4 ottobre 2016, Testo: Sergio Viola
Cultura assicurativa in Italia: quanto ne sappiamo?
Il livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani è tra i peggiori in Europa. Come ricordato tempo fa all’interno di questo blog, solo il 37% dei nostri cittadini dimostra la capacità di comprendere e risolvere semplici operazioni di computo degli interessi, di valutazione dell’impatto dell’inflazione sul potere di acquisto, o comprendere alcuni principi elementari, come il fatto che sia opportuno diversificare i propri investimenti. Un livello lontano sia dalla media della UE (52%), sia dai livelli di paesi come Germania (66%), Francia (52%) e Regno Unito (67%).
Purtroppo, questo deficit ha delle conseguenze importanti a livello socioeconomico. In una recente audizione al Senato dedicata al tema della cittadinanza economica, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) ha sottolineato che esiste una “correlazione tra financial literacy e una serie di comportamenti rilevanti per il benessere individuale e collettivo”. In sostanza, chi è più in grado di capire la finanza e l’assicurazione investe con maggiore probabilità in azioni o fondi di investimento e partecipa più frequentemente a piani pensionistici privati. Inoltre, ha maggiore probabilità di rimborsare i propri debiti in modo regolare, minore esposizione a forme di indebitamento costose e dedica attenzione alle conseguenze sociali e ambientali dell’impiego di denaro.
In questo quadro, l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale è rilevante non solo per diffondere l’alfabetizzazione economica, ma anche per aumentare la consapevolezza su come la società produce e finanzia i beni e i servizi di cui ha bisogno e per perseguire una crescita sostenibile dell’economia.
Cosa ha deciso di fare l'ANIA per risolvere il problema?
Sulla scorta di queste premesse, ANIA si è attivata per conseguire risultati concreti nel campo dell’educazione assicurativa, sia verso gli adulti che verso le giovani generazioni, sviluppando alcune iniziative insieme alle associazioni dei consumatori, tramite la fondazione Forum ANIA-Consumatori.
Il Forum si occupa di formazione assicurativa per gli adulti, realizza una collana di guide intitolata “L’assicurazione in chiaro” e sviluppa il progetto “Io e i rischi” (www.ioeirischi.it): un programma pluriennale finalizzato a diffondere la cultura assicurativa nelle scuole e nelle famiglie realizzato in collaborazione con le Università Cattolica del Sacro Cuore e Luigi Bocconi di Milano, l’Associazione Europea per l’Educazione Economica e il patrocinio dell’ Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE).
Da un punto di vista pratico, si tratta di un percorso formativo gratuito per gli studenti, che si sviluppa attraverso lezioni in classe condotte dai loro stessi docenti. L’iniziativa si diversifica per temi trattati e materiali, a seconda che gli interessati siano i ragazzi delle scuole medie o delle superiori.
Agli studenti delle medie è proposto un percorso in cinque tappe su rischio, prevenzione e mutualità, sviluppato attraverso dei moduli didattici ogni anno arricchiti da un Focus tematico.
In particolare, l’approfondimento realizzato per il 2016/17 tratta il tema dei rischi delle catastrofi naturali, mettendo in primo piano il rischio sismico e quello idrogeologico, per promuovere una maggiore consapevolezza di questi fenomeni e lo sviluppo della prevenzione. Questo Focus segue quello realizzato per il precedente anno scolastico, dedicato ai rischi del web e allo sviluppo della cittadinanza digitale, altro tema di grande attualità.
Per le scuole superiori è stato invece realizzato un percorso didattico su prevenzione, previdenza e assicurazione che vuole preparare i giovani alle scelte complesse che affronteranno nel corso della vita. Obiettivo di questa declinazione del progetto è formare nei ragazzi una cultura di base rispetto ai temi della gestione del rischio, della previdenza e della pianificazione delle risorse, anche finanziarie, necessarie alla tutela del proprio domani.
Non solo studio, ma anche spettacoli e concorsi
L’iniziativa - oltre ai moduli didattici differenziati per i diversi gradi di scuole - è animata da concorsi, conferenze, spettacoli teatrali e dalla competizione “Gran Premio della Matematica Applicata”, che hanno coinvolto in sei anni di attività oltre 1.300 scuole, 2.800 classi e più di 70.000 studenti di tutta Italia.