17 settembre 2018, Autore: Giulia Benvenuto
“Wheeler Dealers” è un format inglese molto popolare in onda da diversi anni anche in Italia sul canale Dmax, in cui i due protagonisti girano il mondo a caccia di vecchie auto malridotte da rimettere in sesto e trasformare in “gioielli” da rivendere con lauti ricavi.
Il successo della trasmissione dimostra che il mondo delle auto d’epoca, con tutte le sue suggestioni, esercita un enorme fascino sul pubblico generalista, e non solo su quello di esperti e appassionati.
Tuttavia, il sogno di un facile guadagno investendo sulle “classic car” non è di certo facilmente realizzabile da chiunque: il settore è complesso, e per muoversi con destrezza ci vuole fiuto per gli affari e tanta competenza, oltre che un’assicurazione per auto d’epoca, completa e affidabile, in grado di tutelare al meglio il proprio mezzo.
InMovimento Veicoli d’Epoca, è la polizza di Helvetia dedicata proprio alle auto d’epoca, in grado di proteggere veri e propri “pezzi di storia”, ma che permette anche di circolare sempre con la massima tranquillità.
Con questi requisiti, investire nelle macchine d’epoca può essere un affare molto redditizio, con rendimenti annui che secondo gli analisti possono arrivare al 20-30%, ma quali sono le auto più ricercate?
La classifica vede le vetture italiane fare la parte del leone, con la classicissima Fiat 500 che risulta la macchina più apprezzata in assoluto, insieme all’Alfa Romeo Giulia e alla Lancia Fulvia. Anche la Porsche 911 e il Maggiolone Volkswagen compaiono ai primi posti, ma come si vede il gradimento non c’entra con il valore originario del mezzo: una rivincita delle piccole, visto che un’auto economica per eccellenza come la 500 si toglie il gusto di stare davanti a un’icona del lusso come la Porsche.
Una soddisfazione inoltre per la storia stessa del nostro settore automobilistico, oggi piuttosto in disarmo, ma per molti anni punto di riferimento mondiale per stile e bellezza dei suoi prodotti.
Tra l’altro, anche macchine che al tempo della loro uscita non ebbero grande successo, sono oggi molto ricercate e rappresentano una buona opportunità di avvicinarsi a questo mondo, acquistando magari un marchio prestigioso, come ad esempio una Ferrari Mondial del 1980, quotata oggi “appena” 40.000 euro, in attesa di veder crescere la sua valutazione.
Tutto un altro discorso, riservato soltanto ai collezionisti di altissimo livello, riguarda poi rarissime auto leggendarie o prodotte solo in pochi esemplari, oggi praticamente introvabili e nel caso vendute a prezzi stellari.
Anche qui le auto italiane figurano al top, con la mitica Ferrari 250 GTO del 1962, battuta all’asta nel 2014 a 38,5 milioni di dollari. Al secondo posto la Mercedes W196 del 1954, venduta nel 2013 per 30 milioni.
Ma va detto che anche a queste cifre l’investimento potrebbe essere un buon affare: una Bugatti Royale Coupé del 1932, venduta per circa 10 milioni qualche anno fa, oggi è stata valutata più del doppio.
Per i comuni mortali, un’alternativa più economica per vedere da vicino queste meraviglie del passato può essere la fiera delle auto storiche che si tiene ogni anno a maggio a Verona, dove sono esposte più di 1.000 auto classiche da vedere, ma anche - volendo e potendo - da comprare.