28 novembre 2017, Autore: Sergio Viola
Domenica 19 novembre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Si tratta di un momento di riflessione voluto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per ricordare ogni anno - la terza domenica di novembre - chi ha perso la vita in un incidente e per confrontarsi a livello globale su ciò che può essere fatto per migliorare la sicurezza stradale e il futuro dei familiari delle vittime.
Anche nel nostro paese ci sono state numerose iniziative realizzate per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e per commemorare gli scomparsi. Tra le tante, hanno avuto particolare eco quelle organizzate dalla Polizia Stradale, dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e dalla Croce Rossa Italiana.
INCIDENTI STRADALI, COLPITI SOPRATTUTTO I GIOVANI
Come recentemente ricordato all’interno di uno degli articoli del nostro blog, i numeri dell’incidentalità stradale in Italia non sono diminuiti in modo sostanziale negli ultimi anni: nel 2016 si sono verificati 175.791 incidenti con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti. Per la prima volta dal 2001, sia il numero degli incidenti che quello dei feriti hanno registrato un incremento, mentre il numero dei morti è leggermente diminuito rispetto al 2015.
E’ sconvolgente rilevare che gli incidenti stradali rappresentano una delle prime cause di morte tra i giovani e colpiscono in particolare coloro che hanno tra i 15 e i 24 anni. Infatti, nel 2016 hanno perso la vita otto ragazzi ogni settimana, 418 in un anno, pari al 12,7% dei morti registrati. La situazione appare ancor più drammatica se si guarda al numero delle vittime al di sotto dei 29 anni, 703, pari al 21,4% del totale (Fonte ACI-Istat).
L’IMPEGNO DELLE ASSICURAZIONI
Da oltre dieci anni il settore assicurativo si impegna nel combattere gli incidenti e la mortalità sulle strade attraverso la Fondazione ANIA, che collabora con le principali istituzioni e realizza progetti e attività sul territorio. In particolare, la Fondazione si è costantemente dedicata alla sensibilizzazione dei ragazzi sui rischi della circolazione stradale e ha realizzato numerose iniziative dedicate a loro.
L’ultima di queste è partita lunedì 27 novembre da Perugia e si chiama “Tutour”, un tour nelle scuole superiori realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che toccherà cinque regioni italiane, andando a Civita Castellana, Rieti, Napoli, Vallo di Lucania, Policoro, Matera, Taranto e si concluderà a Roma il 7 dicembre.
L’iniziativa nasce con lo scopo di diffondere tra gli studenti una nuova cultura del rispetto delle regole della strada. Per ogni tappa saranno coinvolti alunni delle quarte e quinte di uno degli istituti selezionati, che svolgeranno lezioni teoriche e pratiche di sicurezza stradale.
Nella prima parte della giornata, gli studenti avranno la possibilità di confrontarsi con istruttori professionisti e formatori che illustreranno le principali nozioni sulla materia. Nel corso della parte teorica, sarà dedicato ampio spazio al tema della distrazione alla guida, che viene considerata la prima causa di incidentalità in Italia.
Al termine di questa fase, i ragazzi potranno cimentarsi con i simulatori di guida. Oltre a imparare le principali manovre (come la gestione del veicolo in caso di acquaplaning, sbandata per perdita di aderenza o in seguito alla presenza di un ostacolo improvviso), gli studenti potranno valutare anche gli effetti negativi della guida in stato psicofisico alterato: il software di questi simulatori, infatti, è in grado di riprodurre le percezioni di chi si mette al volante dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe.