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L’Helvetia lancia il suo 20° progetto dedicato ai boschi di protezione svizzeri nel Canton San Gallo

L’Helvetia Assicurazioni sostiene il Canton San Gallo con una donazione di 10 000 alberi a favore del bosco di protezione nel Rheintal. I primi alberi sono stati piantati sul Buchserberg insieme a Martin Jara, CEO Helvetia Svizzera, Beat Tinner, consigliere di Stato, August Amman, ispettore forestale cantonale, e ad altri rappresentanti. Si tratta del 20° progetto dedicato ai boschi di protezione lanciato dall’Helvetia: dal 2011, in tutta la Svizzera è stato già messo a dimora un totale di 240 000 alberi.
27.08.2021 | Comunicati stampa
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In qualità di sistema di protezione biologico che agisce su un perimetro definito, un bosco di protezione intatto svolge un ruolo fondamentale nel prevenire i pericoli naturali. Il Rheintal è attraversato dal «più grande torrente d’Europa», motivo per cui tutti i centri abitati sono concentrati ai piedi dei pendii ed esposti a determinati pericoli. Nei prossimi mesi, i 10 000 giovani alberi verranno piantati proprio in questa zona. «Sono convinto che la prevenzione dei pericoli naturale e al contempo sostenibile, resa possibile dal bosco di protezione, acquisterà ancora più importanza in futuro», afferma Martin Jara, che in qualità di CEO dell’Helvetia Svizzera sostiene con impegno il progetto dei boschi di protezione portato avanti ormai da anni.
 
Un aiuto sostenibile per la regione
«Il 60% dei boschi della regione forestale 2 Werdenberg-Rheintal, che si estende dal comune di Thal, affacciato sul Lago di Costanza, fino a Wartau, ai piedi del Gonzen, gode dello status di bosco di protezione», dichiara Beat Tinner, consigliere di Stato e capo del Dipartimento dell’economia del Canton San Gallo. «Questa superficie boschiva è un elemento cruciale per la prosperità economica e la sicurezza delle valli alpine, anche del Rheintal». Ed è proprio qui che attecchisce l’impegno a favore del bosco di protezione dell’Helvetia.
 
Un quinto della superficie boschiva nella regione Werdenberg-Rheintal è stato piantumato in modo «innaturale», soprattutto con abeti rossi nei punti a bassa quota. Con l’avanzamento del riscaldamento globale, una parte del patrimonio forestale scomparirà a un ritmo relativamente rapido e dovrà essere sostituita e integrata sistematicamente con diverse specie di alberi più resistenti ai cambiamenti climatici. Le zone previste per le piantumazioni si estendono da Taatobel nei pressi di Thal sul Lago di Costanza, risalendo il Rheintal passando da Altstätten, Sennwald, Gams, Grabs, Buchs e Sevelen, arrivando fino all’area boschiva di Labria presso Wartau. Complessivamente è previsto il rimboschimento di oltre dieci aree.
 
Il 20° progetto dell’iniziativa nell’attuale contesto di pericoli naturali tangibili
Quest’estate il tema dei pericoli naturali è più attuale che mai sia in Europa che in Svizzera. L’evento che celebra l’anniversario in questione ha visto la partecipazione di due esperti di spicco: Paul Steffen, vicedirettore dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), e Josef Hess, anch’egli ingegnere forestale, attualmente consigliere di Stato di Obvaldo e presidente della Conferenza per la foresta, la fauna e il paesaggio. «Per poter limitare i danni causati dai pericoli naturali occorrono interventi di prevenzione lungimiranti. Con l’impegno a favore del bosco di protezione, l’Helvetia contribuisce da anni a sensibilizzare l’opinione pubblica», afferma Paul Steffen.
 
Josef Hess aggiunge: «La rinnovazione dei boschi di protezione e la promozione della biodiversità sono questioni importanti e che stanno particolarmente a cuore anche a noi. L’instabilità meteorologica e il maltempo a cui abbiamo assistito quest’anno mostrano quanto siano importanti in questo momento i boschi di protezione e il lavoro dei servizi forestali svizzeri». Complessivamente, l’Helvetia ha già donato ben oltre mezzo milione di alberi in Svizzera e nei suoi mercati nazionali europei, ossia Austria, Germania, Italia e Francia. «È necessario che i boschi di protezione vengano pianificati a lungo termine e mantenuti intatti. In questo modo, la loro capacità di prevenire i danni risulta davvero efficace. La stessa cautela e lungimiranza sono alla base della nostra attività di assicuratori, in modo da offrire i nostri servizi in modo duraturo con particolare attenzione alla prevenzione», spiega Martin Jara, CEO Helvetia Svizzera.
 
Un albero a soli 10 franchi
Chi desidera sostenere il bosco di protezione in generale e il rimboschimento del Rheintal in particolare o contribuire ad aiutare il bosco ad affrontare le future sfide climatiche, può acquistare presso l’Helvetia un «passaporto dell’albero» personale al prezzo di CHF 10.–. Per ogni passaporto viene piantato un ulteriore albero in un lotto appositamente contrassegnato in una delle zone sostenute dal progetto. Maggiori informazioni sull’impegno a favore del bosco di protezione e su tutti i relativi progetti attuati finora dall’Helvetia sono disponibili online all’indirizzo www.helvetia.ch/bosco-di-protezione.
 
Didascalia:
Foto 1: Christof Schwarber (Agente generale Helvetia Rheintal), Philipp Näf (Capo della regione forestale 2 Werdenberg/Sargans), Dr. Josef Hess, Martin Jara, Paul Steffen, Dario Cologna und LizAn Kuster, August Ammann (Capo forestale cantonale San Gallo), Beat Tinner
 
Foto 2: Dario Cologna, August Ammann, Christof Schwarber, Beat Tinner, LizAn Kuster, Philipp Näf, Martin Jara

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