02 luglio 2018, Autore: Giulia Benvenuto
Seconda casa quanto ci piaci. Più del 15% degli italiani, infatti ne possiede un’altra in aggiunta a quella dove vive abitualmente, secondo un’analisi effettuata dal Centro studi Tecnoborsa, l’organizzazione delle Camere di Commercio per lo sviluppo del mercato immobiliare.
Negli ultimi 40 anni questo numero è aumentato del 130%, e anche se in verità il grande boom si è verificato all’inizio degli anni ottanta, successivamente la crescita si è mantenuta costante.
Ma qual è la ragione di questo successo? Quali sono le motivazioni all’acquisto? E soprattutto, dove si trovano tutte queste seconde case?
Sarebbe logico pensare subito alla scelta di luoghi di villeggiatura, a posti dove trascorrere in pace gli anni della pensione, punti d’appoggio per i weekend o mete tranquille per le vacanze… ma ciò è vero solo in parte.
Una ricerca effettuata a livello europeo dal network immobiliare Re/Max evidenzia infatti che chi decide di acquistare un secondo immobile, solo nel 34% dei casi sceglie una località turistica; per il resto si preferiscono città o metropoli.
Questa tendenza è stata recentemente confermata da uno studio dei siti specializzati Facile.it e Mutui.it, che analizzando circa 15.000 richieste di mutuo, hanno mostrato che seconda casa e vacanze sono sempre meno legate: l’acquisto è invece più frequentemente dovuto a motivazioni di investimento e finalità di reddito.
Circa il 7% dei finanziamenti richiesti sono finalizzati all’acquisto della seconda casa, e risulta in aumento sia l’importo del mutuo, sia il valore dell’immobile per il quale ci si rivolge alle banche; rispettivamente 122.000 e 191.000 euro.
Il dato più significativo è però che nelle metropoli, come Milano e Roma, più del 70% dei richiedenti vuole acquistare un secondo appartamento in città. Appare chiaro in questi casi che disporre di un immobile in un grande centro urbano, meglio ancora se universitario, può garantire un’entrata aggiuntiva, grazie alla diffusione degli affitti brevi.
Qualunque sia la ragione che spinge all’acquisto, sappiamo bene che quando si sottoscrive un mutuo per l’acquisto di una casa, prima o seconda che sia, è contestualmente obbligatoria la stipula di una polizza a protezione dell’immobile contro eventi particolari come incendio, scoppio, fulmini ed esplosioni.
In pratica, nel caso si verifichi uno di questi eventi negativi, la compagnia assicurativa indennizzerà il valore pari alla ricostruzione dell’immobile, in modo che il mutuo venga automaticamente estinto.
Si tratta di una sicurezza in più (… soprattutto per la banca), ma bisogna considerare che questa assicurazione “base” copre solo eventi eccezionali in grado di distruggere l’immobile, lasciando scoperte molte altre situazioni meno gravi, che in assenza di un’assicurazione aggiuntiva andrebbero a gravare sul proprietario.
Per questa ragione è sempre consigliabile ricorrere a una polizza “volontaria” per usufruire di una tutela più completa, che copra ad esempio il furto, la responsabilità civile verso terzi, o magari anche la necessità di pronto intervento e manutenzione a fronte di un danno; il tutto con garanzie e coperture scelte dall’assicurato in base alle sue esigenze.
Un’assicurazione come Helvetia MyHome rappresenta una soluzione ideale in questi casi, trattandosi di un prodotto estremamente flessibile composto da 6 sezioni integrabili fra loro, in grado di offrire copertura a un ampio ventaglio di situazioni, comprendendo persino la tutela legale per la difesa degli interessi dell’assicurato.
Parlando poi di seconda casa, una protezione aggiuntiva diventa praticamente indispensabile: non abitandoci, è normale non andarci spesso e non avere tutto sempre sotto controllo, così la semplice rottura di un tubo, una banale infiltrazione d’acqua dal tetto o altri imprevisti simili, sono eventi dannosi che rischiano di diventare molto onerosi, se affrontati in ritardo e senza un’adeguata copertura.
Infine, poter contare su una polizza così completa è ancora più importante nei casi in cui si decide di affittare l’immobile “secondario”: una situazione in cui non avremmo il pieno controllo su eventi dei quali però saremmo in ogni caso responsabili.