28/10/2019
Fino al 18 ottobre 2015 gli automobilisti italiani erano obbligati per legge a esibire il tagliando dell'assicurazione, un cartoncino quadrato che veniva affisso in alto sul parabrezza.
In questo modo il documento era di facile controllo durante le verifiche della polizia stradale e veniva aggiornato man mano che la polizza scadeva o cambiava.
Era sufficiente portare agli agenti il documento per vedersi decurtare la sanzione inflitta: la multa per la sola mancata esibizione del cartoncino ammontava a 21 euro, mentre l'ammenda per chi circolava con un veicolo non assicurato saliva fino a 716 euro.
Oggi molte cose sono cambiate e anche l'Italia ha seguito gli altri paesi europei nella digitalizzazione delle polizze assicurative. Esporre il tagliando cartaceo pertanto non è più obbligatorio: l'automobilista che ha pagato regolarmente il premio assicurativo viene registrato in automatico all'interno di una banca dati, consultabile dalle autorità con pochi clic durante un controllo di routine.
Ciononostante, la legge vigente impone all'automobilista talune accortezze che vedremo qui di seguito.
Oggi il certificato di assicurazione non deve essere più esposto per legge sebbene – come spiegheremo in seguito – sia meglio portare con sé in auto una copia cartacea o digitale dello stesso.
Vediamo quali sono i punti salienti della nuova legge.
Innanzitutto, che cosa s’intende per tagliando elettronico? Il tagliando elettronico è semplicemente un documento digitale, consultabile in via telematica, in grado di attestare con certezza il pagamento regolare del premio assicurativo.
Quali sono i vantaggi del tagliando elettronico? In primo luogo, si tratta di una questione di sicurezza, poiché risulta impossibile falsificare il tagliando elettronico, cosa che invece avveniva spesso con i tagliandi cartacei. Fa fede il data base, aggiornato in tempo reale.
In secondo luogo, è molto più comodo e affidabile: il tagliando elettronico non si perde e non si bagna, non si rovina e non si cancella col passare del tempo.
A ben vedere, la digitalizzazione della pubblica amministrazione si inserisce in un disegno molto più ampio, correlato alla semplificazione degli iter burocratici, che si fanno sempre più snelli, efficienti e veloci; limitare lo spreco della carta è invece parte di un progetto condiviso con i paesi dell'UE, volto a rendere la pubblica amministrazione più "verde" ed ecosostenibile.
Attualmente i controlli avvengono per via digitale: la polizia stradale ha accesso alla banca dati della Direzione Generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, aggiornata in tempo reale. In pratica, pochi minuti dopo la stipula del contratto assicurativo, la banca dati riceve e registra l'avvenuto pagamento, rendendo l'informazione facilmente consultabile dalle persone autorizzate. All'interno della banca dati, ogni numero di targa è associato alla sua polizza assicurativa; se questa non è in regola, scatta la multa.
Le verifiche possono avvenire sia tramite i dispositivi in uso dalle forze dell'ordine durante un posto di blocco o un semplice controllo, sia in maniera automatica mediante apparecchi elettronici, quali autovelox, Telepass o telecamere per la ZTL.
La multa per mancato pagamento del premio assicurativo ammonta a 849 euro, a cui si somma il decurtamento di 5 punti dalla patente.
Chi è autorizzato a emettere un verbale a carico di un automobilista? Le forze dell'ordine, ovvero polizia, carabinieri, vigili urbani e guardia di finanza.
Anche se per legge non occorre più esibire il tagliando dell'assicurazione, è sempre meglio portarlo con sé all'interno del veicolo e mostrarlo in caso di necessità. Perché?
In teoria, la polizia ha accesso a tutte le informazioni di cui ha bisogno in via telematica. Ma in pratica, se le forze dell'ordine non sono in grado di accedere alla banca dati e possono dimostrarlo, l'automobilista è obbligato a mostrare una copia del tagliando, anche in formato digitale via smartphone.
La multa per mancata esibizione dei documenti richiesti dalle forze dell'ordine ammonta a 29,40 euro se pagata entro 5 giorni, 42 euro entro 60 giorni o 85,50 euro dopo la scadenza del suddetto termine; se entro 30 giorni l'avvenuto pagamento del premio assicurativo è impossibile da dimostrare, la sanzione è molto più pesante e ammonta a 867 euro.
Ecco perché, nonostante la Pubblica Amministrazione sia in fase di digitalizzazione, è consigliabile avere con sé tutti i documenti in regola ed essere sempre collaborativi.