Natale al caldo non è un sogno ma una realtà da poter trascorrere sul Mar Rosso. Meta indiscussa è Sharm el Sheik, tra le più rinomate zone dell’Egitto, ideale per una rilassante vacanza tra spiagge di sabbia e fantastici resort.
A dicembre il clima è mite e sul Mar Rosso, in particolare, si può fare il bagno. Spazio in valigia dunque per costume, infradito e telo mare insieme ai vestiti leggeri. Aggiungi anche crema solare, occhiali da sole e disinfettante.
Non dimentichiamo però che l’Egitto è un Paese a prevalenza musulmana, bisogna quindi mantenere comportamenti e abbigliamento adeguati alla cultura locale. Per le donne è necessario coprire il capo in specifiche situazioni (è bene portare un foulard) come è d’obbligo togliere le scarpe se si vuole visitare qualche moschea.
Se scegli come postazione Naama Bay, hai solo l’imbarazzo della scelta per prenotare un resort. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Scegliendo la soluzione all inclusive, offerta ormai da tutti, rimanendo in struttura non ci saranno costi aggiuntivi. Per il resto tutto è a portata di mano. Il budget non è molto elevato, anche se le località balneari sul Mar Rosso sono di certo più costose rispetto a quelle storiche.
Il Kenya è la terra dei safari e del mare, del contatto con gli animali e delle spiagge sull’Oceano Indiano.
Quale modo migliore per un Natale alternativo? Spiagge incantevoli e una vita mondana davvero top. Qui conviene alloggiare, in uno dei diversi resort che si trovano sulla costa.
Anche in questo caso la soluzione all inclusive è certamente la migliore. Gli chef sono bravissimi e propongono piatti nei quali le tipicità italiane si incontrano con i gusti della cucina africana.
In Kenya il clima è tipicamente temperato con temperature che si aggirano tra i 25 ed i 30 gradi, più umido lungo le coste con la colonnina di mercurio che scende nelle ore notturne. Vestiti comodi e leggeri, dunque, in valigia, con un piccolo spazio da riservare anche a qualcosa di più pesante. È bene portare anche uno spray repellente per insetti e gli adattatori per le prese dell'elettricità: in Kenya si usano quelle di tipo G.
Quanto costa tutto questo? Di certo non poco ma nemmeno esageratamente. I prezzi più alti riguardano il costo delle strutture ricettive, sempre più luxury e di classe, e il volo. Mangiare, invece, costa decisamente meno rispetto all’Italia.
Immersione totale nella natura è la parola d’ordine per chi sceglie di visitare il Madagascar, una delle tappe più ambite per gli amanti della biodiversità. Un’isola paradisiaca con specie endemiche eccezionali.
Imperdibile è il luogo più ricercato e fotografato in assoluto del Paese: la Avenue des Baobab, la strada statale che collega il comune di Morondava con quello di Belo Sur Tsiribinhina lunga 198 km. Un lungo e immenso viale in terra battuta rossa fiancheggiato da esemplari secolari di Baobab, alti anche 30 metri.
Ma oltre all’entroterra, tra una miriade di parchi naturali da poter visitare (Ranomafana, Isalo, Montagna d'Ambra e altri), il Madagascar offre anche le bellezze del mare. Nosy Be, una piccola isola sulla costa nordoccidentale, è un vero eden con spiagge bianchissime, mare cristallino, una foresta incontaminata, piantagioni di caffè e vaniglia, con laghi vulcanici e coccodrilli. Un luogo dove il tempo scorre lento, patria del relax assoluto.
Tutto questo in un clima piacevolissimo rispetto alle temperature invernali dell’Italia, a tratti anche arido e umido, a seconda delle zone, ma sicuramente caldo. Spazio a vestiti sottili e freschi, dunque, per una vacanza non troppo costosa. Il Madagascar è infatti una destinazione per tutti, con un costo della vita bassissimo. Scegliere anche sistemazioni di pregio non è esoso, con soluzioni che si aggirano anche intorno ai 40 euro concedendosi il lusso di avere anche un autista privato. Stessa cosa vale per il cibo. Pensate che per mangiare un piatto di pesce semplice si parte dai 2 euro in su, con un ottimo pasto che sfiora al massimo i 15 euro.
Le temperature calde non deludono nemmeno in Sri Lanka. In dicembre la stagione è secca e dunque è raro che ci siano piogge.
Spazio anche in questo Paese ad un tuffo a mare.
Come sono le spiagge? Tante e molto belle. Unawatuna è una tra le più famose per la sua sabbia dorata e per questo una delle più affollate in ogni stagione. Ahangama è, invece, il rifugio dei surfisti e degli amanti degli sport d’acqua. Tangalle, nella zona più a sud, offre spiagge più bianche e tranquille. Merita di essere vista anche Colombo, la città nella quale frenesia moderna e storia coloniale si intrecciano. Da annotare anche una sosta a Kandy per visitate il Dalada Maligawa, il tempio che custodisce il dente sacro del Buddha, la reliquia religiosa più preziosa dello Sri Lanka.
Cosa mettere dunque in valigia? Non può mancare il kit da spiaggia, vestiti leggeri, crema solare e spray anti repellente, senza dimenticare un k-way in caso di piogge e uno scialle da usare quando si entra nei luoghi di culto, nei quali è obbligatorio coprire gambe e spalle per le donne. Importante anche l’adattatore per la corrente elettrica.
Dormire e mangiare in Sri Lanka non è molto caro. Parliamo di un Paese emergente nel quale il costo della vita non è alto. Non mancano però le sistemazioni di buon livello in strutture moderne e all’avanguardia.
Come per il Madagascar spendere intorno ai 40 euro a notte significa scegliere un ottimo hotel, per chi poi si accontenta anche degli ostelli il budget scende notevolmente. Sulla stessa linea siamo per il cibo. Con 15 euro si può gustare un magnifico pasto in ristorante anche per due persone; chi preferisce risparmiare mangia però anche con soli 2 euro fermandosi in un chiosco o in un fast food.
Chiudiamo il tour delle destinazioni calde per Natale con le Filippine, l’arcipelago tropicale composto da oltre 7 mila isole.
Il periodo natalizio è sicuramente uno dei più affollati ma basta organizzarsi per non farsi trovare impreparati. È questo, però, uno dei migliori momenti per recarsi in questo angolo di paradiso, in quanto coincide con la stagione secca durante la quale non ci sono uragani e tifoni, molto frequenti in zona.
Dove fermarsi? Ci sarebbe l’imbarazzo della scelta! Noi vi consigliamo l’isola di Palawan, la regione più turistica sulla quale prevale una meravigliosa natura, incontaminata e preservata dagli abitanti. Boracay è indicata, invece, come la migliore destinazione tropicali al mondo, con tanto di baie da sogno, tratti di costa mozzafiato e strutture ricettive top.
Anche per le Filippine è consigliato un abbigliamento prettamente estivo, con costume e occhiali da sole sempre in prima linea, senza dimenticare crema solare e spray per prevenire punture di insetti e zanzare.
Dove alloggiare? Le soluzioni per il pernottamento sono diverse: dai resort ai grandi hotel fino ai suggestivi bungalow. Le prime due opzioni sono molto costose ma offrono dei servizi lussuosi e confortevoli, anche se bisogna mettere in conto almeno 700 euro a persona per una settimana. Scegliendo i bungalow, persino con la spiaggia privata e vista mare, la differenza è veramente ingente: ne bastano 150 a persona. Vale lo stesso per i luoghi dove mangiare. Alcuni ristoranti sono costosi, altri, come quelli tipici filippini, un po’ meno; proprio qui, inoltre, si possono degustare ottimi piatti locali con un conto massimo tra i 10 ed i 15 euro. E talvolta con location in riva al mare annessa da perdere il fiato…
Ricorda sempre che per entrare in questi Paesi è necessario essere in possesso del passaporto con validità residua di sei mesi, oltre alla carta di identità valida per l’espatrio.
Nonostante la bellezza e il fascino di questi autentici paradisi terrestri, trascorrere il Natale qui significa fare i conti con mete non del tutto “sicure”, tanto da essere inserite nell’elenco dei luoghi turistici, indicati nella lista della Farnesina, come politicamente non stabili.
Controlla sempre la situazione politica e di sicurezza dei paesi in cui decidi di recarti.
Nessuna paura, non c’è alcun motivo per non partire. E’ consigliabile, però, stipulare una polizza viaggio adeguata. Spesso si tende a sottovalutare l'importanza di un elemento così importante, se non fondamentale, come in questo caso, prima di partire.
Con l’assicurazione viaggio ci si tutela, invece, dagli imprevisti che possono sopraggiungere; tra questi si possono citare, ad esempio, quelli relativi al viaggio, come l’annullamento improvviso del volo - vista la posizione geografica non proprio “comoda” delle destinazioni - ma anche gli inconvenienti legati alla salute, in zone in cui le cure mediche pubbliche non sono di altissimo livello e quelle private, invece, hanno dei costi medi molto elevati.
Con un’assicurazione che copre le spese sanitarie si è al sicuro da ogni rischio, con la certezza di avere a disposizione tutte le prestazioni necessarie in loco in caso di malattia o infortunio, oltre al rimpatrio aereo se necessario; la polizza che tutela il viaggio, invece, copre le spese di ritardo o annullamento del volo ed eventuale rimborso delle spese in caso di furto del bagaglio. Un’ottima precauzione per partire davvero senza pensieri!