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Terremoto: il rischio in Italia

Storicamente, in Italia si verifica un terremoto in media ogni 4 anni e mezzo: un rischio molto alto, causato della particolare situazione geografica del nostro Paese. L’unica tutela per la propria abitazione è rappresentata da una specifica assicurazione terremoto.

2 ottobre 2018  

Quando la terra trema. E in Italia succede spesso: in 2.500 anni di storia si sono verificati circa 30.000 terremoti di media o forte intensità, e quasi 600 di intensità molto elevata. In media uno ogni 4 anni e mezzo.
Soltanto dal 1900 a oggi sono stati 30 i terremoti molto forti, ovvero di Magnitudo superiore a 5.8, e 7 quelli devastanti, di magnitudo superiore a 6.5, quasi tutti con esiti catastrofici. Il più forte in assoluto è stato quello che nel 1908 distrusse Messina e Reggio Calabria, con più di 100.000 vittime. Ma per stare in tempi più recenti ricordiamo Centro Italia 2016, Emilia Romagna 2012, Abruzzo 2009, Irpinia 1980 e Friuli 1976 che complessivamente hanno causato la morte di più di 4.500 persone e la perdita dell’abitazione per altre centinaia di migliaia, con circa 150 miliardi di euro di danni, senza contare le conseguenze non quantificabili sul patrimonio artistico.
Un interessante database sull’impatto che i terremoti hanno avuto sul nostro territorio dall’anno 1.000 a oggi è consultabile su INGVterremoti, canale di comunicazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che diffonde anche dati in tempo reale sull’attività sismica in corso.

Dove nasce il rischio

I terremoti si verificano nella parte più superficiale del pianeta. Le placche che formano la crosta sono soggette a lenti movimenti che generano enormi spinte; l’energia accumulata viene poi occasionalmente rilasciata sotto forma di terremoti. Tali movimenti sono massimi nei pressi dei confini tra le varie placche, come succede proprio in Italia e in tutto il Mediterraneo, situato nella zona di convergenza tra la placca africana e quella eurasiatica.
Nel nostro Paese il rischio sismico più elevato si concentra lungo la dorsale appenninica, e al sud – Campania, Calabria e Sicilia in particolare - oltre in alcune aree del nord-est. La particolare situazione geografica dell’Italia la posiziona al secondo posto delle aree a rischio del pianeta, battuta solo dal Giappone, per densità di popolazione e concentrazione territoriale.

Un Paese sottoassicurato

Nonostante tutto però, gli italiani sembrano però non essere consapevoli di questo elevato livello di rischio, visto che il 95% delle abitazioni non è assicurato contro i danni da calamità naturali, percentuale che sale al 98% considerando la sola assicurazione terremoto.
Per comprendere la dimensione del problema, basta pensare che l’ultimo sisma, quello del 2016 in Centro Italia, ha provocato 5,7 miliardi di danni ai fabbricati, e di questi soltanto 200 milioni erano assicurati.
In generale, su 31 milioni di abitazioni, solo 176.000 (il 2,2%) sono assicurate anche per i danni da terremoto, e tra l’altro situate principalmente in Nord Italia, dove il rischio risulta comunque inferiore rispetto al Centro-Sud.

Chi risarcisce i danni?

In tutto questo è bene ricordare che dal 2012 spetta ai privati proteggere i propri immobili dai danni relativi alle catastrofi naturali. Il Decreto di Riforma della Protezione Civile pubblicato nel maggio di quell’anno, specifica infatti che in caso di terremoto, alluvione, o di ogni altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini. Per vedere la casa o l’azienda ricostruita, ci sarà dunque una sola strada: ricorrere all’assicurazione volontaria.
Soprattutto in alcune regioni, una garanzia terremoto come quella prevista dalla polizza casa Helvetia MyHome, rappresenta senza dubbio una preziosa tutela per assicurare la massima protezione alla propria casa.
A questo riguardo un importante incentivo in più arriva dalla Legge di Bilancio 2018, che prevede agevolazioni fiscali per le assicurazioni che coprono i danni da catastrofi naturali come terremoti e alluvioni.

Riassumendo:

  • L’Italia è uno tra i Paesi al mondo con il rischio sismico più elevato.
  • Negli ultimi 40 anni i terremoti hanno causato più di 4.500 morti e 150 miliardi di danni.
  • Soltanto il 2% delle abitazioni è assicurato per i danni da terremoto.
  • La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto la detrazione fiscale per le assicurazioni per i danni da catastrofi naturali.
  • La polizza casa prevede la possibilità di stipulare una garanzia terremoto in tutta Italia, associandola a quella per incendio fabbricato a valore intero.

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