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  • Autunno nelle langhe: guida per un weekend fuori porta

    27.10.2021 | Redazione interna
    Una destinazione tutta italiana, tra paesaggi unici e gioielli dell'enogastronomia
assicurazione viaggio langhe

Autunno nelle langhe: guida per un weekend fuori porta

27.10.2021 | Redazione interna
assicurazione viaggio langhe
Una destinazione tutta italiana, tra paesaggi unici e gioielli dell'enogastronomia
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Colline ricamate da vigneti, boschi variopinti che si infiammano di colori in autunno, castelli che spuntano come miraggi e borghi che sembrano disegnati dalla mano di un artista. Queste sono le Langhe, un paradiso dell’enogastronomia Patrimonio dell’Umanità orgogliosamente piemontese. Terre di rivalsa, dal passato contadino che si è trasformato in sapere e sapore, quello di un’impareggiabile cultura della buona tavola.

L’autunno tra le vigne e i castelli si trascorre nelle Langhe, l’idilliaca zona meridionale della regione Piemonte.
Un susseguirsi di dolci colline cariche di vigne ordinatamente pettinate dall’uomo, testimonianza di una perfetta interazione con la natura.

In questo territorio, incastonato tra le province di cuneo e Asti, e tra i fiumi Belbo, Tanaro e Bormida, si producono alcuni dei vini più buoni e famosi del mondo: il Dolcetto, il Nebbiolo, la Barbera, il Barbaresco e il Barolo.

Conosciamo le Langhe, tra tradizione ed enogastronomia

Le Langhe si dividono nella Zona Bassa di Alba, dove regnano le vigne e i tartufi in un eden che sfiora i 600 metri di altitudine, l’Alta Langa, a confine con la Liguria, ammantata da folti boschi che raggiungono gli 800 metri, e la Langa Astigiana, quella cantata da Cesare Pavese, a sud della città di Asti, tra Canelli e il fiume Bormida.

Le Langhe incantano chiunque per i loro belvedere, scorci ameni di un paesaggio delle possibilità che in passato conobbe la miseria. Oggi è spazio di rivalsa e meraviglia, soprattutto nel periodo autunnale, quando si tinge con i toni caldi e nei boschi troviamo i “trifolau” con i loro cani dai nasi fini alla ricerca dei preziosi tuberi, i tartufi.

Tutto il territorio delle Langhe è sinonimo di buon vino e della buona cucina, e si distingue per la pregiata accoglienza e le antiche tradizioni. Proprio da queste parti è nato il fenomeno dello Slow Food, mangiare e bere lentamente dunque, senza perdere l’occasione di visitare le meraviglie che vi circondano. Le tappe da non perdere sono i borghi di Barolo, Grinzane Cavour, Serralunga D’Alba e La Morra. Da non perdere i "Sentieri di Langa e del Barolo" che si sviluppano ad anello collegando tra di loro i vari comuni, un’occasione per scoprire questi gioielli incastonati tra i vigneti patrimonio Unesco.

Barolo e Grinzane Cavour: gemme da scoprire

Barolo è un bellissimo borgo medievale che spunta dalla marea di viti. Il suo nome anticipa la sua identità, intensa come il suo vino. Vegliato dal Castello dei marchesi Falletti di Barolo, costruito nel X secolo, è oggi sede dell’Enoteca Regionale del Barolo e del Museo del Vino (Wi.Mu.).

Da non perdere anche il Museo delle Etichette (Wi.La.), una preziosa collezione internazionale di etichette da vino d’uva che conta 282.000 esemplari, e la chiesa parrocchiale di San Donato, che sotto il presbiterio ospita il sepolcreto degli antichi feudatari.

Grinzane Cavour spicca dai vigneti di uve Nebbiolo della Bassa Langa, questo incantevole centro è noto per essere stato uno dei luoghi prediletti del Conte Camillo Benso di Cavour, dove svolse il ruolo di sindaco per ben 17 anni: furono numerose le innovazioni e le migliorie che apportò il fautore del Risorgimento italiano.

Il castello medievale che domina il borgo fu la sua residenza giovanile, un imponente edificio in laterizio che risale al XIII secolo. Oggi la struttura ospita l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, con una prestigiosa collezione dei migliori vini e delle grappe piemontesi, il Museo Etnografico, con numerose testimonianze della vita contadina e dell’attività vitivinicola, e il Museo dei cimeli cavouriani. Da non perdere anche la chiesa della Madonna del Carmine, fatta erigere dal conte.

Grinzane Cavour è nota non solo per il pregiato vino ma anche per lo squisito torrone, un’antica tradizione che prevede la Nocciola Tonda Gentile IGP al posto delle mandorle, un altro prodotto tipico delle Langhe.

Le gioie autunnali di Serralunga d’Alba e La Morra

Serralunga D’Alba deve la sua origine alla costruzione del castello: l’alto maniero di origine medievale al cui interno si trova il Salone dei Valvassori. Anche questo splendido borgo è immerso tra vigneti di nebbiolo da Barolo e nel suo piccolo centro non mancano i ristorantini con vista panoramica sulle colline incorniciate dalle vette delle montagne innevate in lontananza. Il consiglio è quello di ordinare i ravioli del plin, piatto tipico a base di pasta ripiena con brasato al barolo condita con burro e salvia.

Infine La Morra, conosciuta come “il Balcone delle Langhe”. Da piazza Castello la vista spazia sull’intero territorio delle Langhe sino alle Alpi. Il borgo più panoramico del territorio rivela anche dei tesori come la Chiesa di San Martino che custodisce una tela dell’Alberti, la torre municipale che risale al 1710 ma ingloba anche resti del castello medievale. Vale una visita anche il Museo Ratti dei Vini di Alba, un excursus sulla storia e sulle tecniche enologiche e della viticoltura.

Appuntate anche una tappa alla Cappella della Madonna delle Grazie, conosciuta come Cappella del Barolo, in località Brunate. A dispetto del nome, questo luogo non è mai stato consacrato ed è oggi un’attrazione d’arte contemporanea: due artisti negli anni ‘90, David Tremlett e Sol Lewitt, l’hanno decorata gioiosamente con tanti colori seguendo una fantasia astratta che l’ha resa davvero unica. Un’opera della modernità che si fonde alla perfezione con il paesaggio della tradizione che la circonda, un continuum di genialità umana nel rispetto di un territorio magnifico.

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Partire per le Langhe con le giuste precauzioni

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Ricapitolando: partiamo in questo autunno per scoprire le Langhe, ma sempre e solo assicurati, protetti, sereni!
 

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