Tutela legale

Vacanza salata

Leggiamo l'esperienza di Giulia, albergatrice alle prese con un cliente difficile.

17 gennaio 2018, Autore: DAS

Si rivolge a DAS Giulia, titolare di una hotel di una nota località sciistica, lamentando una disavventura con un cliente ospitato per le vacanza di Natale. Il cliente, infatti, dopo aver più volte cambiato la prenotazione, finalmente arrivato in struttura, pretende di cambiare la camera a lui assegnata perchè non sufficientemente spaziosa. Dopo aver fatto notare al cliente che le dimensioni ora pretese erano quelle di una camera di livello superiore rispetto a quella prenotata,  avendo comunque la disponibilità di una sistemazione di quel tipo, la titolare acconsente allo spostamento. Terminato il soggiorno, l'ospite, in modo affatto collaborativo, libera la camera con quattro ore di ritardo rispetto all'orario previsto dal regolamento, vedendosi così addebitare, al momento del riepilogo dei costi del soggiorno, anche l'importo del giorno della partenza. L'ospite, indispettito, ha contestato non solo tale addebito ma anche il prezzo giornaliero praticato, volendo che la struttura si attenesse a quello inferiore concordato al momento della prenotazione. Stante il diverbio così scaturito, l'ospite si allontana senza corrispondere alcunchè e la struttura attiva la propria polizza di tutela legale.

I consulenti DAS, dopo un rapido esame della documentazione, appurato che i prezzi delle camere erano stati chiaramente indicati ed abbinati alle diverse tipologie di camere/servizi nell'offerta iniziale, che gli stessi erano chiaramente indicati sia nel sito internet ufficiale che nella hall della struttura e che il personale dell'hotel aveva fornito dichiarazioni scritte in cui confermavano che era stato il cliente a richiedere un cambio di sistemazione, procede senza indugio ad inviargli formale richiesta di saldo, con interruzione dei termini di prescrizione. Anche se la prenotazione aveva svolto la funzione di accettazione della proposta contrattuale formulata dall'albergatore e, quindi, il contratto originario prevedeva un costo diverso (camera più piccola, prezzo inferiore), le parti ben potevano, come in effetti avevano fatto, richiedere e concordare variazioni. Nonostante alcune iniziali resistenze, l'ospite problematico ben presto realizza di non disporre di validi argomenti  per contestare di aver effettivamente richiesto e  fruito della camera superiore, e valutato il rischio di trovarsi esposto a sopportare anche i costi dell'attività legale, provvede a corrispondere il dovuto.

Un piccolo disagio che, grazie alla polizza stipulata, ha chiaramente fatto comprendere alla controparte la determinazione dell'assicurata DAS nell'esigere il pagamento del dovuto e che ha consentito così alla struttura di risolvere velocemente e senza preoccupazione l'inconveniente capitato nel periodo di maggior attività.

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