Auto e moto
Helvetia

Il mistero delle auto fantasma

Riflessioni sull'importanza di sottoscrivere un'assicurazione RC Auto.

5 maggio 2014, Testo: Alberto De Masi

 

Sono presenti sulle strade ma in realtà non esistono. Un fenomeno nazionale dilagante che il governo Monti aveva anche pensato di arginare con puntuali misure normative poi definitivamente stralciate dall’esecutivo Letta.

Basti pensare che nel primo semestre del 2013 l’ANIA, l’Associazione Nazionale delle imprese assicuratrici, aveva contato oltre 3 milioni di veicoli non assicurati, che nel primo semestre del 2014 hanno addirittura toccato quota 4 milioni! Con una preponderanza di motoveicoli e ciclomotori rispetto alle automobili.
L’obbligo dell’assicurazione per la responsabilità civile è imposto per legge a tutti i veicoli a motore. Commette quindi un illecito chiunque circoli con un veicolo sprovvisto della copertura assicurativa contro la responsabilità civile. Per incorrere in questo diffuso illecito è sufficiente che il veicolo per il quale non è stata attivata alcuna copertura sia "posto in circolazione", quindi non solo che sia "in movimento". Bisogna prestare, perciò, molta attenzione perché si può essere sanzionati per guida senza assicurazione anche se il veicolo è meramente parcheggiato su una pubblica via o su un’area ad essa equiparata.

Ma come può essere fermato il fenomeno delle auto fantasma?
L’idea di sfruttare la tecnologia, ormai reperibile ad ogni angolo di strada grazie alle numerose telecamere, per monitorare i veicoli in transito e punire gli eventuali trasgressori, era sembrata a tutti la carta vincente, ma il Governo ha tirato il freno a mano. Nell’immediato non ci saranno controlli attraverso telecamere del sistema tutor, ZTL cittadine, Telepass, ecc... bisognerà contare solo sui controlli stradali che, pur restando un mezzo funzionale, non riusciranno a rallentare una devianza legata sia alla crisi economica sia ad una endemica inclinazione sociale.
E cosa succede se questi veicoli provocano un sinistro? In teoria dovrebbe rispondere il proprietario col proprio patrimonio quale responsabile civile. Ma i tempi della giustizia italiana lo sappiamo sono lunghi e il danneggiato oltre al danno potrebbe subire anche la beffa di essere risarcito dopo molti anni e senza ricevere il giusto ristoro.
Cosa può fare allora il danneggiato per ottenere un risarcimento in tempi rapidi? In prima istanza tenterà di richiedere i danni direttamente al proprietario e al conducente del veicolo ma, se chi ha provocato l’incidente non dovesse avere i mezzi economici sufficienti a risarcire il danno procurato, si potrà richiedere il relativo risarcimento al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada sostenuto economicamente da tutti gli automobilisti attraverso una piccola quota compresa nel prezzo della polizza RC AUTO, pari al 2,5% del totale. Il Fondo è una sorta di "cassa pubblica" preposta a risarcire i danni causati da veicoli ignoti (che si sono dati alla fuga) e dai veicoli non assicurati. È evidente, pertanto, che il fenomeno delle auto fantasma rappresenta una perdita secca per la società perché questi illustri cittadini non acquistando la polizza non solo non rispettano un preciso obbligo di legge, ma non contribuiscono nemmeno al Sistema Sanitario Nazionale e chiaramente non pagano l’imposta. Mancati introiti che pesano, e non poco, sulle casse dello Stato.

Paghiamo sempre la polizza RC AUTO per tempo, e… alla guida… prudenza sempre!
 


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