14 febbraio 2017, Testo: Sergio Viola
ANIA e tutto il settore assicurativo hanno deciso di ampliare la propria missione in ambito sociale e di impegnarsi per proteggere, ancora di più e meglio, le famiglie e le imprese italiane.
Questo è l’elemento principale emerso durante il convegno “Ti Proteggo!”, organizzato lo scorso 7 febbraio dalla stessa ANIA in collaborazione con la Polizia di Stato e dedicato specificamente ai temi della tutela delle persone, della protezione psicologica di coloro che sono colpiti da un incidente e delle protezioni assicurative offerte dal mercato. Alle sessioni di dibattito sono intervenuti giornalisti, accademici, psicologi, rappresentanti dell’avvocatura, delle forze dell’ordine e del mondo assicurativo.
L’IMPEGNO SOCIALE DI ANIA
Il momento chiave dell’evento è stato l’intervento della presidente ANIA, Maria Bianca Farina. In primo luogo, la numero uno di ANIA ha “benedetto” e rinnovato la partnership con la Polizia di Stato e il Ministero dell’Interno per quanto concerne le attività di sicurezza stradale, che negli anni ha portato a risultati importanti dal punto di vista della sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo fenomeno e ha contribuito alla riduzione dei numeri dei morti sulle strade italiane, sostanzialmente dimezzati negli ultimi dieci anni.
Farina, tuttavia, ha sottolineato che oggi la volontà del settore assicurativo è quella di lavorare anche sul fronte della prevenzione e della sicurezza, quasi a 360 gradi. In tal senso, ha annunciato un allargamento della mission della Fondazione ANIA – fondazione creata nel 2004 con il preciso obiettivo di combattere l’incidentalità stradale - che si impegnerà anche nella protezione delle famiglie e delle imprese del Paese, in un momento in cui il sentimento comune è dominato da rischio e incertezza.
“Le necessità impellenti del Paese – ha dichiarato Farina - e il bisogno di risposte concrete alle preoccupazioni dei cittadini e delle famiglie italiane hanno portato a estendere gli obiettivi e il raggio d’azione della Fondazione ANIA verso la sensibilizzazione e la sperimentazione di soluzioni innovative per ridurre i rischi della vita quotidiana. In tal modo, la Fondazione potrà contribuire ad innalzare in modo significativo il livello di protezione e il profilo di certezze del tessuto socioeconomico italiano. Così il nostro settore potrà essere, ancora di più e su ambiti più estesi, al servizio del Paese, rafforzandone le fondamenta e le capacità di sviluppo.”
LA NUOVA FONDAZIONE
Quindi, si sa con certezza che la nuova Fondazione ANIA non si occuperà più esclusivamente dell’incidentalità stradale e della lotta alle principali cause del fenomeno (alterazione da droga e alcol, distrazione alla guida, infrastrutture inadeguate, ecc.), ma realizzerà da ora in poi un’azione sociale che intercetti le esigenze di sicurezza dei cittadini reinterpretandole in chiave di protezione. Come questo invece si tradurrà dal punto di vista delle iniziative e della stessa comunicazione di ANIA lo si saprà solo nei prossimi mesi.