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  • BVG21

    La riforma della previdenza professionale «LPP 21». Facciamo il punto.

    La previdenza professionale è parte del 2° pilastro. E deve essere sottoposta a una riforma. Su questo si voterà il 22 settembre 2024. La riforma riguarda la parte della previdenza professionale prescritta dalla legge, il cosiddetto regime obbligatorio. Se viene approvata, la riforma influisce sul numero delle persone assicurate e sull’ammontare dei contributi e delle prestazioni di previdenza.
    La riforma della previdenza professionale «LPP 21» è stata respinta nella votazione popolare il 22 settembre 2024.
    Competenza e fatti
    L’Helvetia – una delle compagnie di assicurazioni leader in Svizzera con più di 160 anni di competenza nella previdenza – è sempre al fianco della sua clientela. Per questo motivo vi mettiamo a disposizione qui i fatti più importanti sulla riforma della previdenza professionale («LPP 21»).

    Gli obiettivi della riforma

    La riforma mira a rafforzare il finanziamento del 2° pilastro, mantenere nel complesso il livello delle prestazioni e migliorare la situazione previdenziale delle persone che percepiscono salari bassi – spesso donne e uomini più giovani o che lavorano a tempo parziale.

    I cinque elementi chiave e il loro impatto

    Se la riforma entrerà in vigore, saranno attuati tutti gli elementi descritti qui di seguito. Le ripercussioni per le persone che lavorano e per i datori di lavoro sono molto diverse in termini di contributi e prestazioni. Se una persona era assicurata prima della riforma o in che modo, è una questione cruciale. Anche la situazione personale di ogni persona interessata svolge un ruolo nella valutazione della situazione reddituale e patrimoniale complessiva.

    La riforma comprende la riduzione del tasso di conversione LPP dal 6.8% al 6%, al fine di ridurre la ridistribuzione indesiderata dalle persone che esercitano un’attività lucrativa alle (future) persone beneficiarie di una rendita. Rafforzando al tempo stesso il processo di risparmio attraverso l’adeguamento degli accrediti di vecchiaia e della deduzione di coordinamento, oltre che con l’introduzione dei supplementi di rendita per la «generazione di transizione», si intende mantenere in larga misura l’attuale livello delle prestazioni. La riduzione della soglia d’entrata e l’aumento del salario assicurato miglioreranno la situazione previdenziale delle persone che percepiscono salari bassi – spesso donne e uomini più giovani o che lavorano a tempo parziale.

    Domande e risposte

    Quando entrerà in vigore la riforma, se sarà approvata?

    L’entrata in vigore della riforma sarà stabilita dal Consiglio federale. Poiché ancora molte questioni in merito all’attuazione devono essere regolate a livello di ordinanze, l’entrata in vigore è prevista non prima di gennaio 2026.

    Come può una persona assicurata scoprire come saranno le proprie prestazioni dopo la riforma?

    Gli effetti della riforma dipendono fortemente dall’età e dal salario della persona assicurata nonché dal piano di previdenza attualmente applicato dall’istituto di previdenza. Le casse pensioni o – nel caso delle fondazioni collettive – l’istituto di previdenza dell’impresa determinano, dopo un’eventuale accettazione del disegno di legge, come vogliono strutturare in futuro la propria previdenza nell’ambito della riforma della LPP (consiglio di fondazione o commissione di previdenza composta da rappresentanti dei datori di lavoro e del personale). Di conseguenza non è possibile, attualmente, fare una dichiarazione concreta sugli effetti della riforma sulle singole persone assicurate.

    Se la riforma sarà approvata, cosa potrà fare un datore di lavoro se le prestazioni per le proprie collaboratrici e i propri collaboratori peggiorano?

    Al consiglio di fondazione o alla commissione di previdenza spetta la definizione della rispettiva soluzione di previdenza professionale delle imprese. Gli organi sono composti da rappresentanti del datore di lavoro e del personale. La legge prescrive esclusivamente prestazioni minime. Le soluzioni di previdenza nel 2° pilastro possono quindi essere ampliate in qualsiasi momento.

    Tramite il 3° pilastro facoltativo si possono inoltre coprire in modo adeguato tutte le esigenze individuali in materia previdenza e colmare le lacune previdenziali.

    Maggiori informazioni sulla riforma
    L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali è l’organo responsabile della riforma «LPP 21». Trovate tutti i documenti e tutte le informazioni qui:

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