Sci

Addio infortuni con la ginnastica presciistica

Non sei più un ragazzino ma sulle piste ti senti lo stesso di 20 anni fa?

05 febbraio 2018, Autore: Marcello Andreetti

Lo sci non è uno sport tra i più pericolosi, e la probabilità di incidenti e infortuni in pista risulta in generale piuttosto bassa. In ogni caso si tratta di un’attività da affrontare sempre con criterio e buon senso, prendendo in considerazione variabili differenti, oltre alla semplice abilità tecnica. Età e preparazione fisica soprattutto.

Sei un fenomeno nelle serpentine strette? Non ti scomponi mai, neanche su un muro ghiacciato? Affronti qualunque pendio con lo stile e l’esperienza del veterano? Questo fa senz’altro di te uno sciatore a 5 stelle, conquistate sul campo in anni e anni di discese, ma, ahimé, la bravura non ti mette al riparo dal rischio infortuni sugli sci. Inutile dire che in questi casi la stipula di un’assicurazione sci significherebbe maggiore sicurezza e serenità nello svolgimento dell’attività.

Naturalmente hai il diritto di fare tutti gli scongiuri che ritieni utili, ma devi sapere che le prime cause di incidenti in pista - imprudenza a parte - sono la stanchezza e la scarsa preparazione fisica. Soprattutto dopo i 40, se viene a mancare una base atletica soddisfacente, la resistenza ne risente, ci si stanca prima e le gambe non rispondo più come si vorrebbe. In breve, meno sicurezza sugli sci.

L’ASTAT – Istituto di Statistica della Provincia di Bolzano, ha rilevato in un recente studio che quasi nell’80% dei casi gli infortuni avvengono sopra i 20 anni di età, principalmente per cadute senza coinvolgimento di terzi, e con un 30% di traumi che coinvolgono le ginocchia.

Il consiglio degli esperti è perciò quello di cominciare allenarsi per tempo, così da arrivare pronti e tonici al momento clou, divertendosi in piena sicurezza. Almeno con un mese di anticipo spazio dunque alla ginnastica presciistica e a una preparazione mirata a rinforzare tutti i muscoli coinvolti nel movimento dello sci: gambe, braccia, schiena e addominali, così da evitare stiramenti, che con il freddo sono ancora più insidiosi. Niente programmi elaborati: saranno più che sufficienti esercizi semplici, come squat, affondi, step, flessioni e piegamenti, in serie da 10/15 ripetuti almeno 3 volte la settimana. Questi esercizi aiuteranno anche a ritrovare l’elasticità articolare necessaria, mentre per il fiato e la resistenza sarebbe perfetto riuscire a svolgere qualche sessione di corsa, nuoto o bici.

Un discorso a sé va fatto per l’attrezzatura. Per la sicurezza in pista non è necessario rincorrere di continuo l’ultimo modello di sci e scarponi: è sufficiente mantenere sempre in ordine “i ferri del mestiere”, portandoli a controllare a fine e/o inizio stagione, magari effettuando il classico trattamento a fondo e lamine. Il casco non è obbligatorio per gli adulti, ma di certo rappresenta una sicurezza in più in caso di cadute – o investimenti - a forte velocità.

Riassumendo:

Prima della settimana bianca…

  • Effettuare un allenamento specifico per lo sci almeno con un mese di anticipo.
  • Revisionare l’attrezzatura.
  • Riflettere sull’opportunità di stipulare una polizza come Helvetia EasySki, pensata per proteggere gli amanti dello sci anche dalle conseguenze del rischio infortuni.

 


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