Anche se è ancora poco conosciuto in Italia, l’Eurovision è la più grande manifestazione musicale al mondo. È infatti seguita ogni anno da oltre 200 milioni di spettatori e vi partecipano quaranta artisti in rappresentanza di altrettanti Paesi, provenienti non solo dall’Unione Europea, ma anche da oltre i confini geografici europei: come nel caso di Azerbaijan, Israele e, da alcuni anni, persino dell’Australia.
L’Italia ospiterà a Torino l’edizione 2022 dell’Eurovision grazie alla vittoria ottenuta dai Måneskin nel 2021: a ospitare l’evento è infatti il Paese che si è aggiudicato l’edizione precedente.
Trentacinque Paesi si sfideranno in due semifinali, il 10 e il 12 maggio, per accedere alla serata finale del 14 maggio.
Accederanno in automatico a quest’ultima, invece, i cosiddetti Big 5, ovvero i cinque Paesi che versano il contributo economico maggiore all’Unione Europea di Radiodiffusione (spesso indicata con l’acronimo inglese EBU), che organizza l’evento: Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.
A rendere l’Eurovision diverso da qualunque altra competizione internazionale è il sistema di voto, che vieta di assegnare punti per gli artisti del proprio paese. Questo è stato deciso dai fondatori perché la manifestazione non alimentasse la competizione tra i paesi, ma favorisse l’amicizia e il rispetto reciproco.
Col passare degli anni, ciò ha però anche spinto, in alcuni casi, a grandi investimenti e manovre diplomatiche per assicurarsi la creazione di blocchi di voto a proprio sostegno. Al punto che i più critici ritengono che a contare siano sempre di meno le canzoni e sempre di più la politica. Non è però del tutto vero, come dimostrano vittorie inaspettate e sorprendenti come quella dei Måneskin. E l’Italia è data tra le favorite alla vittoria anche quest’anno, con il brano Brividi, di Mahmood e Blanco, che si è aggiudicato l’ultimo festival di Sanremo. Dovrà però fare i conti con la Svezia (regina dell’Eurovision fin dai tempi degli Abba), il Regno Unito (rappresentato da una star di TikTok) e soprattutto l’Ucraina, che non solo ha una canzone competitiva, ma potrebbe contare proprio sul favore legato alla guerra in corso.
Purtroppo soltanto in pochi possono riuscire ad assicurarsi i biglietti per l’Eurovision Song Contest e ancora di meno a esibirsi sul suo palco. Ma sia come spettatori che come musicisti potrete rifarvi con i tantissimi altri eventi che nelle settimane successive riporteranno la musica dal vivo al centro delle nostre vite, dopo le troppe cancellazioni e rinvi causati dalla Covid-19.
Dopo aver saltato due edizioni, per esempio, non solo il Primavera Sound di Barcellona tornerà a essere il più grande festival europeo, ma lo farà raddoppiando le date, dal 2 fino al 12 giugno. Tantissimi saranno comunque i festival e gli eventi anche in Italia, di ogni genere: dall’elettronica al rock, dal pop fino alla musica classica. Soprattutto, non torneranno sui palchi solo i grandi, anzi, questa ripartenza sarà vissuta con ancora più entusiasmo dai tanti musicisti meno famosi, che negli ultimi due anni hanno molto sofferto il fatto di non poter più contare sulle serate dal vivo.
Tornare a suonare in giro, però, porta anche con sé maggiori rischi, per esempio rispetto a quando suonavamo da soli sul balcone di casa durante la pandemia. Per tutti i musicisti, infatti, non c’è cosa più importante che proteggere i propri strumenti, ancora di più quando li si debba trasportare. Vale per gli artisti dell’Eurovision, come per esempio i bosniaci che nel 2003 dovettero raggiungere il palco dell’Eurovision scappando di notte dall’assedio di Sarajevo; oppure i greci che nel 2013, durante la crisi economica, furono costretti a raggiungere Oslo in corriera con chitarre acustiche, bouzouki e baglamas al seguito. Così come per chi suona in orchestra, in una band con gli amici o anche soltanto nel proprio tempo libero. Perché anche nelle situazioni più comuni possono sempre accadere imprevisti capaci di danneggiare il tuo strumento, con tutto il suo valore economico e sentimentale.
Proprio per evitare questi rischi, Helvetia ha ideato una polizza appositamente dedicata alla protezione degli strumenti musicali, non elettrici o elettronici. La copertura segue ovunque il tuo strumento: in casa, a teatro o in un locale, durante il trasporto e in concerto. Il tutto con una copertura “alla risks”, cioè comprensiva dell’indennizzo di eventuali danni accidentali. Inoltre gli eventuali costi di restauro che dovessero essere necessari dopo un sinistro o il successivo deprezzamento dello strumento sono inclusi nella garanzia.
È infatti tornato il momento di suonare in compagnia e magari anche scatenarsi davanti al pubblico, sul palco dell’Eurovision, così come nel salotto di casa. In ogni caso, è molto meglio farlo avendo dentro di sé la tranquillità di avere pensato a proteggere i propri strumenti.