Le nostre abitazioni possono nascondere insidie, diventando teatro di un elevato numero di incidenti ogni anno, con conseguenze a volte gravi per le persone coinvolte.
Secondo il Rapporto Osservasalute 2023, nel solo trimestre precedente all’indagine, 549.000 persone hanno dichiarato di aver subito un incidente domestico: un dato che, su base annua, si traduce in oltre 2 milioni di casi. L’incidenza maggiore si registra tra le donne, che rappresentano il 65% degli eventi segnalati, con un tasso di infortunio pari a 11,8%, contro l’8,5% degli uomini. La vulnerabilità cresce con l’età: tra gli over 75 il tasso supera il 20,4%, rendendo questa fascia una delle più a rischio. Anche i bambini sotto i 5 anni sono particolarmente esposti, per la loro naturale tendenza all’esplorazione e alla scarsa percezione del pericolo. La cucina è l’ambiente più “pericoloso” della casa, con quasi il 40% degli eventi: le tipologie di incidente più comuni sono cadute, ferite, ustioni e intossicazioni, causate da normali attività quotidiane come cucinare, salire su una scala, maneggiare detergenti chimici o utilizzare apparecchi elettrici. E anche se spesso gli eventi si risolvono con lievi contusioni, in diversi casi le conseguenze sono tali da richiedere cure ospedaliere, interventi chirurgici o, nei casi peggiori, lasciare danni permanenti.
I dati del Rapporto Italia 2024 di Eurispes confermano la serietà del fenomeno, con una tendenza all’aumento: nel 2023 gli incidenti domestici sono cresciuti del 15% rispetto all’anno precedente. Un dato allarmante che evidenzia come la sicurezza tra le mura domestiche sia spesso trascurata. A subire maggiormente questi eventi sono ancora una volta le casalinghe, che da sole rappresentano una quota significativa del totale, con un tasso di incidenza del 17,4%.
La casa è comunemente considerata un luogo sicuro, protetto e familiare. Eppure, i numeri raccontano una realtà ben diversa. La combinazione di attività manuali, presenza costante in casa e mancanza di protezioni adeguate rende questa categoria particolarmente esposta.
Tutti questi dati mettono in evidenza che la nostra casa può trasformarsi in un contesto insidioso se non si adottano misure adeguate di prevenzione. L’educazione alla sicurezza domestica è un aspetto spesso sottovalutato, ma utile per proteggere sé stessi e i propri familiari: conoscere i rischi presenti in casa e sapere come prevenirli, significa creare un ambiente più sicuro e ridurre sensibilmente la probabilità degli incidenti più comuni.
Ad esempio, per prevenire le cadute — soprattutto tra bambini e anziani — è buona norma mantenere i pavimenti sgombri da ostacoli, fissare i tappeti con materiali antiscivolo e installare “maniglioni” di supporto nella vasca o nel box doccia.
Per evitare ustioni e incendi, non bisogna lasciare pentole sul fuoco incustodite, posizionando le padelle con i manici rivolti verso l’interno. I prodotti chimici e farmaci vanno sempre conservati in armadietti chiusi a chiave o fuori dalla portata dei più piccoli, per prevenire intossicazioni.
Inoltre, per evitare folgorazioni, è importante non sovraccaricare le prese elettriche, sostituire eventuali cavi danneggiati e lavorare con gli elettrodomestici lontani dal lavandino.
Non meno rilevante è la prevenzione di traumi e lesioni causati da oggetti taglienti, mobili con spigoli vivi o strumenti da lavoro lasciati incustoditi: utilizzare protezioni angolari, riporre coltelli e utensili in modo sicuro e mantenere ordinati gli spazi riduce significativamente il rischio di ferite accidentali.
In ambito di sicurezza domestica, è anche necessario riflettere sul tema della protezione assicurativa.
In caso di infortunio, infatti, avere una copertura adeguata può fare la differenza, per affrontare le spese mediche, ma anche per tutelare la propria serenità e quella dei propri cari.
Su questo punto va detto che dal 2001 in Italia è in vigore una legge che assimila l’attività svolta per la cura della casa e della famiglia a qualsiasi altro lavoro “convenzionale”, riconoscendo l’indennizzo, in caso di infortunio domestico, tramite una specifica polizza Inail.
Nota come “Assicurazione casalinghe”, è obbligatoria per chi abbia un’età compresa tra i 18 e i 67 anni ed eserciti il lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo, e non sia iscritto a un altro ente o cassa previdenziale.
L'assicurazione, pur nata con l'intento di tutelare le persone più fragili, sembra aver perso la sua funzione sociale, risultando poco attrattiva e poco conosciuta.
Nonostante l'obbligatorietà, l'assicurazione è sottoscritta solo da una minima parte degli aventi diritto, con una copertura effettiva che coinvolge circa 1 casalinga su 10.
La maggior parte degli assicurati ha più di 50 anni, mentre i giovani mostrano scarso interesse, anche a causa della mancanza di sanzioni per l'inadempienza e della percezione di limitata efficacia della polizza. Le condizioni di indennizzo sono infatti restrittive; a parte la tutela prevista per gli eredi, in caso di morte dell’assicurato, è necessaria un'inabilità permanente di almeno il 16% per ottenere una rendita; per gradi di inabilità tra il 6% e il 15% è inoltre prevista un’indennità di circa 300 euro. I piccoli incidenti, invece, sono esclusi da qualsiasi copertura.
Altro ambito lavorativo in cui potrebbero verificarsi criticità sul fronte copertura assicurativa in caso di incidenti, è quello dello smart working.
In Italia, i lavoratori da remoto sono tutelati dall’Inail al pari di quelli in presenza, ma con alcune particolarità, che potrebbero limitare la copertura.
L’infortunio, per essere riconosciuto come tale, deve avvenire durante l’orario di lavoro e deve esserci un chiaro nesso tra l’attività svolta e il danno subito.
Ad esempio, se un dipendente inciampa nel cavo del computer mentre è collegato a una videocall aziendale, l’evento può essere considerato infortunio sul lavoro. Tuttavia, se la caduta avviene inciampando nel cavo di un elettrodomestico, mentre si prepara il pranzo durante una pausa non concordata, la copertura potrebbe non essere garantita.
Le compagnie assicurative, da parte loro, offrono oggi soluzioni integrative pensate per coprire anche gli spazi domestici, smart working incluso, dove i confini tra vita privata e professionale sono spesso più sfumati.
Andare a scuola e istruirsi è il “lavoro” dei ragazzi, ma sul fronte incidenti sono tutelati come se fossero lavoratori a tutti gli effetti?
I numeri non sono trascurabili: le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’Inail nel 2024 sono state 77.883, in aumento del 10,9% rispetto al 2023, con un’incidenza di circa il 13% del totale delle denunce.
La legge prevede che le scuole – pubbliche e private - sottoscrivano per ogni studente una polizza assicurativa Inail sugli infortuni, che in teoria copre le richieste di risarcimento avanzate alla scuola, ma il nodo consiste nel tema della sorveglianza.
Durante tutto l’orario scolastico, che include lezioni, attività di laboratorio, spostamenti interni, mensa e momenti di pausa come la ricreazione, gli alunni sono affidati alla responsabilità dell’istituto, che ha il dovere giuridico di vigilare costantemente su di loro.
In caso di infortunio, la copertura assicurativa è garantita dall’INAIL, spesso integrata da polizze scolastiche private; tuttavia, la responsabilità dell’istituto scolastico non è automatica: per ottenere un risarcimento, è necessario dimostrare che l’infortunio sia stato causato da una carenza nella sorveglianza o da condizioni strutturali inadeguate.
La giurisprudenza è chiara: spetta alla scuola dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare l’evento lesivo. Solamente nel caso in cui emerga che l’infortunio è avvenuto per negligenza nella sorveglianza o per ambienti non sicuri, la scuola può essere tenuta a risarcire il danno. Per questo motivo di incertezza, è consigliabile per le famiglie considerare una copertura assicurativa integrativa, che consenta di affrontare con maggiore serenità anche le situazioni in cui la responsabilità non è facilmente accertabile o in cui le tutele pubbliche non bastano.
Nella vita di tutti giorni, gli imprevisti possono accadere ovunque, anche tra le mura di casa o a scuola, ed è fondamentale poter contare su una protezione affidabile.
La polizza Helvetia Protezione Oggi, nella sua doppia formula dedicata alla persona (Diarie, Infortuni e Malattia), nasce proprio con questo obiettivo: offrire una copertura completa e modulabile, pensata per tutelare adulti, ragazzi e famiglie dagli infortuni che possono verificarsi nello svolgimento di qualsiasi attività quotidiana, che sia lavorativa, scolastica o di semplice svago.
Tra le principali caratteristiche della polizza troviamo un’ampia possibilità di personalizzazione: è infatti possibile scegliere tra diverse combinazioni di copertura per costruire la protezione più adatta al proprio stile di vita e alle proprie esigenze.
Nella formula Diarie è previsto un indennizzo per ogni giorno di ricovero ospedaliero e convalescenza a seguito di infortunio o malattia, oltre che il rimborso di spese ospedaliere a seguito di infortunio, con la facoltà di scegliere anche una garanzia di assistenza per usufruire di aiuto immediato nei casi di emergenza.
Nella formula Infortuni e Malattia, oltre alla garanzia sempre operante che prevede un indennizzo nel caso in cui l’assicurato riporti delle lesioni permanenti a seguito di infortunio, Helvetia Protezione Oggi permette di scegliere tra diverse garanzie facoltative.
Ad esempio, servizi di assistenza immediata, diaria da ricovero, da convalescenza sia da infortunio che da malattia, diaria da immobilizzazione a seguito di infortunio e riconoscimento del capitale assicurato in caso di invalidità permanenti gravi (pari o superiori al 60% di invalidità): un sostegno economico importante per affrontare le conseguenze di imprevisti, con l’obiettivo di garantire la massima tranquillità anche nei momenti più difficili.
Uno dei punti di forza della polizza è la garanzia Invalidità Permanente da Malattia, un’estensione particolarmente utile e non sempre presente in prodotti simili. Questa copertura prevede un indennizzo qualora una malattia comporti una lesione permanente dell’assicurato. Si tratta di una tutela preziosa per proteggere il proprio tenore di vita e fronteggiare le conseguenze economiche di malattie gravi o degenerative, che possono compromettere la normale attività quotidiana anche in giovane età.
Con Helvetia Protezione Oggi, hai al tuo fianco un alleato solido ed esperto, che ti permette di vivere ogni giorno con la sicurezza di essere davvero protetto.