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COVID-19

Nel 2020 è meglio fare a meno dell’assemblea associativa?

L’assemblea dei soci è un importante rituale annuale di ogni associazione. Di solito si tiene nel primo semestre, ma quest’anno è stata annullata a causa della pandemia dovuta al coronavirus. Che fare? Posticiparla all’autunno o annullarla del tutto? Ecco i nostri consigli.

14 maggio 2020, testo: Felix Mätzler, foto: iStock

Una grande sala con un uomo davanti e molte persone nel plenum che alzano la mano

La maggior parte delle circa 100’000 associazioni presenti in Svizzera svolge un’assemblea annuale dei soci. Alcune associazioni hanno stabilito nel proprio statuto che l’assemblea debba tenersi ogni anno nel primo semestre. Ma quest’anno non è stato possibile a causa del coronavirus e del conseguente divieto di svolgere qualsiasi manifestazione e attività associativa. E adesso?

Soluzione per scritto o in formato elettronico

Le grandi organizzazioni, come le multinazionali o le banche, hanno trovato una soluzione e hanno già svolto le loro assemblee generali in modalità elettronica o per scritto. Perché il loro statuto già prevedeva questa possibilità o perché hanno colto l’occasione dell’«Ordinanza 2 COVID-19» della Confederazione per introdurre questa soluzione, da adottare in via eccezionale.

Ma per le organizzazioni più piccole, dall’associazione degli orti collettivi fino al circolo di bocce, questa alternativa è di solito troppo dispendiosa, complicata e costosa. Pertanto ci si è chiesti se, per una volta, si può annullare l’assemblea dei soci o se va rimandata all’autunno.

Slitta anche l’«approvazione dell’operato del consiglio direttivo»

Gli esperti sono concordi: se nell’associazione tutto va bene e l’assemblea annuale è solo un appuntamento di routine, allora è possibile rinunciarvi. Ma il consiglio direttivo deve essere consapevole che anche l’approvazione del suo operato sarà rimandata all’anno prossimo. Inoltre, i soci potrebbero portare dinnanzi al tribunale la decisione di annullare l’assemblea, piuttosto che rimandarla. Ma se nell’associazione «è tutto a posto», difficilmente qualcuno insisterà per lo svolgimento dell’assemblea. «La situazione è diversa se sono necessarie elezioni per sostituire membri di organi, se ci sono problemi finanziari o disaccordi tra i soci», spiega Walter Wagner, avvocato e presidente della Fondazione Benevol di SanGallo, «in questo caso, io mi limiterei a rimandare l’assemblea.»

Modificare lo statuto?

Entro l’autunno dovrebbe essere nuovamente possibile svolgere assemblee di dimensioni contenute. Esiste anche la possibilità di svolgere l’assemblea generale per iscritto. In realtà questa soluzione dovrebbe essere prevista dallo statuto dell’associazione, ma quest’anno le disposizioni speciali della Confederazione permettono a tutte le società di tenere le votazioni per scritto, nel rispetto dei termini stabiliti. Lo svolgimento per iscritto dell’assemblea generale non è affatto complicato e, indipendentemente dal coronavirus, potrebbe essere la soluzione ideale se l’aspetto associativo svolge solo un ruolo secondario e l’assemblea non è altro che una routine formale cui partecipano in pochi. Ad alcune associazioni potrebbe dunque convenire proporre all’ordine del giorno della prossima assemblea la modifica dello statuto in questo senso.

Circa 460 associazioni supportate

L'Helvetia ha completato la campagna di sostegno alle associazioni alla fine di agosto. Dall’avvio dell’iniziativa a fine aprile, circa 460 associazioni hanno ricevuto un contributo. Circa due terzi di tutte le richieste sono state presentate da squadre sportive, circa un quarto da associazioni culturali. Altre associazioni richiedenti operano in ambito sociale, artistico o economico.