*Rateizzazione possibile solo a fronte del pagamento di un premio lordo annuo del valore pari o superiore a €. 250,00. Per informazioni sulle modalità e sui costi associati alla rateizzazione del premio consulta il set informativo o rivolgiti all'Intermediario.
La casa per gli italiani è la base di tutto, il presupposto per una vita felice, una necessità. Un luogo quasi “sacro”, che si desidera possedere piuttosto che affittare: infatti, delle 31,2 milioni di abitazioni presenti nel paese (Fonte: ISTAT 2022) oltre il 70% è abitato dal proprietario dell’immobile. Il paradosso è che, nonostante questo legame viscerale, gli italiani non garantiscono un livello di protezione adeguato per le unità abitative acquistate, mentre i rischi sembrano aumentare rispetto al passato.
Il Sole24ore ha elaborato i dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, determinando l’indice di criminalità di ogni provincia italiana. Le prime tre province secondo la classifica del 2022 sono:
● Milano al primo posto con 5.985,3 denunce per 100.000 abitanti;
● Rimini al secondo posto con 5.502,3 denunce per 100.000 abitanti;
● Torino al terzo posto, con 5.057,1 denunce per 100.000 abitanti.
Per quanto riguarda i furti in casa le statistiche cambiano, e scopriamo che la regione più colpita è l’Emilia-Romagna, con Ravenna, Bologna e Modena in testa alla classifica.
Secondo il Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia firmato Censis, nel 2020 in Italia sono stati denunciati meno reati rispetto l’anno precedente, ma per il 28% degli italiani il senso di paura e insicurezza aumenta, in compenso, acquista sempre più valore il ruolo della sicurezza privata e della vigilanza.
Il Censis ha aggiunto che i ladri scelgono sempre di più le abitazioni private perché negozi, banche, uffici postali e centri commerciali sono maggiormente dotati di sistemi di sicurezza, come le telecamere, in grado di scoraggiare chi vuole commettere il reato o di individuarne il responsabile. Inoltre, i furti si verificano soprattutto nel centro di piccole e medie città rispetto alla periferia.
Non esiste una fascia oraria “privilegiata” dai malintenzionati, anche se, secondo una ricerca Transcrime, l'orario più a rischio è quello fra le 18 e le 21 e la cosa più allarmante è il fatto che al momento del furto in casa spesso si trovano gli inquilini.
Solitamente il tempo medio impiegato per effettuare un furto è di soli 10 minuti con un bottino stimato del valore di 7.000€ e la refurtiva più semplice da prelevare è prevalentemente composta da: orologi, gioielli, denaro, e attrezzatura elettronica.
Di fronte al rischio di subire furti in casa, sono diverse le strategie che possono essere messe in campo per la protezione del proprio “nido”. Dotare la propria abitazione di porte blindate, inferriate, vetri antisfondamento e impianti di allarme collegati alle forze dell'ordine è il primo passo per poter stare un po’ più tranquilli.
Tuttavia, dato che purtroppo la percentuale di rischio pari a zero non esiste, è sempre opportuno stipulare un'assicurazione contro il furto in casa. L’obiettivo, in caso di furto in appartamento, è quello di ottenere un risarcimento sia in relazione ai beni sottratti, sia per eventuali danni causati dai ladri al domicilio o ad altri beni che non vengono sottratti (come, ad esempio, un mobile).
Per salvaguardare l’abitazione da intrusioni indesiderate, la polizza Helvetia LaMiaCasa Full comprende, una sezione ad hoc per la garanzia accessoria furto.
Con un solo contratto potrai assicurare più abitazioni (di proprietà o in locazione), mentre il pagamento del premio avverrà all’atto di sottoscrizione del contratto e, successivamente, in base alla periodicità del pagamento scelta.
Vediamo cosa occorre sapere prima di sottoscrivere una polizza furto in casa, quali sono le coperture e gli eventuali limiti di indennizzo.
Come anticipato, la polizza per i rischi di furto di Helvetia è una garanzia accessoria della polizza a protezione della casa che prevede la tutela dai danni derivanti da furto, rapina ed estorsione, la garanzia è estesa anche ai casi di scippo e rapina al di fuori dei locali dell'abitazione.
Sotto l’ombrello dell’assicurazione rientrano l’abitazione come spazio fisico e il contenuto in essa presente in caso di furto con scasso, furto con scalata (ad esempio l’intrusione di un ladro dalla finestra) e nei casi di asportazione della refurtiva commessa a locali chiusi, o di estorsione commessa all’interno dell’abitazione.
L’assicurazione comprende inoltre i danni procurati durante il furto sia a oggetti sia all’abitazione stessa, e si può estendere a oggetti di proprietà, sottratti in luogo diverso dall’abitazione (come nel caso di permanenza in albergo o presso conoscenti) o per strada (scippo). La polizza si estende anche ad eventuali danni arrecati alle parti di fabbricato costituenti l'abitazione, nonché agli infissi posti a riparo e protezione dei relativi accessi e aperture.
Esistono una serie di limiti di indennizzo che è bene esplicitare per avere maggiore chiarezza sulle coperture di questa polizza assicurativa. In particolare, occorre prestare attenzione alla responsabilità dell’assicurato nell’aver subito il furto senza che questo possa derivare da una sua eventuale “distrazione”.
La garanzia, infatti, non si estende ai beni sottratti in posti all’aperto o in spazi comuni (ad esempio in un cortile o nel pianerottolo del condominio); agli oggetti lasciati all’interno di immobili non chiusi; e ai danni derivanti da “dolo o colpa grave” dell’assicurato (o del contraente) o da familiari, conviventi e amici che hanno accesso all’abitazione.
Inoltre, nel caso in cui le misure di sicurezza risultano non efficienti e/o non rispondenti (esempio un portone d'ingresso non a norma), oppure quando sia contrattualizzato in polizza la presenza di un impianto d'allarme volumetrico e/o perimetrale a protezione dei locali assicurati e l’assicurazione riscontri in caso di sinistro, un mancato funzionamento dell' impianto stesso, verrà applicato uno scoperto del 20% (importo a carico dell'Assicurato) all’indennizzo liquidato a termini di polizza.
Anche specifiche tipologie di beni assicurati come ad esempio pellicce, tappeti, arazzi, quadri, sculture, oggetti d'arte e argenteria hanno un limite di indennizzo, in questo caso posto a 10mila euro per oggetto (ridotto a 1.250 euro per singolo oggetto nel caso di dimora non abituale)..
I danni indiretti derivanti dal mancato godimento del bene assicurato, ovvero dall'impossibilità di utilizzare o sfoggiare il bene proprio perché rubato, sono esclusi.
Esistono poi dei limiti di indennizzo nel caso di danni derivanti da furto, rapina ed estorsione di gioielli e preziosi:
● nel caso di scippo e rapina al di fuori dell’abitazione (se è stata acquista la garanzia "scippo") si può arrivare fino al 50% della somma assicurata, con il massimo di 2.600 euro per sinistro e anno assicurativo;
● nel caso di dimora non abituale, fino al 10% della somma assicurata, con il massimo di mille euro per sinistro e anno assicurativo.
Nel caso in cui i beni rubati siano recuperati, in tutto o in parte, l’assicurato o il contraente deve informare immediatamente la Compagnia.
A quel punto si aprono tre diversi scenari, a seconda del “progresso effettivo” del risarcimento:
● Se la Compagnia ha già risarcito integralmente il danno, i beni recuperati divengono di sua proprietà, ma l’assicurato (o il contraente) può comunque rimborsare alla Compagnia l’intero importo a titolo di indennità e rientrare in pieno possesso dei suoi beni;
● Se il rimborso è stato effettuato solo in parte, l’assicurato può restituire l’indennizzo riscosso e riacquistare così i suoi beni. Si può anche decidere di vendere i beni e ripartire il ricavato proporzionalmente tra Compagnia e assicurato;
● Infine, se l’erogazione dell’indennizzo non è ancora avvenuta, la Compagnia assicurativa ha l’obbligo di pagare solo per i danni eventualmente subiti dai beni stessi come conseguenza del furto. L'assicurato può però decidere di lasciare i beni alla Compagnia e riceve l'indennizzo.