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Novità sulle assicurazioni sociali
13.12.2021 | Priska SchnellAll’ombra delle riforme pendenti dell’AVS e della LPP, l’assicurazione invalidità è stata perfezionata ulteriormente e la riforma entra in vigore nel 2022. Inoltre, i genitori con figli affetti da gravi problemi di salute avranno diritto a un congedo di assistenza.
Novità sulle assicurazioni sociali
La riforma dell’AI e i relativi effetti dal 2022
Con la riforma «Ulteriore sviluppo dell’AI» il Consiglio federale e il Parlamento si prefiggono di migliorare il sistema dell’assicurazione invalidità. L’accento è posto sulla promozione dell’integrazione nel mondo del lavoro, specialmente per giovani assicurati e adulti con malattie psichiche, e sulle misure adeguate per prevenire l’invalidità. È inoltre prevista la sostituzione dell’attuale modello con un sistema di rendite lineare.
Il nuovo sistema di rendite sarà applicato con un grado AI dal 40% al 69%. È più equo e incentiva maggiormente a incrementare il grado di occupazione. Nell’attuale sistema che prevede quattro livelli di rendita molti beneficiari e beneficiarie di una rendita AI non erano motivati a lavorare di più, perché a causa degli effetti soglia il loro reddito complessivo non sarebbe migliorato. Il nuovo sistema si applica anche alle prestazioni di invalidità delle casse pensione.
Per le rendite AI già in essere sono previste soluzioni transitorie che, a seconda dell’età della persona interessata, prevedono misure differenti.
Congedo di assistenza pagato (IPG)
Già da luglio 2021 vige un congedo di assistenza nell’ambito delle prestazioni dell’indennità per perdita di guadagno (IPG). Vale per i genitori che esercitano un’attività lucrativa dipendente o indipendente e che devono interromperla o ridurla per assistere un figlio gravemente malato o infortunato. L’indennità è regolamentata nell’IPG ed è strutturata in linea con l’indennità in caso di maternità. Il congedo di assistenza dura al massimo 14 settimane entro un termine quadro di 18 mesi. I genitori possono ripartirsi i giorni di congedo. È possibile usufruirne in un’unica soluzione (per un massimo di 98 giorni consecutivi inclusi i fine settimana), su base settimanale o giornaliera entro un termine quadro di 18 mesi.
Questo congedo di assistenza non deve essere confuso con i casi di lieve entità per cui i genitori possono richiedere il congedo per assistenza ai familiari (art. 329h CO). In questi casi, il congedo può durare un massimo di tre giorni per ogni evento e non più di dieci giorni all’anno.
