3 agosto 2016, Testo: Sergio Viola
L’estate si è fatta attendere, ma ora chi possiede una barca può finalmente accendere i motori o spiegare le vele e andare incontro al sole che splende sul Mediterraneo. Tuttavia, per godersi la navigazione non bisogna sottovalutare ogni possibile rischio che può potenzialmente rovinare il viaggio e le vacanze.
Infatti, anche se sinistri complessivi, furti e incendi delle imbarcazioni risultano diminuire rispetto al passato, gli ultimi dati relativi all’incidentalità in mare non sono molto positivi: in particolare, i sinistri nautici provocati da urti e incagli (insabbiamenti) durante la navigazione sono aumentati dal 20% del totale 2014 al 23% del 2015 (Fonte: STB Italia *società specializzata in perizie navali).
Considerato poi che la stagione estiva porta a un inevitabile sovraffollamento nelle acque e nei porti, diventa ancora più indispensabile assicurarsi con le polizze imbarcazioni, una serie di coperture che offrono tutela dai più svariati rischi che si corrono durante il tragitto in barca, nel luogo dove si è ormeggiati oppure nel corso delle operazioni di rimessaggio.
Come per la circolazione stradale dei veicoli terrestri, chiunque navighi con un natante a motore (per uso privato, da diporto e per il trasporto di persone) nelle acque territoriali italiane (mari, laghi e fiumi) è obbligato per legge a tutelarsi con una polizza per la responsabilità civile, che copre gli eventuali danni che potrebbe arrecare a terzi con la sua imbarcazione (Legge n. 990/69).
Ciò che determina l’obbligo a contrarre la polizza rc è la presenza di un qualsiasi tipo di motore a bordo: poco importa che sia marino, fuoribordo o quello utilizzato per le operazioni di ormeggio. Quindi, se il natante è a vela non esiste un obbligo specifico, a meno che l’imbarcazione non disponga di un motore ausiliario. Lo stesso discorso vale per i gommoni e le altre piccole imbarcazioni a remi.
La polizza rc non copre solo i danni causati ad altri durante la navigazione, ma anche quelli che si possono arrecare per la semplice presenza dell’imbarcazione nel porto (es. danni derivanti da uno scontro fra barche nel corso di una mareggiata) o sulla terraferma.
Questa polizza è infatti integrabile con numerose garanzie accessorie, tra cui le più importanti sono quelle relative ai casi furto e incendio. Con la prima garanzia si ottiene, in caso di furto, un indennizzo pari al valore commerciale dell’imbarcazione nel momento in cui viene rubata. La garanzia incendio invece rimborsa i danni subiti dalla barca per un incendio determinato da agenti esterni e - soltanto se espressamente previsto dalle condizioni contrattuali - anche a causa di problemi interni all’imbarcazione (es. scoppio o esplosione del serbatoio).
La polizza corpi e macchine equivale invece a un’assicurazione kasko per auto e garantisce la copertura per i danni ricevuti dalla propria imbarcazione come conseguenza di un qualsiasi evento o incidente, includendo la perdita totale o l’abbandono per emergenza della barca.
Esistono poi coperture particolari che tutelano l’assicurato per gli infortuni a bordo e la perdita degli effetti personali, o che lo sostengono economicamente in caso debba affrontare una controversia conseguente a un sinistro in garanzia (tutela legale).
Infine, vanno segnalate le polizze di assistenza, che possono offrire soccorso all’assicurato in caso di malori (invio di un medico, pagamento delle spese sanitarie, rientro del malato, dei passeggeri e dell’equipaggio) e un pronto intervento se il mezzo è guasto o in avaria, attraverso l’invio di personale tecnico o di pezzi di ricambio per l’imbarcazione, il pagamento delle spese portuali sostenute per una sosta forzata, l’invio di uno skipper o di un equipaggio, un servizio di consulenza per la ripresa della navigazione.