Questa diversità biologica è fondamentale, poiché fornisce un’ampia gamma di servizi ecosistemici, essenziali sia per gli ecosistemi stessi che per l'umanità. Secondo la definizione proposta dal MEA - Millennium Ecosystem Assessment, i servizi ecosistemici sono i "molteplici benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano" (MEA, 2005) e si suddividono in quattro categorie principali: i servizi di approvvigionamento, che includono tutto ciò che otteniamo direttamente dagli ecosistemi (es. cibo, acqua, altre materie prime); i servizi di regolazione, che riguardano i benefici ottenuti dalla capacità della natura di regolare processi ambientali (es. la regolazione del clima); i servizi culturali, ovvero i benefici immateriali che riceviamo dagliecosistemi (es. il piacere estetico, spirituale e intellettuale derivante dalla natura); i servizi di sostegno, essenziali per la produzione di tutti gli altri servizi ecosistemici, tra cui l'impollinazione.
Negli ultimi anni, la biodiversità si sta riducendo a un ritmo preoccupante, principalmente a causa di alcune attività umane, dell'inquinamento e degli effetti del cambiamento climatico. Secondo l’ultimo rapporto IPBES (2023), la natura sta diminuendo a livello globale a tassi senza precedenti nella storia, e il tasso di estinzione delle specie sta accelerando, con circa 1 milione di queste a rischio estinzione. Pertanto, è essenziale intraprendere azioni concrete per monitorare, proteggere e rigenerare lo stato della biodiversità.
Anche a livello europeo, l’attenzione nei confronti della perdita di biodiversità è sempre più alta. La recente approvazione della Nature Restoration Law da parte del Consiglio dell’Unione Europea ne è la prova: si tratta di un importante traguardo per la tutela ambientale, che obbligherà gli Stati membri a ripristinare almeno il 30% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030. Ciò rientra all’interno dell’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030 dell’ONU, che mira a proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità.
In questo contesto, Helvetia integra gli obiettivi dell'Agenda 2030 all'interno della propria strategia in ambito ESG, mirando alla diffusione di una cultura della sostenibilità più consapevole e olistica. Sono state identificate quattro dimensioni - Ambiente, Persone, Clienti e Società – per orientare in modo efficace iniziative e azioni volte a sostenere l'impegno continuo a supporto della società e dell'ambiente in cui viviamo, con una particolare attenzione al tema della biodiversità su cui la Compagnia sta orientando parte dei suoi sforzi.
In questo contesto e grazie alla partnership con 3Bee, la nature tech company che sviluppa tecnologie per il monitoraggio, la tutela e la rigenerazione della biodiversità, siamo impegnati da oltre un anno nella cura e nella crescita di piccoli spazi dedicati alla protezione della biodiversità locale e degli insetti impollinatori in Italia, detti Oasi 3Bee.
Un impegno concreto che ha avuto inizio nel 2023 con la creazione dell’Oasi della Biodiversità del Gruppo Helvetia Italia e che conta ad oggi un totale di 400 piante nettarifere con l’obiettivo per il prossimo anno di arrivare a 600, grazie alla messa a dimora di ulteriori alberi. Le piante nettarifere sono distribuite in tre regioni italiane - Toscana, Emilia-Romagna e Puglia - e sono curate dai grower 3Bee: agricoltori professionisti che decidono di destinare una parte dei loro terreni a progetti di biodiversità, esperti nella protezione e nella cura delle specie.
L'aumento di questi eventi estremi sta creando gravi difficoltà agli ecosistemi locali e alle comunità che vi vivono. Risulta quindi di fondamentale importanza adottare misure efficaci per adattarsi e mitigare questi impatti, al fine di preservare il nostro ambiente e il nostro patrimonio culturale.
Chiunque può contribuire a popolare l’Oasi della Biodiversità del Gruppo Helvetia Italia attraverso la messa a dimora di ulteriori piante nettarifere o l’adozione di alveari di biomonitoraggio.
La partecipazione a progetti di questa tipologia segna un'importante tappa nel nostro percorso di sostenibilità. Siamo determinati a fare la nostra parte, non solo proteggendo e rigenerando la diversità biologica del nostro pianeta, ma anche sensibilizzando collaboratori, clienti e stakeholder su questo tema di fondamentale importanza.