Rendita per incapacità di guadagno. Quando tutto cambia improvvisamente.

La vostra rendita per incapacità di guadagno integra le prestazioni di invalidità del primo pilastro (AVS/AI) e della vostra cassa pensione. Di conseguenza, stipulate la vostra rendita per incapacità di guadagno in base all’ammontare di tali prestazioni. Il vostro consulente vi aiuterà a individuare la somma ottimale in termini di rendita.

Se la vostra incapacità di guadagno ammonta almeno al 70%, avete diritto all’intera rendita per incapacità di guadagno.

In caso di incapacità di guadagno ridotta, che si attesta tra il 25 e il 69%, ricevete una rendita ridotta in funzione al grado della vostra incapacità di guadagno.

Se, in seguito a una malattia o a un incidente, non potete più esercitare la vostra professione o potete farlo solo parzialmente, viene attestata un’incapacità di guadagno totale o parziale. Spesso si parla anche di invalidità, in tal caso non potete più riprendere a svolgere l’attività lucrativa svolta fino a quel momento. A questo punto non potrete più beneficiare del vostro salario o potrete farlo solo in parte, dal momento che non potete più dedicarvi al vostro consueto lavoro.

Tuttavia occorre distinguere la situazione appena descritta ad es. dalla disoccupazione. Nel caso siate disoccupati, al momento non avete un lavoro, ma siete fondamentalmente in grado di svolgere un’attività lucrativa. In tale circostanza, la vostra indennità di disoccupazione costituisce la vostra fonte di reddito temporanea fino a quanto troverete un nuovo lavoro.

Anche nell’evenienza in cui il vostro medico dovesse ritenere che non siete in grado di lavorare per un certo periodo di tempo e mettervi in congedo per malattia, la situazione che verrebbe a crearsi sarebbe simile per certi versi. In tali casi si parla di un’incapacità lavorativa temporanea. Grazie al certificato medico rilasciatovi dal dottore, durante questo periodo il vostro datore di lavoro continuerà a versarvi il salario, secondo quanto previsto dal vostro contratto di lavoro.

Dal punto di vista fiscale, il pilastro 3a è interessante soprattutto per la previdenza in vista della vecchiaia, cioè per mettere da parte qualcosa in ottica futura. E potete dedurre dalle imposte i premi versati ogni anno in tale soluzione previdenziale. Sussiste tuttavia un importo massimo stabilito dalla Confederazione per i versamenti che si possono effettuare nel pilastro 3a in un determinato anno. Quando un giorno potrete farvi versare la somma accumulata negli anni, tale importo verrà tassato una tantum con un’aliquota diversa.

Nell’ambito di un’assicurazione in caso d’incapacità di guadagno non si costituisce un capitale, per questo i premi sono inferiori. Nel caso in cui non abbiate versato l’importo massimo previsto per il pilastro 3a, potete stipulare la vostra assicurazione in caso d’incapacità di guadagno nel pilastro 3a e beneficiare dei vantaggi fiscali.

Se invece versate l’importo massimo previsto per il pilastro 3a a fini previdenziali, è possibile stipulare la vostra assicurazione in caso d’incapacità di guadagno anche nel pilastro 3b.

Spesso chi si occupa della propria abitazione e della propria economia domestica non dispone di un reddito da attività lucrativa. In tali circostanze, un’invalidità può generare problemi finanziari nel giro di poco tempo. Eventualmente potrebbe essere necessario pagare qualcuno per svolgere i lavori di casa e una persona che si occupa dei bambini. Per questi motivi è consigliabile sottoscrivere un’assicurazione in caso d’incapacità di guadagno anche per casalinghe e casalinghi.

Solitamente gli studenti non dispongono di alcuna fonte di reddito. Se dovesse subentrare un’invalidità, le possibilità di fare carriera sarebbero limitate purtroppo per tutta la vita. E spesso ciò vale anche per l’evoluzione del reddito. Ecco perché, in queste circostanze, un’assicurazione in caso d’incapacità di guadagno può rivelarsi particolarmente utile per ridurre al minimo le conseguenze finanziarie di un tale evento. Nell’ambito dei prodotti proposti dall’Helvetia, è possibile tutelare anche i più giovani da un’eventuale incapacità di guadagno.