25 luglio 2017, Testo: Giulia Benvenuto
La revisione dell’automobile è un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada. È infatti indispensabile per certificare che il mezzo in nostro possesso sia idoneo o meno a circolare. Le scadenze temporali sono ben definite dalla legge.
I tempi della revisione del vostro veicolo variano se si tratta di un'auto nuova o usata. Infatti, in caso di auto nuova va fatta la prima volta dopo quattro anni dall’immatricolazione, dopodichè si deve rinnovare ogni due anni. Il termine ultimo per la revisione è entro la fine del mese in cui è stata fatta la prima immatricolazione.
Ma queste scadenze sono valide anche per altre tipologie di veicolo come moto, scooter, camper, furgoni, camion e rimorchi inferiori alle 3,5 tonnellate di peso. Per rimorchi superiori a questo peso, mezzi con più di 9 posti, taxi, ambulanze, pullman e veicoli NCC (Noleggio Con Conducente) la revisione va effettuata ogni anno. Per le auto d’epoca è prevista la revisione ogni due anni. Esiste anche la revisione straordinaria: il Dipartimento die Trasporti Terresti può richiedere un controllo in seguito ad un incidente, dietro segnalazione della Polizia Stradale.
Che fare se la data è già passata? Se doveste scoprire che la revisione è scaduta da tanto tempo, l’unica soluzione è effettuarla presso un centro specializzato il prima possibile. Il rischio in cui si può incorrere è di venir fermato dalla Polizia Stradale e di conseguenza, subire una pesante sanzione, dato che non si può circolare con la revisione scaduta.
Il primo gennaio di quest'anno è entrata in vigore una nuova direttiva europea (2014/45/UE) che richiede una maggiore preparazione per il personale addetto alla revisione auto. "Gli standard elevati dei controlli tecnici richiedono che il personale che effettua i controlli possieda un livello elevato di capacità e di competenze".
"È opportuno quindi introdurre un sistema di formazione che comprenda una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato. Dovrebbe essere definito un periodo transitorio per consentire il passaggio senza difficoltà del personale attuale addetto ai controlli a un regime di formazione periodico o di esame", recita il provvedimento.
Dal prossimo anno verranno introdotte novità che proteggeranno gli automobilisti dalle truffe rendendo ancor più rigorosa la revisione. Il decreto n. 214 del ministero dei Trasporti prevede anzitutto la divisione di ruoli fra meccanici e ispettori autorizzati e formati che effettuino controlli tecnici garantendo "un elevato livello di imparzialità ed obiettività". A prova conclusa è previsto il rilascio, da parte del centro di controllo che ha proceduto alla effettuazione della revisione, di un attestato ad ogni veicolo che ha superato il controllo tecnico. L'attestato conterrà anche "la lettura del contachilometri al momento del controllo".