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Passione, Fatica e Dedizione: ritratto di un maratoneta assicuratore

Continua il nostro viaggio nelle agenzie Helvetia. Oggi incontriamo Giovanni Crisostomi, maratoneta e assicuratore.

17 ottobre 2017, Testo: Mara de Gaetano

C'è chi non ha bisogno di esprimere con le parole i propri stati d'animo. Spesso basta uno sguardo, per trasmettere le emozioni che si provano ripercorrendo alcune tappe importanti della propria vita.
Ed è stato così per Giovanni Crisostomi, agente Helvetia con il quale ho avuto modo di trascorrere una piacevole mattinata di settembre in una Terni calda e soleggiata.

Con animo vivace e spirito da ragazzo, Crisostomi ci ha raccontato le molte similitudini che a suo dire ci sono tra il mestiere di assicuratore e la figura del maratoneta.
Un lavoro, quello di assicuratore, iniziato molto presto, circa 30 anni fa,come sub agente. Diverse le esperienze come agente monomandatario che hanno dato vita, grazie alla collaborazione con un amico di vecchia data, all'attuale Polo Assicurativo, nato nel 2004. Tra lo stesso anno e il 2005  è arrivato il mandato Nationale Suisse e poi quello Helvetia, con il passaggio definitivo al plurimandato nel 2007.

"Sarebbe molto semplice per me far capire quanto sia importante il mio lavoro e quanta passione metta ogni giorno in ciò che faccio. Ecco un esempio. Se ho il mal di testa, prendo due appuntamenti nuovi ed ogni malessere va via". Inevitabile sorridere dopo un'affermazione del genere, ma di sorrisi Crisostomi sarà in grado di strapparne ancora tanti, parlando ad esempio della propria famiglia, composta dalla moglie e dai suoi tre figli, o dei propri collaboratori d'agenzia, che lui attende ogni mattina molto presto e saluta
quando vanno via. "Mi piace arrivare in agenzia molto presto al mattino, ed essere l'ultimo ad uscire. Credo ci voglia dedizione in ogni attività della vita, e la stessa passione che ho per il mio lavoro, la metto durante gli allenamenti, spesso estenuanti, che devo affrontare per prepararmi alle gare".

Ho invitato quindi Giovanni a riassumere le tappe più importanti della sua carriera da maratoneta.
"Il miglior risultato l'ho ottenuto nella maratona di Terni di San Valentino del 21 febbraio 2016, chiudendo con il tempo di 3h32'47''. E' stato un risultato molto importante per me, anche perché, tagliare il traguardo sotto alle 4 ore, è grande motivo di orgoglio e soddisfazione. Nel marzo del 2015 ho terminato con il tempo di 3h52' la maratona di Roma, mentre nell'ottobre del 2016 ho ottenuto un buon piazzamento alla maratona di Venezia".

Una passione, quella per la corsa, arrivata anche grazie ad Helvetia: "E' stato proprio durante un corso di formazione che ho sentito accendersi l'amore per questa disciplina. In quell'occasione, ci venne detto che se una persona intende coltivare al meglio
una passione, il tempo per organizzarsi non mancherà di sicuro. Ecco che allora, pur senza trascurare la famiglia, il lavoro e gli amici, ho iniziato a lavorare sodo per raggiungere i miei obiettivi da atleta. Quando preparo una gara, mi alleno circa 4 volte alla settimana. La preparazione riveste un ruolo fondamentale. Ciò che è certo è che non posso fare a meno di correre, perché per me la corsa rappresenta bellezza e gioia di vivere".

La nostra chiacchierata termina con questa decisa ed emozionante affermazione ma, prima di salutarci definitivamente, abbiamo dedicato alcuni minuti alla visita di uno dei luoghi naturali più famosi e suggestivi d'Italia: le Cascate delle Marmore.
La creazione della cascata risale al 271 a.C., per volere del console romano Curio Dentato, il cui ingegno idraulico permise di raccogliere le acque del Velino, mettendolo in comunicazione con l'altro bacino ideografico del Nera, facendoli diventare l'uno affluente dell'altro. La storia ci narra di numerosi interventi di bonifica effettuati nel corso dei secoli, fino a giungere a quello del 1787, ad opera dell'architetto Andrea Vici, che diede alle cascate l'aspetto attuale e che si concretizzò con la realizzazione di un taglio diagonale sul secondo salto, deviando le acque al fine di aumentarne la superficie di caduta e diminuendone la forza di impatto sulla valle del Nera. Oggi, nell'area naturalistica delle Cascate delle Marmore, esistono più di 300 grotte naturali.

Con i 165 metri di altezza, le tre cascate rappresentano uno degli scenari paesaggistici più imponenti e maestosi d'Italia e, ogni anno, sono oltre 1.200 le ore annuali di apertura durante le quali è possibile ammirarle. Negli ultimi anni le acque del tratto del fiume Nera immediatamente a valle della Cascata vengono utilizzate anche a scopo ricreativo; vi si praticano infatti numerose discipline sportive, come rafting, kayak, hydrospeed e torrentismo.


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