Effettuare una pianificazione del pensionamento a partire dai 50 anni può essere molto utile. In questa fase della propria vita, in genere, lo stipendio è buono, la formazione dei figli è già stata finanziata e si gode di una certa stabilità a livello finanziario; tuttavia l’onere fiscale è piuttosto alto. Ma ci sono sicuramente dei margini di ottimizzazione. Chi in questo momento provvede a una pianificazione sistematica del proprio pensionamento, riduce le imposte e con il denaro risparmiato può migliorare la propria soluzione previdenziale in modo estremamente mirato.
Nel certificato di previdenza della vostra cassa pensione troverete la somma di riscatto massima. Effettuando un riscatto, incrementate il vostro avere di vecchiaia, e di conseguenza anche la rendita di vecchiaia nonché le prestazioni di rischio. Leggete sempre le disposizioni nel regolamento della cassa pensione e, prima di effettuare un riscatto, parlatene con la cassa pensione. Di norma, i riscatti volontari nella cassa pensione possono essere detratti dalle imposte. Distribuendo i riscatti su più anni potete ottimizzare l’onere fiscale.
Sfruttate ove possibile anche i vantaggi offerti dal pilastro 3a. La Confederazione sostiene le soluzioni previdenziali facoltative. I versamenti possono essere dedotti dalle imposte fino a concorrenza dell’importo massimo annuale. Il denaro risparmiato in questo modo sulle imposte può essere utilizzato per altri scopi.
Dal 2026 nel pilastro 3a si possono persino effettuare dei versamenti retroattivi. In determinate circostanze, eventuali lacune contributive, sorte dal 1° gennaio 2025 in poi, possono essere colmate retroattivamente effettuando dei riscatti durante un periodo massimo di 10 anni.
I contributi versati nel pilastro 3b non si possono dedurre dalle imposte. Tuttavia, i versamenti in capitale delle soluzioni assicurative 3b con premio annuo sono solitamente esenti dalle imposte. In caso di soluzioni assicurative con premio unico, la liquidazione in capitale è esente da imposte al verificarsi di determinate condizioni. Un fattore particolarmente interessante per le persone che al momento della liquidazione in capitale hanno almeno 60 anni.
Rendita o capitale? Ecco un’altra domanda che si dovrebbe tenere sempre presente in relazione alla pianificazione del pensionamento. Di norma, è possibile effettuare un prelievo anticipato di fondi previdenziali. Vi sono tuttavia delle condizioni da rispettare. Per quanto riguarda la cassa pensione, si rimanda al relativo regolamento; nel caso del pilastro 3a, è possibile procedere a un prelievo anticipato già cinque anni prima del raggiungimento dell’età di pensionamento prevista dalla legge. Il capitale proveniente dalla cassa pensione o dal pilastro 3a viene tassato una tantum, separatamente dal resto dei redditi. Se prevedete di distribuire i versamenti in capitale su più anni, anche in tale eventualità è possibile risparmiare sulle imposte.
Per chi possiede un’abitazione, è utile pianificare per tempo i lavori di manutenzione e ristrutturazione necessari. I relativi costi si possono dedurre parzialmente o interamente dalle imposte. È possibile ottimizzare l’onere fiscale anche se tali costi vengono distribuiti su più anni. Tuttavia, tenete sempre presente la legislazione applicabile nel caso specifico in materia fiscale.
Con il pensionamento il reddito diminuisce. Controllate per tempo la sostenibilità dell’ipoteca e l’importo delle imposte che dovrete pagare in futuro. Per far sì che i conti tornino in ambito finanziario, considerate questo aspetto quando pianificate il vostro pensionamento.