Sia che decidiate di installare una piscina nel vostro giardino per farvi una nuotata nei giorni più caldi, sia che optiate per una vasca idromassaggio in cui trascorrere piacevoli ore di relax, è importante che assicuriate il vostro acquisto correttamente. A tal fine, bisogna distinguere tra due tipi di piscine: le piscine interrate e quelle fuori terra, ossia posizionate sulla superficie e pertanto non ancorate al suolo. Affinché la vostra piscina o vasca idromassaggio interrata sia assicurata in caso di incendio e di eventi naturali come, ad esempio, un temporale o una grandinata, è necessario stipulare il complemento «Ambiente esterno dello stabile» per le vostre assicurazioni mobilia domestica e stabili. In questo modo è possibile assicurare anche la cabina sauna installata nel vostro giardino. Se dotate la vostra piscina di una copertura in vetro, è consigliabile stipulare anche il complemento «Rottura vetri». Le piscine non ancorate al suolo possono essere facilmente integrate nell’assicurazione mobilia domestica. A tal fine, è necessario adeguare di conseguenza l’intera somma d’assicurazione della mobilia domestica.
In termini di assicurazione, un locale sauna installato in modo permanente nella vostra casa rientra nella stessa categoria degli impianti di riscaldamento, degli impianti sanitari o di quelli elettrici. Ciò significa che la sauna viene considerata parte integrante dell’immobile ed è quindi coperta dall’assicurazione stabili.
Una volta costruita o installata, i proprietari sono responsabili della manutenzione di una piscina, e pertanto devono provvedere a un regolare filtraggio dell’acqua o alla rimozione di foglie e alghe. Se nonostante tutte le precauzioni del caso una terza persona dovesse ferirsi, la vostra assicurazione RC coprirà i costi. Tuttavia, se si dimostra che la persona ferita ha causato l’infortunio, si può essere esentati dalla propria responsabilità.
Attenzione però, se tali eventi coinvolgono dei bambini, l’esito in questi casi può essere di tutt’altro genere. Perché mai, vi chiederete. Perché se sono coinvolti dei bambini, non si può pretendere che questi agiscano con la dovuta cautela e diligenza. Di conseguenza, un cartello recante la scritta «Vietato fare il bagno!» non è sufficiente. Invece del cartello, sarebbe consigliabile recintare la piscina e chiudere il cancello, oppure coprirla quando ci si assenta. In questo modo non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo.