Carnevale in Italia: quali sono i più particolari?

Cominciamo a scoprire…

Il Carnevale di Cento

Sin dal 1.500, carri allegorici con mostri e altre creature di cartapesta sfilano nel centro storico della città, lanciando sulla folla peluche e palloncini.
Il clou della manifestazione è il rogo della maschera tradizionale Tasi, che quest’anno si terrà il 10 marzo.
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Il Carnevale di Acireale

Considerato il più bello della Sicilia, e uno dei più affascinanti d’Italia.
Un coloratissimo spettacolo, in cui maschere, carri allegorici infiorati e in cartapesta sfilano tra le vie barocche del centro storico. Si conclude la sera del martedì grasso (quest’anno il 5 marzo), con la sfilata dei carri, la premiazione e i fuochi d’artificio.

Il Carnevale di Fano

Si pensa sia nientemeno che il più antico d’Italia, essendo nato nel 1347.
Oltre ai classici carri e alle maschere, la tradizione più famosa di questo Carnevale è il “Getto”, cioè il lancio dai carri di quintali di caramelle e dolciumi.
La sfilata dei carri si terrà quest’anno domenica 3 marzo, mentre i festeggiamenti si concluderanno la sera del martedì grasso con il “rogo del Pupo”.
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Il Carnevale di Ivrea

È uno dei Carnevali storici più curiosi. Un episodio medievale legato all’indipendenza della città è rivissuto simbolicamente con la spettacolare battaglia delle arance, durante la quale i cittadini “combattono” bersagliandosi con migliaia di agrumi.
La battaglia di quest’anno si svolgerà nei giorni 3, 4 e 5 marzo.
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Il Carnevale di Sauris

Nel piccolo paese in provincia di Udine si tiene un Carnevale particolare, della durata di un solo giorno (quest’anno sabato 2 marzo).
Protagonisti della festa sono il re delle maschere, Kheirar, e il diabolico Rölar, che insieme mettono in scena un suggestivo corteo danzante che coinvolge tutti gli abitanti.
La festa si conclude con una percorso notturno nei boschi, illuminato dalle lanterne.

Il Carnevale di Bagolino

La festa che si tiene nel paese bresciano è poco conosciuta ma molto suggestiva.
Il lunedì e il martedì grasso suonatori e ballerini, i “balarì”, vestiti con ricchissimi costumi tradizionali e sgargianti cappelli rossi adornati di lunghi nastri, danzano tra le strade del borgo, mentre i “maschér”, travestiti da vecchi, fanno scherzi alla gente senza farsi riconoscere.
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