Tutela legale

Come gestire i fornitori del ristorante: caso risolto

Sebastian, il titolare di un ristorante, ha programmato alcuni lavori di ristrutturazione del suo locale, ma purtroppo ha avuto problemi nel gestire un fornitore.... Scopri la sua storia e come la sua polizza di tutela legale lo ha supportato.

11/06/2021, Autore: Walter Brighenti, D.A.S.

Un progetto di enoteca avventato e diecimila bottiglie che rischiavano di non essere mai stappate: si rivolge a noi Sebastian, titolare di un ristorante assicurato con DAS, chiedendoci supporto nel gestire un fornitore del suo ristorante colpevole di inadempienza contrattuale nell’esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione.

Il caso che vi raccontiamo ci permette di affrontare alcuni nodi molto attuali in questo periodo di pandemia e di comprendere come una polizza di tutela legale possa rappresentare un valido supporto per l’attività economica di un imprenditore.

L’onda d’urto della pandemia ha avuto delle ripercussioni pesanti sulla ristorazione italiana e molti si sono rivolti a noi chiedendoci come gestire i fornitori del ristorante, un'attività che è divenuta sempre più delicata. In un contesto di questo tipo, un avvocato pagato dall’assicurazione è la risposta più efficace per affrontare tutti i rischi e le complicazioni dovute ad eventuali errori ed omissioni nella difficile fase della riapertura dei locali.

Un avvocato pagato dall’assicurazione: quando e quanto conviene?

Rispondiamo a questo interrogativo, narrandovi la vicenda di Sebastian che, da cuoco dipendente di un ristorante, è diventato imprenditore in prima persona, aprendo un locale da lui gestito. Con grande coraggio e determinazione, Sebastian ha saputo affrontare sia le sfide del passato, che l’insidioso contesto di crisi attuale.

La ripresa delle attività di ristorazione, con la riapertura dei locali, si inserisce in uno scenario incerto e complesso: il tasso di insolvenza nei pagamenti previsto per il 2021 salirà del 6% contro il 5,1% del 2020 e il 4,5% del periodo ante-covid (Fonte: “Credit Outlook 2021”, Cerved Rating Agency, cit. in “La Stampa”, 10.02.2021).

Per essere più reattivo nella ripartenza, per uscire dall’emergenza, per investire nel cambiamento dopo la fase di lock down, di serrande abbassate e di take- away, Sebastian comprende che il suo ristorante non può vivere di contributi a fondo perduto, ma ha bisogno di liquidità e di finanziamenti. Una svolta, insomma.
Così, Sebastian decide di rinnovare il locale; approfitta del periodo di chiusura e di vendita limitata solo alla consumazione all’asporto dei mesi scorsi e si affida alla consulenza di un fornitore a cui viene affidata la ristrutturazione del ristorante per un nuovo “riposizionamento” del locale per intercettare nuovi gusti e nuova clientela.

Quando l’assicurazione paga le spese legali? Chi deve pagare l’avvocato?

Per un imprenditore, scegliere fornitori affidabili è fondamentale per prevenire spiacevoli situazioni di stallo ed evitare l’incertezza di tempi e costi non controllabili. Il fornitore scelto da Sebastian, sembrava essere la soluzione più adatta: ogni ristrutturazione però porta con sé molte complicazioni, dalle pratiche amministrative alla direzione dei lavori, dalle azioni che conviene intraprendere per ampliare le opportunità di business alle strategie vincenti di gestione del mercato.

Purtroppo, durante il corso dei lavori sorgono vari problemi con conseguenze sui costi e i tempi di realizzazione del progetto e Sebastian si vede costretto ad affidarsi ad un altro partner d’affari per ultimare il suo ambizioso progetto di rilancio commerciale del suo ristorante.

Alla fine, il risultato è stato soddisfacente, proprio come Sebastian lo immaginava: una boiserie che introduce alla sala da pranzo, ambienti che esprimono il fascino di un valore nascosto, preparazioni culinarie sofisticate, illuminazione soffusa, candele, silenzio per un’atmosfera intima ed accogliente.
Dietro a tutto ciò, però, gli strascichi di un contenzioso giudiziario con il vecchio fornitore, che Sebastian non affronta da solo, ma con l’assistenza legale specializzata di un avvocato messo a disposizione dalla sua polizza di tutela legale.

DAS, verificata la regolarità del caso, ha assistito Sebastian ricostruendo le modalità di esecuzione del contratto di fornitura stipulato e accertando quali inadempienze contrattuali abbiano compromesso la buona fede nell’esecuzione delle opere e il grado di responsabilità fonte di risarcimento del danno per ritardi ed omissioni.

L’attività legale dell’avvocato incaricato si è concentrata nel verificare i fondamenti dell’inadempienza del fornitore nel paragrafo del contratto dedicato agli investimenti. Il fornitore si era specificamente impegnato a definire per conto del committente “(…) una strategia di riposizionamento del target del ristorante, recuperando liquidità, individuando nuovi ‘prospect’ di mercato grazie alla conoscenza dell’indotto della ristorazione e alla capacità di previsione del trend verso il quale il settore evolverà nel periodo post-epidemia”. Una chiara obbligazione di risultato, disattesa dagli elevati costi sostenuti per l’allestimento del progetto di enoteca e dai ritardi accumulati.

Forte della difesa legale per controversie contrattuali con fornitori, dipendenti e clienti, e con un massimale della polizza per spese legali fino a 100.000 Euro per sinistro, Sebastian ha ottenuto soddisfazione con un risarcimento del danno di 150.000 Euro e la fattura dell’avvocato pagata dall’assicurazione.

Auguriamo a Sebastian una ripartenza vincente e lo ringraziamo per la lungimiranza dimostrata non solo nell’essersi messo in gioco in un momento di insicurezza, ma anche per aver scelto una polizza di tutela legale a supporto del suo business.

Durata della controversia (solo fase stragiudiziale): 45 giorni;
Valore in lite: 150.000 Euro;
Spese legali sostenute da DAS, che in mancanza di polizza avrebbe pagato l’imprenditore (solo fase stragiudiziale): 6.619 Euro.


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