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  • I castelli della Baviera da visitare a primavera

    31.03.2022 | Redazione interna | Photo by Scanrail on Adobe Stock
    Un viaggio tra sogno e realtà alla scoperta dei castelli più belli di questa regione, la Baviera; tutto il fascino della storia e delle leggende da vivere durante le belle giornate di primavera.
viaggio castelli baviera

I castelli della Baviera da visitare a primavera

31.03.2022 | Redazione interna | Photo by Scanrail on Adobe Stock
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Un viaggio tra sogno e realtà alla scoperta dei castelli più belli di questa regione, la Baviera; tutto il fascino della storia e delle leggende da vivere durante le belle giornate di primavera.
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Castelli da favola simbolo della Germania, alcuni famosi in tutto il mondo. Avete presente il logo di Walt Disney? Il castello stilizzato del brand riprende le linee del maniero di Neuschwanstein, legato indissolubilmente all’affascinante e controversa storia del re Ludwig II di Baviera, tra i personaggi più affascinanti dell’Ottocento d’oltralpe. E noi andremo proprio sulle sue tracce.

Una meta da non perdere che lascia davvero senza fiato; così come le altre incantevoli dimore della famiglia reale che spuntano nel verde della Baviera, terra di folklore e tradizioni, di boccali straripanti di birra dorata e torte dolcissime. Un viaggio dei sogni, ancor più in primavera.

Neuschwanstein, il castello delle favole

Il castello di Neuschwanstein è certamente il più conosciuto, il simbolo della Baviera nonché una delle mete più famose di tutta la Germania. Spicca come per incanto dall'alto dei suoi 965 metri, dominando i paesi di Füssen e Schwangau, nel sud della Baviera, quasi al confine con l'Austria.

Conosciuto come il castello di Ludwig II, poiché qui il tormentato principe volle creare il suo sogno: una residenza del mito affine al suo gusto ricercato. La struttura fu ispirata dalle illustrazioni dei castelli nella pittura medievale e venne progettata nel 1869 da Christian Jank sullo stile delle antiche residenze feudali tedesche, ma con dei tocchi unici. Quanto di più vicino ad un’architettura delle favole mai costruita prima: un enorme castello neogotico con numerose torri, alte anche 80 metri, una nuova composizione armonica e creativa dell'eclettismo che spicca scenografica nel bellissimo paesaggio alpino.

Gli interni vennero progettati secondo il gusto antico ma dotati di comfort moderni, antesignani del periodo, come numerose linee telefoniche e i camini in grado di autoregolarsi sul calore, funzionali per il riscaldamento centralizzato del castello.

Le stanze più belle sono la Sala dei Cantori, un tempo illuminata da più di 600 candele, e la Sala del Trono, situata nell'ala ovest del castello. Uno spazio stupefacente in stile bizantino, progettato da E. Ille e J. Hofmann, dove è impossibile non notare i dettagli preziosi: i gradini in marmo di Carrara che portano all'abside, e i dipinti come “La lotta di San Giorgio con il drago”, opera di W. Hauschild. Un altro ambiente che lascia di stucco è la camera da letto di Ludwig in stile tardo gotico, completamente decorata da meravigliosi intagli in legno di quercia: soffermatevi sul baldacchino del letto, un vera e propria opera d’arte.

Hohenschwangau, il castello della giovinezza

Anche questo maniero è direttamente collegato a Ludwig II, perché proprio qui il sovrano trascorse la sua giovinezza. Un castello delle fiabe, habitat che stimolò il suo genio visionario e la personalità di inguaribile sognatore.

Hohenschwangau si trova a solo 1 km di distanza da Neuschwanstein - quindi è una facile destinazione, nel nostro itinerario - e la sua origine risale al XII secolo, quando venne edificato dai cavalieri di Schwangau. Dopo secoli di buio cadde in rovina sino a ritrovare la luce per volere del principe ereditario Massimiliano, il futuro re Massimiliano II e padre di Ludwig.

I lavori di restauro durarono dal 1832 al 1836: venne recuperato lo stile medievale originale e venne arricchito da particolari in stile Tudor e in stile gotico. Una residenza romantica e fiabesca, dove Ludwig trascorse un’infanzia e giovinezza felici. Nelle stesse stanze soggiornò anche il suo amico e compositore Richard Wagner, dove ideò alcune delle sue opere immortali come “Tristano e Isotta” e i “Maestri cantori di Norimberga”.


Linderhof, la casa di Ludwig

Il castello di Linderhof si distingue per la sua eleganza e le linee raffinate, pur in dimensioni e sfarzi contenuti. Situato nei pressi della cittadina di Oberammergau, nella Baviera del sud, fu la vera residenza di Ludwig II, dove il sovrano visse per ben otto anni.

Anche questa dimora fu frutto della sua immaginazione e della sua creatività, tanto che pensò di trasformare un antico padiglione di caccia del padre Massimiliano II per farlo diventare il suo rifugio preferito. Oltre agli interni preziosi, degno di nota è l’incantevole giardino che lo circonda, una coreografia di siepi, sentieri e fontane zampillanti con sculture dorate.

Presenti anche dei padiglioni in stile orientale acquistati all’Esposizione Universale di Parigi, come il chiosco moresco e la casa marocchina, dove il sovrano amava passare momenti di pace e contemplazione.

Herrenchiemsee, la Versailles bavarese

Una struttura sfarzosa ed elegante, non a caso molti la paragonano alla reggia francese. Herrenchiemsee è nota come la Piccola Versailles di Baviera, il più opulento voluto da Ludwig II.

Il castello è splendidamente inserito in un contesto naturale incantato: sorge su un’isola del lago Chiemsee, il più grande lago della Baviera, tanto da essere chiamato dai locali il “mare di Baviera”. Una reggia che non nasce come residenza ma come “capriccio” del sovrano, un tributo alla corte francese poiché Ludwig II ammirava molto re Luigi XIV.

Costruito per vezzo, non senza le critiche dei locali, oggi è una delle mete più belle della Baviera, raggiungibile grazie ad un’efficiente rete di traghetti.

Nymphenburg, la residenza estiva

Questo castello era una delle principali residenze estive dei Wittelsbach, la famiglia reale bavarese che trascorse attimi spensierati e momenti importanti: Ludwig II nacque proprio a Nymphenburg, che significa letteralmente "castello delle Ninfe".

Un vero e proprio gioiello a Monaco di Baviera che risale al XVII secolo, restaurato a metà Ottocento in palazzo in stile barocco-rococò. Gli interni sono sontuosi, come la Sala degli specchi, e il giardino alla francese è una bellissima oasi dove spuntano numerose statue e svettano piante secolari, le stesse che si estendono nel grande parco Nymphenburg.

In questo eden si trovano quattro padiglioni. Da non perdere Amalienburg, il più grande e sontuoso, costruito da François Cuvilliés, uno dei più importanti architetti del rococò dell’epoca. Il castello di Nymphenburg vanta anche un primato originale: qui venne creata la prima piscina coperta e riscaldata dell’Europa moderna, una rivoluzione nel XVIII secolo.

Questa è la nostra ultima meta, non a caso scelta per questo periodo di primavera. Un viaggio che può essere intrapreso anche a inizio estate data la mitezza del clima bavarese, mai troppo caldo per il periodo.

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