18/02/2019, Autore: Marcello Andreetti
Il Carnevale si porta via ogni anno la tristezza e il grigiore dell’inverno con festeggiamenti a base di costumi, colori e divertimento. Ma cos’è esattamente? E che origini ha questa antica e un poco “folle” tradizione, in cui scherzo e finzione diventano “obbligatori”?
Come nasce il Carnevale
Sulla nascita del Carnevale esistono mille interpretazioni diverse: c’è chi lo fa risalire agli Egizi, chi ancora ai Romani, ed è in effetti probabile che all’origine si trattasse proprio di un rito di celebrazione popolare che si svolgeva nell’antica Roma in onore del Dio Saturno.
La festa venne poi “rielaborata” dai Paesi a tradizione cattolica, assumendo il nome con cui la conosciamo oggi, che deriva dal latino “carnem levare”, ovvero “rinunciare alla carne”. L’espressione si riferisce all’ultimo ricco pranzo prima di entrare nel periodo di digiuno della Quaresima pasquale.
Uno sguardo al Carnevale degli altri
In Italia il Carnevale è una festa molto “sentita” e vanta un’ampia serie di suggestive tradizioni locali, ma molti altri Paesi non sono da meno, con celebrazioni a base di danze, carri allegorici, sfilate in maschera, e divertimento senza freni.
Una buona occasione per fare le valigie e vivere di persona le feste più scatenate del mondo.
Scopriamone sotto alcune davvero affascinanti e spettacolari.
A Carnevale ogni scherzo vale…
… Ma attenzione a quelli del destino, che quando si viaggia per il mondo sono sempre “in agguato”…
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I Carnevali più scatenati del mondo
I “super classici”
Sarà pure scontato, ma Venezia e Rio de Janeiro non possono naturalmente mancare in questa classifica. Impossibile parlare di Carnevale senza citare queste due città.
Da una parte raffinati costumi e feste di rara eleganza, dall’altra centinaia di migliaia di persone che ballano il samba nelle strade, sono le facce opposte di due tra gli eventi in assoluto più spettacolari al mondo.
Nizza
La città francese è teatro del famosissimo “Carnaval de Nice”. Nell’arco di 15 giorni si svolgono sfilate con carri allegorici, artisti di strada, musica e balli, ma particolarmente suggestiva è la “bataille de fleurs”, manifestazione unica nel suo genere, durante la quale vengono lanciati sulla folla più di 100.000 fiori colorati.
Ivrea
Restando a casa nostra, la cittadina di Ivrea può vantare uno dei Carnevali più curiosi e antichi d’Italia.
La manifestazione affonda le radici nella storia, rivivendo simbolicamente un episodio medievale legato all’indipendenza della città. I 3 giorni di festeggiamenti culminano nella spettacolare battaglia delle arance, durante la quale i cittadini “combattono” bersagliandosi con migliaia di agrumi.
Tenerife
Si dice che, dopo Rio, sia Tenerife a organizzare il Carnevale più spettacolare al mondo. Vero o no, si tratta in ogni caso di un evento straordinario, con centinaia di migliaia di persone che per 2 settimane hanno l’unico obiettivo di divertirsi.
Clou della festa è l'elezione a Santa Cruz della Regina del Carnevale, con i coloratissimi abiti delle “Drag Queen” a fare da protagonisti assoluti.
New Orleans
Manifestazione atipica per gli Stati Uniti - dove generalmente il Carnevale non è una festa molto sentita - ma anche per questo imperdibile. Il Carnevale di New Orleans, chiamato “Mardi Gras”, in francese, a testimonianza dell’orgoglio identitario della città, si svolge sin dal 1.700 in un’atmosfera tipicamente europea, con sfilate, balli in maschera e musica fino a notte fonda.
Una curiosità: il Carnevale Ambrosiano
Forse non tutti sanno che a Milano il Carnevale – detto Ambrosiano – comincia quando nelle altre città italiane è già terminato.
L’inizio della Quaresima, infatti, nel capoluogo lombardo non coincide con il mercoledì delle ceneri, ma con la domenica successiva.
Per questa ragione la fine del Carnevale, il cosiddetto sabato grasso, si celebra con 4 giorni di ritardo rispetto al tradizionale “martedì grasso”.
La leggenda vuole che nel IV secolo sia stato lo stesso Sant’Ambrogio, vescovo della città, a chiedere alla popolazione di posticipare l’inizio della Quaresima per poter tornare in tempo da un pellegrinaggio.