27 gennaio 2021, testo: Esin Ezer, foto: istock
Da ottobre a Pasqua: questa è la regola d’oro alle nostre latitudini. In questo periodo, infatti, gli pneumatici adatti all’inverno possono evitare agli automobilisti di sbandare sulla carreggiata innevata o ghiacciata e riducono le collisioni con gli altri veicoli. La regola dovrebbe però essere strutturata in maniera più flessibile.
Gli pneumatici estivi contengono meno gomma naturale e in caso di clima più freddo diventano più rigidi perdendo così aderenza. Di conseguenza, in caso di temperatura inferiori agli 8°C, anche senza neve, è consigliabile guidare con pneumatici invernali. Sulla carreggiata innevata il profilo piatto del battistrada delle gomme estive compatta la neve rendendo così la strada più pericolosa. Gli incavi bassi dei profili dei pneumatici invernali trattengono invece la neve e la poltiglia consentendo una migliore trazione.
Ma torniamo alla domanda: l’assicurazione paga per i danni se un incidente si è verificato mentre si guidava con gli pneumatici estivi su una strada innevata o ghiacciata, oppure il conducente deve sostenere una parte dei costi? In generale, in caso di incidente l’assicurazione casco copre i danni alla propria automobile. A seconda della dinamica e dello stato del veicolo (tra cui rientrano anche gli pneumatici) il vostro comportamento può essere tuttavia considerato come colpa grave. In questo caso dovrete pagare una parte dei costi, a meno che non abbiate incluso un’assicurazione complementare per colpa grave nella vostra assicurazione auto.
Se questo complemento manca, dopo la verifica della dinamica concreta dell’incidente, l’assicurazione può ridurre o rifiutare l’erogazione della prestazione dell’assicurazione casco. Se sono stati causati dei danni a un veicolo di terzi, l’assicurazione responsabilità civile veicoli a motore copre questi costi. In caso di colpa grave, l’assicurazione avanzerà tuttavia un’azione di regresso nei vostri confronti e vi fatturerà dunque una parte dei costi.