Una notizia senza dubbio positiva, perché significa che gli italiani hanno un’aspettativa di vita alta, dato confermato in più occasioni dall’Istat (81 anni per gli uomini e 85 anni per le donne nel pre-COVID).
Tuttavia, se si considera la durata di vita “sana”, le cose cambiano. Infatti, le stime parlano di 6-8 anni rispettivamente per il maschio e per la femmina di "cattiva" qualità di vita. Questo vuol dire che in Italia esiste un esercito di persone, che fa fatica a prendersi cura di sé e vive con limitazioni gravi nelle proprie attività quotidiane.
Un trend che, secondo l’ultimo Rapporto Osservasalute (2018) è destinato a crescere con il progressivo invecchiamento della popolazione: nel 2028 in Italia ci saranno 25 milioni di malati cronici, un milione in più rispetto ai quasi 24 milioni del 2018.
Un contesto simile pone inevitabili interrogativi sul fronte della sostenibilità dei costi sia per il Servizio Sanitario Nazionale sia soprattutto per le famiglie.
Ad oggi la cura degli anziani viene lasciata nella maggior parte dei casi ai familiari, che sopportano l’onere organizzativo ma anche economico dell’assistenza.
Di fronte a questo scenario, è tuttavia possibile intervenire, minimizzando questi rischi con delle semplici azioni.
Come?
Prima di tutto, facendo prevenzione: l’adozione di uno stile di vita salutare e un’adeguata attività fisica sono la strada maestra per evitare molte delle malattie croniche, di cui è affetta la popolazione anziana.
Talvolta, purtroppo, questo non basta. Per ridurre il rischio di dover far fronte a spese impreviste e di elevato importo, causate da malattie o infortuni o da senescenza che comportano uno stato di non autosufficienza, è possibile far ricorso alle polizze assicurative LTC, ovvero prodotti assicurativi, che prevedono la liquidazione di importi utili a coprire le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana, azioni semplici come muoversi, lavarsi e mangiare.
Queste assicurazioni, perciò, vengono acquistate per proteggersi dal rischio di non autosufficienza, quando risulta particolarmente utile avere una somma per pagare una badante o una casa di cura o per avere la necessaria assistenza, evitando così di dover pesare sui propri familiari.
Se, come abbiamo visto, anzianità e malattie croniche vanno spesso a braccetto, molte patologie sono evitabili. Il diabete dell’adulto, malattie cardiovascolari, respiratorie, renali non "piovono dal cielo", ma sono spesso il risultato dei nostri stili di vita. Si calcola che più del 50% delle malattie croniche possono essere evitate con "buoni" stili di vita.
Tassello fondamentale per rallentare l’invecchiamento è quello di abbracciare uno stile di vita attivo. Chi soffre di malattie debilitanti, come l’artrosi, o ha limitate capacità motorie (a causa di una patologia o una determinata condizione) è portato a credere di non poter fare attività fisica. In realtà, le cose non stanno così.
L’Attività Fisica Adattata (AFA), materia interdisciplinare che comprende l'educazione fisica, la riabilitazione funzionale e le scienze motorie al servizio delle persone in difficoltà, propone una serie di esercizi che, se praticati con costanza, possono offrire benefici, riducendo il dolore e permettendo, a chi li pratica, di rimanere autonomo. Obiettivo dell’Attività Fisica Adattata è proprio quello di contrastare il rischio di sedentarietà, causa di limitazioni funzionali e disabilità nei soggetti di età superiore ai 64 anni, considerati destinatari del programma.
A fronte di una popolazione anziana, che necessita di assistenza, c'è un “nuovo anziano” ancora desideroso di recitare un ruolo da protagonista nella vita della comunità. Da qui la necessità che i governi e le istituzioni trovino le giuste modalità per fornire risposte adeguate ai bisogni specifici della fascia di popolazione più anziana, che ne favoriscano l'“inclusione e partecipazione alla vita comunitaria” con benefici sia per i singoli individui, sia per organizzazioni, comunità locali e la Società nel suo complesso.
Si parla a questo proposito di “invecchiamento attivo", definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come "il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano".
Invecchiamento attivo significa in altre parole essere attivi o attivarsi in uno o più ambiti della sfera sociale (mercato del lavoro, volontariato, relazioni sociali, educazione permanente, ecc.) o anche personale (attività del tempo libero, hobby, musica, ecc.), scegliendo liberamente le attività nelle quali impegnarsi, a seconda delle proprie aspirazioni e motivazioni.
Come abbiamo visto, un buon livello di prevenzione può garantire una vecchiaia più serena e in salute. Talvolta però questo non è sufficiente. Con l'avanzare dell'età, la comparsa di malattie o infortuni possono compromettere lo stato di autosufficienza nel compimento degli atti elementari della vita quotidiana.
L’assistenza di una persona non autosufficiente può essere molto costosa e spesso ricade direttamente sulla famiglia visto che l’intervento dello Stato non c’è o non è sufficiente.
Per tutelarsi economicamente da tale evenienza, esistono le polizze “Long term care” (LTC): un modo semplice e attendibile per assicurarsi un’entrata costante destinata a coprire le spese.
Si tratta, in pratica, di polizze che offrono una rendita mensile che permette di far fronte al pagamento di spese mediche o di assistenza agli assicurati che, a causa di una malattia o di un infortunio o semplicemente a seguito dell'avanzamento dell'età, necessitano di aiuto per compiere le normali azioni della vita quotidiana, come mangiare, vestirsi, muoversi, lavarsi; operazioni che altrimenti non potrebbero fare da soli.
Come funzionano le polizze LTC? Ci sono diverse tipologie di prodotti LTC, le più comuni prevedono che a fronte del pagamento di un premio annuo costante a vita intera, sia previsto – in caso di accertamento della non autosufficienza - il riconoscimento di una rendita vitalizia posticipata costante, fino a che il soggetto rimane in vita.
L'importo della rendita è scelto al momento della sottoscrizione della polizza e possono anche essere previste delle garanzie complementari.
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Si raccomanda di leggere attentamente il Set informativo composto dal DIP Vita, dal DIP Aggiuntivo Vita e dalle Condizioni contrattuali comprensive di Glossario prima della sottoscrizione del prodotto.