Tutela legale

Un incarico controverso

L’affidamento di un incarico professionale può essere dimostrato con qualsiasi mezzo, ma in caso di controversia la faccenda potrebbe rivelarsi complicata. Una copertura assicurativa che preveda la tutela legale è però senza dubbio in grado di semplificare la soluzione del problema. Come nel caso di Adriano…

19 marzo 2018, Autore: D.A.S.

Adriano, giovane grafico professionista, viene incaricato da un cliente che opera nel settore della ristorazione di elaborare la grafica dei biglietti da visita, dei menù e delle stampe da appendere all'interno del locale.
Al momento del pagamento, però, il cliente si rifiuta di riconoscere il dovuto, negando di aver affidato l'incarico ad Adriano, portando a riprova il fatto che nessuna delle grafiche elaborate sia mai stata in effetti utilizzata.
La questione nasce dal fatto che i due non hanno mai sottoscritto un contratto ad hoc, ma il giovane, deciso a far valere i suoi diritti, si rivolge allora ai legali della Compagnia.
Questi ultimi rassicurano Adriano, confermandogli che l’utilizzo o meno delle grafiche non è rilevante per la prova di conferimento dell’incarico; secondo i principi generali del Codice Civile in materia di contratti, il conferimento non richiede forme particolari e potrebbe essere provato anche a mezzo di eventuali comportamenti concludenti della controparte.

Anche la Cassazione si è espressa in tal senso, ad esempio con la sentenza 1792 del 2017, in cui si afferma che l’affidamento dell’incarico a un professionista è dimostrabile con qualsiasi mezzo, anche informale, purché manifesti inequivocabilmente la volontà di avvalersi della sua opera.

I legali di DAS, pertanto, provvedono a inviare una formale messa in mora al cliente, invitando nel contempo l'assicurato a recuperare la copia delle comunicazioni e-mail intercorse con il ristoratore e a ricostruire la cronologia dei loro incontri, segnalando l’eventuale presenza di persone terze. A seguito di contestazione della controparte, i consulenti di DAS evidenziano che il grafico è in grado di provare l’affidamento dell’incarico sulla base di due riunioni svolte presso un tipografo locale, per verificare i costi di stampa dei menù proposti da Adriano. In quell'occasione il cliente aveva persino dato indicazioni per effettuare alcune modifiche alle bozze presentate.

A questo punto, messo alle strette, il ristoratore non può far altro che saldare integralmente il giovane grafico, per non rischiare di dover sopportare i costi di una procedura legale, oltre a quelli del pagamento della fattura.

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