Mi interessano
?
La funzione «Cerca» non è al momento disponibile, la preghiamo di riprovare più tardi.
La invitiamo a contattarci. Al formulario di contatto
Arte
Impegni

Studer/van den Berg: artisti di Basilea nell’Helvetia Art Foyer

La seconda esposizione pubblica nell’Helvetia Art Foyer presenta con «Passage Park #4: A Hotspot Shack» un’installazione interattiva degli artisti Studer e van den Berg. In una capanna dalle pareti di cartone un mix surreale di proiezioni di oggetti e fotografie si muove casualmente nello spazio.

9 giugno 2016, testo: Margrith Mermet, foto: Serge Hasenböhler / Margrith Mermet

Nel mezzo dell’Helvetia Art Foyer a Steinengraben (Basilea) si trova una capanna costruita con pareti di cartone stampate e il tetto di lamiera ondulata. I visitatori entrano nella capanna incuriositi e sono avvolti da numerose proiezioni di oggetti tridimensionali che emergono dall’oscurità alla luce di alcuni fari. Il mix surreale di oggetti e fotografie crea spazi affascinanti. Il visitatore può influenzare con un mouse del computer l’ondata delle immagini, muoversi nello spazio artificiale e osservare le situazioni prima che scompaiono di nuovo. Premendo il tasto del mouse, i colori chiari illuminano l’ambiente buio in modo da rendere completamente visibili gli spazi e gli oggetti.

Rifugio provvisorio

La coppia di artisti svizzeri Studer e van den Berg presenta con «Passage Park #4: A Hotspot Shack» la quarta parte della loro opera «Passage Park», che viene mostrata a diversi livelli indipendenti gli uni dagli altri. «La capanna, accessibile al pubblico, è il simbolo di un rifugio provvisorio e di una sosta durante un viaggio, proprio come nei racconti di molti giochi elettronici», spiega Andreas Karcher, responsabile dell’ufficio Arte dell’Helvetia.

Gli scenari mostrati nella capanna non si ripetono mai. «Cose nuove, strutture e fotografie vengono presentate in modo del tutto casuale», spiegano gli artisti Monika Studer e Christoph van den Berg. «Le proiezioni derivano dalla nostra raccolta in continua crescita di oggetti che abbiamo in parte realizzato al computer per altri progetti.» Nelle proiezioni si ritrovano anche elementi dello spazio, situazioni che Studer e van den Berg hanno vissuto durante i loro viaggi.

Esposizione pubblica

«Passage Park #4: A Hotspot Shack» della coppia di artisti di Basilea Monica Studer e Christoph van den Berg è la seconda esposizione pubblica dell’Helvetia nel proprio spazio dedicato all’arte a Steinengraben, Basilea. Con le esibizioni nell’Art Foyer l’Helvetia sottolinea il suo impegno per l’arte: l’Helvetia non è soltanto un assicuratore di opere d’arte, ma anche un collezionista e un promotore di opere d’arte.

Monica Studer e Christoph van den Berg

Gli artisti

Dal 1991 Monica Studer e Christoph van den Berg sviluppano insieme lavori generati al computer, che sono stati esposti, tra l’altro, all’Expo.02, nel padiglione svizzero all’esibizione mondiale nel 2005 ad Aichi (Giappone) e presso la Fondation Beyeler di Riehen (2010/2011). Tra le opere più conosciute troviamo il progetto Internet Hotel Vue des Alpes. Studer e van den Berg vivono e lavorano a Basilea.

www.studervandenberg.ch