Scenario

Welfare i problemi dell’invecchiamento e il ruolo delle assicurazioni

Forum ANIA-Consumatori realizza un nuovo programma "Gli scenari del welfare" con l'obbiettivo di evidenziare le aree di convergenza tra consumatori e assicuratori.

23 maggio 2017, Testo: Sergio Viola

Secondo i dati Istat del 2016, il 18,5% degli ultra 65enni (circa 2,5 milioni di persone) riporta una condizione di totale mancanza di autosufficienza. Questa situazione si traduce in una spesa per le famiglie - basti pensare che sono oltre 1,3 milioni le “badanti” attive in Italia - pari a 10 miliardi di Euro (Fonte: Censis). Si tratta di cifre rilevanti, che potrebbero addirittura raddoppiare nel 2050.

Fortunatamente, gli italiani sembrano essere abbastanza coscienti dei rischi legati al loro invecchiamento. Anzi, un cittadino su tre è preoccupato di non riuscire in futuro a far fronte ai costi di assistenza, mentre il 41% teme di non avere mezzi economici sufficienti per affrontare il problema della disabilità.

Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dall’indagine “Voglia di sicurezza. Autosufficienza e invecchiamento, rischi e rimedi” del Movimento Difesa del Cittadino, che ha cercato di fotografare la percezione degli italiani sui rischi connessi alla vecchiaia e di analizzare la loro conoscenza delle coperture assicurative che possono tutelare un cittadino in queste fasi della vita.

L’iniziativa, presentata recentemente a Milano, è stata realizzata in collegamento con il programma “Gli scenari del welfare” del Forum ANIA-Consumatori, fondazione che ha sviluppato insieme al Censis e alle associazioni dei consumatori numerosi studi sul sistema di welfare del nostro paese, con l’obiettivo di evidenziare le aree di convergenza tra assicuratori e consumatori su questo tema.

 

I PRINCIPALI RISULTATI

L’indagine evidenzia in primo luogo la preoccupazione degli intervistati sulla progressiva riduzione delle capacità pubbliche di rispondere ai bisogni di cura individuali e sulla possibile insufficienza di mezzi economici per la futura età anziana. L’inadeguatezza del reddito è un tema cruciale: solo il 40% del campione ritiene infatti che in vecchiaia percepirà una pensione adeguata, mentre il 44% non ha questa sicurezza e - a differenza degli anziani di oggi - pensa che in futuro riceverà un livello di cura e assistenza minore.

Per quanto riguarda gli aspetti prettamente assicurativi della ricerca, va sottolineato che gli intervistati dimostrano una discreta conoscenza e comprensione dei prodotti Long Term Care (LTC). Infatti, il 46% afferma di conoscerle superficialmente, mentre il 14% le conosce ed è al tempo stesso informato in merito; il 40% dichiara invece di non conoscerle. Interessante l’approccio positivo verso questo tipo di coperture, dato che sono considerate utili dal 51% del campione.

Nell’ambito del progetto sono stati mappati i servizi di telemedicina attivi in Italia. Tale attività ha permesso la realizzazione di una guida (http://www.difesadelcittadino.it/wp-content/uploads/Smart-Health-Long-Life-guida.pdf) che fornisce ai cittadini tutte le informazioni per un uso corretto e consapevole delle tecnologie informatiche e telematiche nella sanità.

 

LE PROPOSTE DI ASSICURATORI E CONSUMATORI

E’ indubbio che l’attuale sistema di welfare è statico, ormai inadeguato a rispondere alle esigenze di una società profondamente cambiata, in cui le famiglie si sentono scoperte e vulnerabili di fronte alla possibilità di un improvviso shock economico, come quello determinato da un familiare non autosufficiente.

Sulla scorta di iniziative come queste, assicuratori e consumatori hanno individuato delle proposte condivise che mirano a promuovere trasparenza, equità, efficienza e affidabilità del sistema italiano di welfare, nonché a stimolare una maggiore attenzione dell’opinione pubblica verso la prevenzione dei rischi legati alla salute e alla vecchiaia.

Con la prospettiva che in futuro ai cittadini possano essere offerte le migliori condizioni possibili per integrare il welfare statale con servizi privati, attraverso strumenti come la previdenza complementare, le mutue o le polizze LTC.


  • © 2024 Helvetia Compagnia Svizzera d'Assicurazioni SA - P.IVA 01462690155 - Iscr. Albo Gruppi Ass. n° ord. 031 - Helvetia Vita S.p.A. - P.IVA 03215010962 - Società soggetta alla Direzione ed al Coordinamento della Helvetia Compagnia Svizzera d'Assicurazioni SA Rappresentanza Generale e Direzione per l'Italia - Società con Socio Unico - Iscr. Albo Imprese Ass. n° 1.00142 - Iscr. Albo Gruppi Ass. n° ord. 031 - Helvetia Italia Assicurazioni - C.F.02446390581 - P.IVA 07530080154 - Società soggetta alla Direzione ed al Coordinamento della Helvetia Compagnia Svizzera d'Assicurazioni SA Rappresentanza Generale e Direzione per l'Italia - Società con Socio Unico - Iscr. Albo Imprese Ass. n° 1.00062 - Iscr. Albo Gruppi Ass. n° ord. 031 - Società soggette alla vigilanza dell'IVASS (www.ivass.it)
    · 
  • Via Cassinis, 21
    · 
  • 20139 Milano
    · 
  • 02 5351.1