15 giugno 2017, Testo: Giulia Benvenuto
Cadute, ustioni e tagli sono molto frequenti, specialmente se non si adottano i giusti comportamenti di attenzione e prevenzione.
Gli incidenti domestici rappresentano un problema di grande interesse per la sanità pubblica e di rilevanza sociale per l’impatto psicologico che hanno sulla popolazione che considera la casa il luogo sicuro per eccellenza.
Secondo l'Istat (Istituto nazionale di statistica) l’infortunio di tipo domestico è un incidente che si può definire sulla base di alcune caratteristiche:
comporta la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo;
si verifica indipendentemente dalla volontà;
si verifica in un’abitazione (pertinenze esterne comprese).
Secondo l'indagine Istat 2016, gli incidenti domestici più frequenti sono le cadute (54,8%), le ferite da taglio o punta (20,2%), gli urti o schiacciamenti (13%). Si può stimare che le cadute degli anziani con più di 65 anni siano responsabili dei due terzi di tutte le morti per incidente domestico.
Oltre il 70% degli incidenti domestici colpisce la quota rosa, seguono gli anziani e i bambini, soprattutto i più piccoli.
L’aumento del rischio è infatti direttamente proporzionale al numero di ore che si trascorrono in casa e alle attività domestiche: le donne sono ancora oggi la categoria che rimane più a lungo fra le mura domestiche e che ha quindi un contatto più frequente con oggetti, utensili ed elettrodomestici che possono essere all’origine di un infortunio (taglio, ustione).
Come si possono quindi prevenire gli incidenti domestici? Dovresti seguire alcune semplici accortezze:
evita di sovraccaricare le prese elettriche;
evita il contatto ravvicinato di parti del corpo a stufe o apparecchi elettrici per non correre il rischio di ustioni o complicazioni vascolari;
prima di andare a dormire accertarti che gli apparecchi usati per scaldare il letto (scaldini o termocoperte, o altro) siano spenti;
tieni lontano da stufe elettriche o a gas qualsiasi tessuto o materiale infiammabile (tende, tappeti, tappezzerie);
non utilizzare stufe o apparecchi elettrici che appaiono danneggiati o con il cavo di alimentazione in cattivo stato;
non utilizzare nella stanza da bagno stufe o altri apparecchi elettrici in prossimità dell’acqua o toccarli con le mani e/o il corpo bagnati;
non accostare i fili elettrici a fonti di calore;
Inoltre bisognerebbe intervenire in fase di progettazione per rendere gli ambienti più sicuri. In particolare quando si progetta la cucina bisognerebbe fare in modo che:
il piano di cottura abbia le manopole poste lontano dalla portata dei bambini e sia lontano dalla finestra in modo che non si verifichino correnti d’aria che potrebbero spegnere i fuochi;
sul piano di lavoro siano installate più prese in modo da evitare che i fili elettrici finiscano vicino ai fornelli;
siano installati i rilevatori per l’incendio e il monossido di carbonio.
In soggiorno bisognerebbe prestare attenzione a:
disporre le prese elettriche in modo tale da non avere in giro fili elettrici;
distribuire i punti luce in maniera funzionale così da rendere subito visibili eventuali punti pericolosi (per esempio un gradino);
scegliere un pavimento antiscivolo;
poter aprire le serrature delle porte dei bagni anche dall’esterno;
avere idonei miscelatori per la rubinetteria per evitare che l’acqua calda esca a temperatura eccessiva.
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