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Sicurezza stradale
Auto e moto

ACI-ISTAT: vittime della strada e feriti gravi in aumento

I numeri sono eloquenti: i dati relativi all'incidentalità stradale sono in peggioramento. Prudenza, prevenzione e assicurazione!

9 gennaio 2017, Testo: Sergio Viola

Un passo indietro. Purtroppo, secondo i dati definitivi ACI-Istat sull’incidentalità stradale, presentati lo scorso novembre a Roma presso l’Automobile Club d’Italia, il nostro paese ha rallentato la sua corsa verso l’obiettivo europeo di dimezzare le vittime della strada nel decennio 2010-2020.

Anzi, i rischi sulle strade italiane sembrano aumentare invece che diminuire.

Infatti, nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali con lesioni a persone (praticamente 478 in media ogni giorno) e le vittime sono state 3.428 (9 al giorno), tornando ad aumentare per la prima volta dal 2001, con un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente.

Inoltre, dalla relazione ACI-Istat emerge che sulle strade italiane sono in aumento anche i feriti gravi: quasi 16 mila (contro i 15 mila del 2014, +6,4%) rispetto ai 246.920 feriti complessivi. Un altro dato che viene evidenziato nel rapporto riguarda l’aumento della mortalità nei grandi comuni (+8,6%).

Focalizzando l’attenzione sulle tipologie delle vittime della strada, si nota poi che motociclisti (773 vittime, +9,8%) e pedoni (602, +4,1%) risultano essere le categorie con il maggior numero di morti; in calo, invece, le vittime tra automobilisti, ciclomotoristi e ciclisti.

Tra le cause dell’incidentalità stradale spiccano la guida distratta, la velocità elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza, che rappresentano il 38,9% dei casi. Eccesso di velocità, mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza (cinture per adulti e seggiolini per i bimbi) e uso di telefono cellulare alla guida sono invece le violazioni al Codice più sanzionate dalle Forze dell’ordine.

Prudenza alla guida, prevenzione e... assicurazione

Anche se i numeri dell’incidentalità stradale nel nostro paese si sono notevolmente abbassati negli ultimi anni, si tratta sempre di cifre che mettono i brividi.

Per questo motivo è necessario essere prudenti e coscienziosi al volante, soprattutto in un periodo dell’anno in cui si vanno a sommare i rischi del traffico intenso con quelli determinati dalle condizioni meteorologiche.

Last but not least, è fondamentale assicurarsi.

Il settore assicurativo si è impegnato attraverso la fondazione ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, con l’obiettivo di contribuire a ridurre gli incidenti e le morti sulle strade italiane.

Anche nel corso dell’autunno la fondazione ha messo in campo delle importanti iniziative, come “Caserme aperte alla Sicurezza Stradale” realizzata in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, di cui si è parlato recentemente all’interno del nostro Blog.

Ma l’impegno della fondazione ANIA si è distinto negli anni anche per aver promosso una svolta culturale nella lotta all’incidentalità stradale, attraverso campagne informative di grande impatto e numerose iniziative sviluppate in ogni ambito, con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni di categoria, consumatori, scuole.

Con ANIA la sicurezza stradale arriva anche all’università

Neppure il contesto accademico è stato trascurato. Recentemente, infatti, è stata promossa la seconda edizione del Premio Tesi di laurea sulla sicurezza stradale “Sandro Salvati”, un concorso intitolato alla memoria dell’ex presidente della fondazione ANIA.

Questa iniziativa, di cui vi abbiamo già recentemente parlato, è riservata alle tesi triennali e magistrali che trattano il tema della sicurezza stradale e mette in palio tre borse di studio per tre distinte categorie: sociale, comunicativa e umanistica; giuridico-economica; tecnica e ingegneristica.


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