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  • Cosa può fare il datore di lavoro se uno dei propri collaboratori si trova in custodia cautelare?

    17.02.2022 | Admira Brao, Coop Protezione giuridica
    Non succede di frequente, ma può capitare: una collaboratrice o un collaboratore viene arrestata/o e non può più svolgere il proprio lavoro. Quali opzioni hanno a disposizione le aziende? Sono obbligate a continuare a versare il salario?
1307668575

Cosa può fare il datore di lavoro se uno dei propri collaboratori si trova in custodia cautelare?

17.02.2022 | Admira Brao, Coop Protezione giuridica
1307668575
Non succede di frequente, ma può capitare: una collaboratrice o un collaboratore viene arrestata/o e non può più svolgere il proprio lavoro. Quali opzioni hanno a disposizione le aziende? Sono obbligate a continuare a versare il salario?

Licenziamento senza preavviso: sì o no?

La legge è chiara: il licenziamento senza preavviso da parte del datore di lavoro è possibile solo per giusta causa. Ovvero se il datore di lavoro non può più aspettarsi, in buona fede, che il rapporto di lavoro possa continuare fino al termine di preavviso ordinario o alla scadenza del contratto di lavoro a tempo determinato. Il licenziamento senza preavviso rappresenta quindi un’eccezione ed è possibile se la collaboratrice o il collaboratore si trova in custodia cautelare per colpa propria, nel caso in cui, per esempio, questi abbia commesso un reato. Il più delle volte, le aziende non sono a conoscenza del motivo alla base della custodia cautelare, pertanto licenziare una collaboratrice o un collaboratore senza dare il necessario preavviso comporta dei rischi. In una simile evenienza, nel caso in cui il collaboratore o la collaboratrice si riveli successivamente innocente e venga assolto/a, potrebbe chiedere un risarcimento.

In qualità di partner dell’Helvetia, Coop Protezione giuridica suggerisce invece di risolvere il contratto in via consensuale tramite un apposito accordo. Qualora la collaboratrice o il collaboratore non sia d’accordo, è possibile inviare una lettera di licenziamento ordinario per raccomandata all’indirizzo di domicilio della collaboratrice o del collaboratore.

Il/La dipendente ha il diritto di percepire il salario durante la custodia cautelare?

Anche in questo caso si pone la questione della colpa, in quanto per legge sussiste l’obbligo di continuare a corrispondere il salario solo se il collaboratore non può svolgere il proprio lavoro senza essere responsabile di tale circostanza. Se non si è a conoscenza del motivo della detenzione, il pagamento del salario dovrebbe essere interrotto a partire dall’inizio della custodia cautelare, poiché in linea di principio si può presumere che la persona non sia in grado di svolgere il suo lavoro per colpa propria. Se in un secondo momento dovesse emergere che il provvedimento di custodia cautelare esuli dalla colpa della collaboratrice o del collaboratore e che quest’ultima/o è stata/o assolta/o, è possibile rimborsare il salario retroattivamente.

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