24 settembre 2014, Testo: Michele Brambati
Il “trucco” è apparentemente semplice: dichiarare all’assicuratore la propria residenza in una provincia “a basso rischio” così da poter usufruire di un premio inferiore a quello dovuto.
In fondo ci vuol poco per modificare (o meglio falsificare!) ad hoc la carta di circolazione e, perché no, anche la carta d’identità. Non c’è nulla di più semplice in questo mondo “informatizzato”: qualche rudimento di Photoshop e…. via il gioco è fatto!!!
E’ così che hanno agito e, aimè, continuano ad agire alcuni soggetti incuranti di tutti gli assicurati onesti che pagano il premio RCA regolarmente(spesso a costo di grandi sacrifici) e delle gravi conseguenze a cui vanno incontro.
I soliti “furbetti” non hanno però pensato che, spesso, proprio questo mondo “informatizzato” viene a supporto di chi dell’onestà ne fa ancora un valore primario.
E’ così che, grazie ad uno “speciale” algoritmo “made in Helvetia”, siamo riusciti a sgominare e denunciare anche vere e proprie organizzazioni dedite a questo tipo di attività criminale che, nel corso dell’ultimo triennio, avevano stipulato fraudolentemente alcune centinaia di polizze.
Pensiamo di essere sulla strada giusta e vi terremo aggiornati sulle prossime attività perciò: “Watch out, Antifraud is about!!!!”.