L’arcipelago di Zanzibar fa parte della Repubblica Unita della Tanzania e comprende l’isola principale Unguja, spesso identificata erroneamente con il nome di Zanzibar, l’isola di Pemba e altre isole minori. Una manciata di atolli che giocarono un ruolo importante nella storia.
In passato l’arcipelago fu crocevia per gli scambi commerciali tra Africa ed Asia, fu un dominio portoghese, un sultanato omanita e infine un protettorato britannico. Ancora oggi nella parte vecchia della capitale Stone Town, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e nei piccoli centri si respira l’influenza mediorientale e quella indiana che hanno scritto le pagine della sua storia.
Una posizione strategica e una ricchezza naturale, nel passato Zanzibar è stata un inferno conteso dalle sembianze di un paradiso terrestre.
Nel XIX secolo l’arcipelago divenne il più importante centro dell'Africa orientale nel commercio di spezie e di schiavi. Solo nel 1964 l'ex colonia britannica del Tanganica e Zanzibar si unirono nella "Repubblica Unita di Tanganica e Zanzibar", ribattezzata Tanzania, mantenendo entrambe un certo grado di indipendenza. Zanzibar presenta un governo e una propria costituzione subordinati ai corrispettivi centrali della Repubblica Unita.
Oggi l’arcipelago vive un periodo di tranquillità e sicurezza offrendo ai viaggiatori la possibilità di immergersi nella sua storia e nell’intreccio delle sue culture, oltre che nell’azzurro del suo mare.
Lunghe spiagge bianche dai riflessi dorati e acque turchesi, Zanzibar è la destinazione ideale per chi desidera scappare dal brutto tempo e dal freddo dell’inverno. Un paradiso per chi ama il mare ed è alla ricerca del totale relax o dell’adrenalina degli sport acquatici. I turisti che arrivano a Zanzibar si abbandonano sotto l’ombrellone o si immergono nel mondo a colori dei suoi fondali marini, tutte le isole dell’arcipelago non deludono mai.
Una delle località imperdibili si trova lungo la costa orientale nelle vicinanze di Stone Town, situata sull'omonimo isolotto, Nakupenda Beach. Come gran parte delle spiagge di Zanzibar, questa località è nota per essere una bellezza “che si fa attendere” scomparendo alla vista dei turisti nel tardo pomeriggio quando arriva l’alta marea. Come in una favola, la bella svanisce nella notte sommersa dal suo mare, per poi riapparire splendente durante il giorno.
Nella costa sud orientale dell'isola di Unguja si accede alla spiaggia di Jambiani, poco distante da un caratteristico villaggio di pescatori. Un’incantevole meta dove la meraviglia della natura incontra un’umanità discreta, da sempre in simbiosi con il mare al quale deve le sue tradizioni. Anche in questo luogo, il fenomeno della marea contribuisce alla magia del luogo: la sabbia bagnata assume decine di tonalità diverse, un gioco di colori creato dall’imprevedibilità della natura in una ritmica costante che segue il moto della luna.
Nella costa orientale di Unguja, si trova Paje Beach, il paradiso del Kitesurf. Non solo una bianca sabbia finissima e mare trasparente, questa parte dell’isola è molto ventilata, una caratteristica che la rende particolarmente adatta per la pratica degli sport acquatici. Poco distante, un villaggio dove trovare bancarelle e negozietti locali è il ritrovo di appassionati di Kitesurf provenienti da tutto il mondo.
Nella parte della costa nord occidentale di Unguja si trova Kendwa Beach. Tre chilometri di sabbia bianchissima che sfuma al turchese del suo mare dove concedersi il relax di una passeggiata lungo la battigia “a caccia di stelle”. In questo tratto di costa è possibile ammirare quelle marine, mentre di notte si vive la sua atmosfera sotto il firmamento. Kendwa Beach è tra le mete più gettonate per apprezzare la movida notturna del luogo, alla scoperta delle tradizioni locali.
Gli abitanti inscenano balli caratteristici indossando i loro vestiti tipici e variopinti, un mondo a colori coinvolgente ed entusiasmante che brilla anche nell’oscurità della sera.
L’arcipelago di Zanzibar vive nell’immaginario di ognuno di noi. La natura primeggia in questo paradiso terrestre ma solo visitandolo si scopre un mondo ancorato alle sue tradizioni, ricchissimo di cultura.
Oggi i capitoli più tristi della storia dell’arcipelago sono vissuti con il sorriso dei suoi abitanti che hanno fatto della consapevolezza una forza. Un passato che emerge nell’allegria del presente, nel profumo delle spezie, nel colore dei fiori e della frutta maturata al sole. Zanzibar è un mondo variopinto tutto da scoprire, una meta dove ritrovare la serenità come stato mentale.
A 6 km a nord di Stone Town si trova Prison Island, nota come Changuu o Quarantine Island. Quest’isola testimonia un passato legato alla schiavitù come luogo di detenzione per poi essere trasformata in luogo destinato alla quarantena a causa della diffusione della febbre gialla. Da prigione a ospedale, oggi Prison Island è una meta culturale che offre la possibilità di approfondire alcuni capitoli della storia di Zanzibar, una visita turistica da associare alla bellezza delle sue spiagge, dove rilassarsi in compagnia di abitanti molto speciali, una colonia di tartarughe giganti.
Per scoprire la cultura e le tradizioni di Zanzibar, vale una tappa del vostro viaggio Stone Town, letteralmente “Città di Pietra”, la parte vecchia della capitale. Un’architettura prevalente del XIX secolo europeo intreccia e valorizza elementi moreschi, indiani, arabi e persiani, un mosaico urbano di stili. Una città dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per l’importanza storico artistica e come forziere delle tradizioni Swahli.
Prima di partire per Zanzibar non sono previste vaccinazioni obbligatorie ma per fare una vacanza sicura e senza pensieri, consigliamo di stipulare un'assicurazione viaggio come la polizza Helvetia che tutela i viaggiatori da possibili rischi per la salute.
La sanità pubblica nell’arcipelago non assicura ancora delle garanzie mediche che soddisfino i nostri standard europei.
Un banale infortunio, un’alimentazione poco attenta o una reazione febbrile simil-influenzale causata dalla puntura di zanzare infette, molto frequente in questa zona, può rovinare la vacanza.
Partire con un repellente efficace contro le zanzare e con una valida assicurazione è la soluzione migliore per vivere serenamente il viaggio.