22/06/2020, Autore: Marcello Andreetti
Quando c’è di mezzo la nostra salute è decisamente meglio non essere attendisti e giocare invece d’anticipo.
Questo significa che sarebbe buona norma sottoporsi a controlli periodici per tenere costantemente sotto controllo il nostro corpo, monitorando anche i più piccoli campanelli d’allarme, con l’obiettivo di prevenire eventuali malattie o comunque diagnosticarle il più precocemente possibile.
Insieme ad alimentazione sana, attività fisica e abitudini salutari, trovare il modo e il tempo di effettuare regolarmente un check-up con esami mirati rappresenta la strategia più efficace per una vita lunga e serena.
Questo approccio “dinamico” alla salute vale per entrambi i sessi e in ogni fascia di età, ma è con il passare degli anni che diventa davvero fondamentale.
Soprattutto dopo i 40 non bisogna assolutamente lasciarsi prendere dalla negligenza, imparando a sottoporsi con regolarità ai test e agli screening diagnostici consigliati dal medico.
La determinazione nel rispettare la cadenza dei controlli, nell’ottica di una corretta prevenzione, non è pero sempre sufficiente, dovendosi spesso scontrare con difficoltà oggettive.
Liste d’attesa chilometriche, centralini perennemente intasati, ore perse a rincorrere una prenotazione… secondo il VII Rapporto RBM Assicurazione Salute – Censis sulla Sanità Pubblica, Privata e Integrativa, negli ultimi 10 anni la capacità assistenziale del Sistema Sanitario Nazionale si è sensibilmente ridotta (dal 92% al 77% della popolazione avente diritto). In pratica questo significa che la sanità pubblica non è più in grado di garantire a tutti i cittadini l’assistenza e le prestazioni mediche di cui avrebbero bisogno.
Naturalmente in questa situazione la spesa sanitaria privata si impenna (40 miliardi di euro secondo le ultime stime), con sempre più italiani costretti a pagare esami e prestazioni di tasca propria (in media 655 euro a testa).
Oggi dunque, un’assicurazione sanitaria privata da affiancare a quanto garantito dal SSN, rappresenta un alleato sempre più prezioso per riuscire a sostenere i costi “ordinari”, e su cui fare affidamento in caso di imprevisti.
La polizza salute Helvetia MyHealth è un prodotto affidabile che ti permette di ottenere il rimborso delle spese sanitarie da ricovero, day surgery, day hospital o parto.
Purtroppo poi, quando parliamo di salute è inevitabile pensare all’eventualità che non tutto vada per il verso giusto. Non è una questione di pessimismo, ma solo di buon senso: se dovesse capitarci qualcosa di brutto, i nostri cari potrebbero infatti trovarsi in difficoltà economica. Una polizza TCM come Helvetia Futuro Protetto è pensata proprio per questo: in caso di decesso dell’assicurato offre infatti il riconoscimento di un capitale costante ai beneficiari. Una garanzia analoga è offerta anche da Helvetia Futuro Indipendente, una particolare forma di assicurazione, chiamata LTC – Long Term Care, che riconosce una rendita vitalizia posticipata costante nel caso di perdita dell’autosufficienza, così da poter far fronte a eventuali spese di assistenza senza gravare sul bilancio familiare.
Naturalmente l’obiettivo di tutti noi è che queste coperture, per quanto utili, non debbano mai servirci: cerchiamo allora di affrontare in modo consapevole e responsabile la nostra salute senza affidarci semplicemente alla fortuna.
Dando per scontato che alcuni controlli fondamentali, come elettrocardiogramma o misurazione della pressione, siano ormai entrati nella routine sanitaria degli italiani, ecco alcuni altri esami di prevenzione che uomini e donne dovrebbero effettuare regolarmente dopo i 40 anni:
Il cancro della prostata è il tumore più frequente negli uomini, ma con elevatissime percentuali di guarigione se diagnosticato in tempo. Per un’efficace prevenzione, ai non più giovanissimi è dunque altamente raccomandato effettuare annualmente: visita specialistica, dosaggio del PSA e, nel caso, ecografia trans rettale.
L’osteoporosi è un problema molto conosciuto tra le donne ma poco studiato nei maschi, nonostante in Italia ne soffrano circa un milione di uomini.
L’esecuzione di una densitometria ossea (MOC) dopo i 40 anni di età permette di conoscere la densità minerale delle proprie ossa, intervenendo tempestivamente se i valori risultassero troppo bassi.
Oltre agli “obbligatori” esami diagnostici per il tumore all’utero e al seno (PAP test e mammografia), per le donne over 40 in premenopausa o menopausa è necessario valutare lo stato dell’utero e delle ovaie per mezzo di ecografia, secondo indicazioni del medico.
Le malattie della tiroide come l’ipotiroidismo colpiscono prevalentemente le donne (rapporto 10:1 con gli uomini). Superati i 40 anni è opportuno dunque controllare la funzionalità della ghiandola con un dosaggio del TSH, insieme a una visita specialistica ed eventualmente ad una ecografia del collo.
Il problema del colesterolo alto interessa quasi il 40% della popolazione ed è uno dei principali fattori di rischio per infarto e ictus. Più del suo valore totale nel sangue, bisogna monitorarne almeno una volta l’anno la frazione “cattiva” – l’LDL – i cui livelli dovrebbero essere inferiori a 100 mg/dl.
I nei (o più correttamente nevi) sono formazioni della pelle per la maggior parte benigne, ma talvolta possono indicare la presenza di un melanoma. Buona norma effettuare l’autovalutazione allo specchio per individuare l’eventuale comparsa di nuovi nei, ma dopo i 40 anni è in ogni caso consigliabile una visita annuale di controllo dal dermatologo.