17/04/2019, Autore: Marcello Andreetti
La Pasqua è la festa più importante per i cristiani; significa “passare oltre” e celebra la resurrezione di Gesù, il passaggio, appunto, dalla morte alla vita.
La nascita di questa ricorrenza è tuttavia di origine ebraica, ed è legata alla liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù.
La data della Pasqua non è fissa, ma per convenzione cade la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, quindi è sempre compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile.
Si tratta di una festa molto sentita e, con un approccio meno spirituale, si può dire che la Pasqua sia legata nell’immaginario collettivo all’arrivo della bella stagione e alle prime vacanze dell’anno.
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La Pasqua è come detto festeggiata in tutto il mondo cristiano, ma le tradizioni sono tantissime e diverse in ogni Paese, molto spesso legate alla religione, ma tra uova, conigli e colombe, a volte le usanze non hanno niente a che fare con la fede.
Vediamo una carrellata di curiosità che magari non conoscevate…
Il lunedì dell’Angelo, il cosiddetto giorno di Pasquetta, prende il nome dall’incontro delle donne giunte al Santo Sepolcro con un angelo che le informò della Resurrezione di Cristo.
Questa giornata, tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta, non fa parte del calendario liturgico della Chiesa, ma è stata introdotta come festività civile solo nel dopoguerra, con lo scopo di allungare il periodo di vacanze pasquali, così come già successo per il 26 dicembre.
La tradizione di mangiare l’agnello a Pasqua arriva direttamente dalla cultura ebraica: quando Dio annunciò al popolo d’Israele la liberazione dalla schiavitù in Egitto, ordinò di segnare con il sangue d’agnello le porte di quelli che meritavano il suo castigo, per poterle riconoscere. Solo successivamente, l’agnello è diventato il simbolo del sacrificio di Cristo per la nostra salvezza.
Tra le varie consuetudini pasquali, quella delle uova – da mangiare o semplicemente da decorare – ricorre in quasi tutti i Paesi.
Si tratta di una tradizione molto antica che risale anch’essa alla Pasqua ebraica e simboleggia la rinascita e la fecondità.
Per quanto riguarda le uova di cioccolato, si racconta che le prime vennero realizzate nel 1.700 in Francia per volere di Luigi XIV, mentre la consuetudine di inserirvi una sorpresa è stata un’idea del gioielliere Fabergé nel 1.800, in occasione di un regalo alla moglie dello Zar di Russia.
Nel giardino della Casa Bianca a Washington, si svolge ogni anno a Pasquetta la Easter Egg Roll, con centinaia di bambini che si sfidano facendo rotolare sul prato con un lungo cucchiaio di legno delle uova colorate senza romperle.
Le campane hanno un ruolo di primo piano nell’iconografia pasquale. Si dice che a Pasqua “si sciolgono le campane", perché una volta si era soliti legarle il Venerdì Santo impedendogli di suonare fino alla mezzanotte del sabato.
In Francia questa tradizione è ancora molto sentita e, a partire dal Giovedì Santo, non viene suonato un solo rintocco fino alla domenica; ai bambini si dice che le campane volano a Roma per l’annuncio della Resurrezione e che la mattina di Pasqua ritornano a casa portando uova e regali.
La tradizione del coniglietto pasquale – Easter Bunny - che porta uova colorate e altri regali ai bambini è molto diffusa nei Paesi nordeuropei e in quelli anglosassoni.
La sua nascita risale agli antichi miti nordici ed è legata ai festeggiamenti per l’arrivo della primavera. In realtà originariamente non si sarebbe trattato di un coniglio ma di una lepre, animale molto attivo al nord proprio all’inizio della primavera.
A cosa dobbiamo la nascita della colomba? Antichi miti e leggende? Simbologia religiosa?
Neanche per sogno: il più classico dolce pasquale risale semplicemente all’intuizione commerciale di una nota azienda dolciaria di Milano intorno al 1930.
L’idea vincente nacque infatti dalla volontà di riutilizzare gli stessi macchinari e ingredienti con cui si producevano i panettoni natalizi.
E la classica colomba con glassa di zucchero e mandorle fu subito un grande successo…