Scenario

ANIA e consumatori: le proposte contro la crisi

La crisi rallenta, ma le famiglie italiane restano vulnerabili. Ecco i dati dell'indagine condotta per il Forum ANIAConsumatori.

28 febbraio 2017, Testo: Sergio Viola

Come stanno le famiglie italiane? Secondo una recente indagine, la crisi economica è meno incisiva rispetto a qualche anno fa, ma molte famiglie risultano vulnerabili dal punto di vista finanziario: infatti, il 61,3% fa fatica ad arrivare a fine mese e alcuni nuclei familiari non riescono a far fronte a una spesa imprevista oppure sono costretti a rinunciare a una visita medica per ragioni economiche.

Questo è quanto emerge dal terzo monitoraggio sulla vulnerabilità economica delle famiglie italiane, condotto dall’Università degli Studi di Milano e dall’Istituto di ricerca Eumetra per il Forum ANIAConsumatori, i cui risultati sono stati presentati il 24 novembre a Roma nel corso di un convegno a cui sono intervenuti autorevoli rappresentanti del mondo accademico, economico e sociale.

Attraverso questa periodica indagine, ANIA e associazioni dei consumatori pongono all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della vulnerabilità delle famiglie verso gli shock esterni - come la perdita di lavoro o la riduzione delle ore lavorative, l’assistenza improvvisa agli anziani, le malattie e gli incidenti - attraverso la misurazione di uno specifico Indice di vulnerabilità che li sintetizza e permette di monitorarne l’evoluzione nel tempo.

 

I dati più significativi dell’indagine

Il terzo monitoraggio sulla vulnerabilità indica una lieve attenuazione dei trend negativi visto che il valore dell’Indice diminuisce del 13%: infatti, su una scala da 0 a 10 (dove 10 indica la massima vulnerabilità) passa da un valore medio di 3,164 nel 2013 a 2,750 nel 2016.

Tuttavia, secondo l’analisi condotta dai ricercatori, tre italiani su cinque hanno problemi economici: il 40,1% delle famiglie dichiara di arrivare a fine mese con difficoltà, il 13,3% con molta difficoltà, mentre il 7,9% degli intervistati non ce la fa proprio.

Questo disagio si traduce nel dato del 16,5% di famiglie che non sarebbe in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro. Altro “termometro” delle situazioni di fragilità è la rinuncia a un’eventuale visita medica per ragioni economiche, che cresce dal 34,4% della precedente rilevazione all’attuale 37,2%.

Dal punto di vista dell’analisi dei fattori della vulnerabilità, un aspetto che emerge dall’indagine è l’accresciuto peso delle determinanti economico-finanziarie. Fra quelle socio-demografiche, il dato più significativo è la maggiore vulnerabilità delle famiglie con capofamiglia donna e delle famiglie numerose.

 

Le iniziative condivise di ANIA e consumatori

L’attuale sistema di welfare non risulta più adeguato a rispondere alle esigenze di una società profondamente cambiata, in cui le famiglie si scoprono vulnerabili. E gli italiani, anche a causa di una scarsa alfabetizzazione finanziaria, non sembrano in grado di prendere le giuste contromisure.

Per questo motivo, ANIA e consumatori hanno deciso di lavorare su due fronti, per favorire lo sviluppo di una maggiore cultura assicurativa e previdenziale dei cittadini e per costruire insieme un nuovo welfare più equo e sostenibile.

Sul fronte divulgativo e culturale, il Forum ANIA-Consumatori sviluppa numerose iniziative - recentemente menzionate anche all’interno del nostro Blog - come il progetto di educazione assicurativa “Io e i rischi” per gli studenti delle scuole medie e delle superiori e la pubblicazione della collana di guide “L’assicurazione in chiaro”, che ha l’obiettivo di illustrare ai cittadini i temi assicurativi di maggiore interesse con un linguaggio semplice e concreto.

In tema di welfare, anche sulla scorta di studi accademici come l’indagine sulla vulnerabilità economica delle famiglie, ANIA e consumatori hanno analizzato le prospettive del welfare nazionale e individuato delle proposte condivise che mirano a promuovere trasparenza, equità, efficienza e affidabilità del nostro stato sociale, nonché a stimolare una maggiore attenzione dell’opinione pubblica verso la prevenzione dei rischi legati alla salute e alla non autosufficienza in tarda età.

Assicuratori e consumatori, infine, hanno condiviso e sostenuto pubblicamente che sia necessaria una maggiore collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti (pubblici, privati ed enti non profit) sui temi legati alla gestione del risparmio, della tutela della salute, dell’assistenza e della previdenza.


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