CHF 557.4 mio, il che corrisponde a una quota di distribuzione del 90,6 percento. Il risultato d'esercizio ha raggiunto i CHF 57.8 mio. scendendo del 3,8 percento rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda gli affari non assoggettati alla quota minima, la percentuale distribuita si è attestata al 93,1 percento.
 
Con le partecipazioni alle eccedenze l'Helvetia ha ancora una volta inteso garantire alle persone assicurate continuità e stabilità. Per gli affari assoggettati alla quota minima agli averi della parte obbligatoria LPP è stato applicato un tasso d'interesse minimo dell'1 percento. Per l'avere sovraobbligatorio il tasso d'interesse applicato è dello 0,75 percento. È stata inoltre distribuita un'eccedenza di rischio pari al 5 percento dei premi di rischio.
 
I costi d'esercizio sono aumentati di CHF 11 mio. raggiungendo i CHF 99,7 mio., soprattutto a causa di misure amministrative più severe predisposte da normative e diversi provvedimenti adottati per la riforma sulla previdenza di vecchiaia 2020, nel frattempo rifiutata, Gli oneri per ciascuna persona attiva assicurata sono incrementati di CHF 51 pro capite fino a raggiungere i CHF 479. I costi dell'amministrazione del patrimonio, inclusa la gestione degli immobili, si mantengono pressoché stabili con una quota dello 0,3 percento sugli investimenti in capitale. La performance netta sui patrimoni gestiti ha raggiunto un valore di mercato pari all'1,66 percento rispetto al 2,29 percento dell'anno precedente.
 
Le perdite da pensionamento continuano ad aumentare
Il numero delle persone assicurate è aumentato dell'1,7 percento fino ad attestarsi a 226 168. Nel frattempo il numero dei contratti collettivi è leggermente diminuito toccando quota 17 498 (-311). L'Helvetia continua ad essere molto prudente, soprattutto per quanto riguarda le sottoscrizioni di nuove assicurazioni complete. Il motivo alla base di questo atteggiamento risiede nei parametri che si discostano dalla realtà. A fronte di un tasso di conversione eccessivamente elevato per la componente obbligatoria LPP, anche lo scorso anno sono stati necessari notevoli sovvenzionamenti trasversali da parte delle persone attive assicurate in favore dei pensionati. In base ai calcoli effettuati dall'Helvetia, durante lo scorso anno ((i sovvenzionamenti)) sono stati superiori a160 mio., costituendo in tal modo circa l'80 percento dei premi di rischio delle persone assicurate attive.
 
Con il tasso di conversione attualmente pari al 6,8 percento per la componente obbligatoria LPP, le perdite da pensionamento hanno costituito circa il 34 percento dell'avere di vecchiaia erogato sotto forma di rendita. Per poter garantire la riscossione della rendita fino alla fine, l'avere di vecchiaia di ogni neopensionato deve essere dunque consolidato aggiungendo circa CHF 34 000 per ogni CHF 100 000. Se l'attuale fase di bassi tassi d'interesse dovesse perdurare e le condizioni quadro non venissero adeguate, secondo i calcoli previsti, le cosiddette perdite da pensionamento potrebbero triplicarsi entro il 2027.
 
La riforma per il 2°pilastro si fa urgente
Avendo l'elettorato svizzero respinto la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, l'Helvetia ha avviato un progetto intitolato “Previdenza professionale 2020” volto ad adeguare alle condizioni quadro esistenti gli affari nel 2° pilastro. Donald Desax, responsabile del reparto Previdenza professionale Svizzera e membro della Direzione del Gruppo Helvetia sottolinea: “L'Helvetia sta concentrando i propri sforzi nell'intento di continuare ad offrire alle PMI in Svizzera un'ampia gamma di offerte nell'ambito del 2° pilastro, ossia l'assicurazione completa, le soluzioni semiautonome e le semplici assicurazioni di rischio”.
 
Indipendentemente dagli sforzi compiuti dall'Helvetia, la riforma nel secondo pilastro continua tuttavia ad essere impellente. “È assolutamente necessaria una riduzione del tasso di conversione minimo LPP. E questa riforma deve obbligatoriamente essere portata avanti assieme alla riforma dell'AVS”, afferma chiaramente Donald Desa.
 
 
È allegato anche un fact sheet in merito alle cifre e ai concetti più importanti.
 
Foto
Foto I: Donald Desax, responsabile Previdenza professionale Svizzera e membro della Direzione del Gruppo Helvetia 
Foto II: Hedwig Ulmer Busenhart, responsabile Attuariato Vita Svizzera dell'Helvetia
 

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